Una fuga a 5 va in porto e decide la quinta tappa del Trophée d'Or Féminin, a Baugy. La norvegese della Hitec ha battuto in uno sprint ristretto Blaak, Gunnewijk, Willock e Zabelinskaya, col gruppo che, giunto a 21" di distacco, è stato regolato da Teutenberg su Vos e Wild. In classifica comanda sempre Tatiana Antoshina, con 46" su Charlotte Becker. Domani sesta e ultima tappa, 88 km da Sancoins a Saint-Amand-Montrond.
Nella quarta tappa del Trophée d'Or, 101 km attorno a Cosne-sur-Loire, è tornata alla vittoria Marianne Vos. La Campionessa olandese ha corso gli ultimi 60 km della frazione odierna in fuga in compagnia della russa della Gauss Tatiana Antoshina. La Vos, sfruttando uno strappo a 3 km dal traguardo, ha staccato l'Antoshina, che ora veste la maglia di leader della classifica generale. La maglia oro, la tedesca Charlotte Becker, ha infatti concluso la prova odierna nel gruppo.
È iniziata con una breve frazione di 76,9 km, la Saint-Amand-Montrond - Mehun-sur-Yèvre, la 15esima edizione del Trophée d'Or Féminin. La breve gara a tappe che si corre nel dipartimento di Cher ogni fine Agosto ha visto oggi trionfare nella prima tappa la possente velocista tedesca dell'HTC - Highroad, che ha preceduto l'olandese Marianne Vos e la vincitrice del Trophée d'Or 2010, Emma Johannson. Ottimo quarto posto per l'iridata della Colavita - Forno d'Asolo, Giorgia Bronzini.
Da quando si tiene la cronosquadre svedese di Vårgårda (2008) ha sempre dominato la Cervélo, quest'anno confluita nella Garmin. Il 2011 è l'anno della rottura e l'HTC - Highroad rompe, appunto, una serie di vittorie consecutive.
Marianne Vos premiata da Sara Brambilla e Diana Ziliute con la maglia rosa.
Le impressioni di Marianne Vos dopo la vittoria del Giro d'Italia 2011.
Per il ds della Nederland Bloeit, Jeroen Blijlevens, il Giro non è ancora vinto: «Molto felice ma mancano ancora 16 km di cronometro. La squadra è stata meravigliosa, hanno lavorato duro in queste settimane, questa è la maggiore corsa a tappe del ciclismo femminile, non posso che essere contento». Il momento peggiore per voi nel Giro? «Sinceramente non ne ricordo uno in particolare. Sapevamo che Marianne aveva una gran forma già prima di venire al Giro. Il Mortirolo è stata una tappa molto importante per Marianne.