Mancano 82 km alla Sanremo, con i fuggitivi che hanno superato Capo Noli (ed il tratto critico, con la villetta che ha messo in dubbio il passaggio fino a due giorni fa). Pioggia battente sulla corsa e da poco anche sul traguardo. Ritirato dopo una caduta il Bardiani-CSF Inox Filippo Fortin.
Déjà vu! La Milano-Sanremo ci riporta indietro di dodici mesi, quando il gruppo fu fermato ad Ovada per la neve. Oggi il plotone ha incontrato sin da subito pioggia, con basse temperature e grandine nei dintorni di Ovada e Masone. Salendo verso il Passo del Turchino 4.5 gradi.
Primo abbandono di un certo rilievo alla Classicissima, con il veloce portacolori della Movistar, José Joaquín Rojas, che lascia dopo nemmeno 60 km percorsi. La gara di Rojas, in buonissima forma alla Parigi-Nizza (chiusa al 4° posto nella generale, con un 3° posto a Magny-Cours ed un 2° proprio sulla Promenade des Anglais), non è in realtà mai iniziata: caduto nel tratto neutralizzato che dal centro di Milano portava al km 0, è stato sconfitto dal dolore ad un gomito.
Partita l'edizione numero 105 della Milano-Sanremo, 294 km che da Via della Chiesa Rossa (periferia sud di Milano), porteranno il gruppo su Lungomare Italo Calvino, sulla nuvolosa riviera ligure di ponente. I primi ad evadere dal gruppo, poco dopo il km 10, sono stati Maarten Tjallingii e Jan Barta, presto raggiunti da Nicola Boem, Antonino Parrinello e Marc De Maar. Con 18" sul gruppo dopo 15 km, a questi cinque si sono aggiunti Matteo Bono e Nathan Haas.
Vittoria di rabbia per Peter Sagan ad Arezzo, arrivo della terza tappa della Tirreno-Adriatica. Lo slovacco della Cannondale ha avuto la meglio sullo strappetto conclusivo, rispondendo alla grande a un attacco di Philippe Gilbert ai 300 metri. Sagan si è imposto su Michal Kwiatkowski e su Simon Clarke, con Gilbert che ha chiuso al quarto posto davanti a Daryl Impey, Daniele Bennati e André Greipel. Al nono posto Nocentini. La tappa è vissuta su una fuga a cinque con Bjorn Thurau, Robert Thomson, Nicola Boem, Cesare Benedetti e Marco Canola.