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Coppa del Mondo WE: In Svezia tutto comincia con la V - Van Vleuten su Van Dijk a Vårgårda

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Annemiek Van Vleuten ha riconquistato la maglia di leader di Coppa del Mondo

Una vittoria atroce ma necessaria. Aggiudicandosi la prova in linea di Vårgårda, ottavo e penultimo appuntamento della Coppa del Mondo, Annemiek Van Vleuten non solo aumenta la percentuale di trionfi marchiati Nederland Bloeit nella challenge UCI (ad oggi sono cinque primi posti su otto prove per le ragazze dirette da Blijlevens) ma strappa alla compagna Marianne Vos, oggi diciassettesima, le insegne del primato.

Va forte con il freddo e con il caldo, Annemiek. Specialmente con il caldo, specialmente d'Agosto. Nel 2010, l'anno della sua esplosione, la Van Vleuten ha corso tutto l'ottavo mese dell'anno con una marcia in più, vincendo la scomparsa Route de France e senza mai uscire dalle prime dieci, eccezion fatta per il GP di Plouay. Ora che Agosto è alle porte rieccola qua davanti, la seconda punta della Nederland Bloeit.

La tre giorni svedese era iniziata venerdì con la cronosquadre che aveva visto vincitrici le ragazze dell'HTC - Highroad, per la prima volta da quando si disputa questa prova più veloci delle colleghe della Garmin - Cervélo. La corsa in linea prevedeva un circuito piuttosto semplice, soli undici chilometri da ripetere per dodici tornate. Totale: 132 chilometri.

Un'innocua collinetta incentiva gli attacchi. Pooley, Arndt, la Johansson, che correva in casa, ci provano sin dall'inizio ma il gruppo è tenuto compatto dall'AA Drink, che ha in Kirsten Wild la velocista di punta. Si conteranno più cadute che attacchi nelle fasi iniziali. Gruppo compattto, ma la gara vera inizia quando al termine mancano tre tornate.

Un plotoncino di sei atlete se ne va e guadagna una ventina di secondi sul gruppo tirato dalla Hitec di Emma Johansson. Si tratta di Annemiek Van Vleuten (Nederland Bloeit), Nicole Cooke (MCipollini - Giambenini), Iris Slappendel (Garmin - Cervélo), Eleonora Van Dijk (HTC- Highroad), Irene van den Broek (AA Drink - Leontien.nl), Oxana Kozonchuk (Russia) e Regina Bruins (Olanda). Stiamo parlando di buone passiste e di ragazze dall'intelligenza tattica notevole. Per alcune, come la Cooke, gioca anche l'esperienza maturata in anni di corse e così si decide di proseguire di comune accordo. Dietro il gruppo perde terreno ed al penultimo passaggio sul traguardo accusa 45".

Cooke ci prova sullo strappo a metà gara ma viene stoppata dalle compagne di fuga. Scatta e riscatta, va a finire che il gruppo rosicchia qualche secondo. All'ultimo passaggio sul traguardo le fuggitive hanno solo 30" e continuano a perdere. Dietro parte la Johansson ed in testa alla corsa Van Vleuten e Van Dijk comprendono la situazione. Chi si ferma è perduto ed allora provano a chiudere la partita da sole: nulla da fare, le altre quattro le riprendono ma possono vantare poche decine di secondi sul gruppo.

Quando ormai nessuna delle fuggitive ci crede più ed il plotone si prepara alla volata, con Teutenberg e Wild in prima linea, ecco che la Van Vleuten riparte. Non desiste, l'atleta di Wageningen, e sbuca dall'ultima curva tutta sola. Il frusciare delle ruote del gruppo si sente alle sue spalle ma Annemiek non si volta e prosegue la sua volata, lei che allo sprint pure se la cavicchia. Procede sino alla fine senza nemmeno esultare troppo, precede di un paio di secondi le ex compagne di viaggio Eleonora Van Dijk e Nicole Cooke, quest'ultima relegata al terzo posto dal colpo di reni dell'olandese dell'HTC.

Dietro il gruppo ha già assorbito le restanti tre fuggitive e la Teutenberg regola tutte allo sprint, precedendo Irene Van den Broeck e Kirsten Wild. Quindi Slappendel, pure lei in fuga, seguita dalla connazionale Martine Bras, da Judith Arndt e da una Emma Johansson che a Vårgårda, davanti ai propri tifosi, non è mai andata oltre i più che onorevoli terzi posti del 2009 e del 2010.

A difendere i colori italiani Monia Baccaille, undicesima sul traguardo e data in ottima forma in vista del suo obiettivo dichiarato, il Mondiale in linea. Da notare il buon 26esimo e l'altrettanto buon 28esimo posto per due giovani azzurre sfortunate ed in netta via di ripresa; stiamo parlando rispettivamente di Valentina Carretta e di Rossella Callovi.

Altra vera notizia della giornata è il 17esimo (dicasi diciassettesimo) posto di Marianne Vos, oggi al peggior piazzamento nel 2011. Stamane nella classifica di Coppa vantava 64 punti sulla Van Vleuten che ora l'ha sopravanzata di sette lunghezze. Le altre, dove per altre intendiamo la sola Emma Johansson, sono ormai praticamente tagliate fuori dalla vittoria (la svedese ha un ritardo dalla Vos di ben 68 punti). L'ultimo appuntamento a Plouay risulterà decisivo per capire chi dei due fiori olandesi, ad oggi separati da soli sette punti, porterà a casa la Coppa del Mondo 2011.

Compagne di squadra e soprattutto amiche contro. Come nel 1998 quando, a tre prove dalla fine, Diana Ziliute lasciò dichiaratamente vincere l'iridata, nonché compagna di squadra, Alessandra Cappellotto, che si avvicinò però alla lituana nella classifica di Coppa. La squadra divisa: aiutare la Cappellotto nel recupero (aveva chiesto che le venisse messa a disposizione l'intera formazione) o tenere duro con Diana? La Ziliute chiese solo la Urbonaite come gregaria, gareggiò contro l'amica Cappellotto; in quel giorno piovoso a Rotterdam, vinse la gara e, di fatto, la Coppa.

Uscendo dall'amarcord, il 27 Agosto prossimo sapremo se Marianne Vos avrà avuto oggi soltanto un passaggio a vuoto o se la Van Vleuten avrà corso da buona gregaria nella prima parte di stagione, restando per giorni nelle retrovie, passando le notti a sognare di mettere le ruote davanti a tutte. Anche a lei, all'amica Marianne.

Francesco Sulas

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