Nuovo arrivo su strappetto alla Vuelta, al faro di Fisterra, e nuovo finale scoppiettante, coronato da una bella vittoria di Daniel Moreno e da un nuovo cambio al vertice della classifica, con Vincenzo Nibali che ha riconquistato la maglia rossa grazie a un buco che - se non verrà annullato dalla giuria come accaduto ieri - ha lasciato l'ex leader Horner indietro di 6". Frazione vissuta su una fuga a 5 con Danilo Wyss, Edet, Veikkanen, Dennis Vanendert e Alex Rasmussen.
Nel primo giorno di riposo del Giro d'Italia, due corridori hanno abbandonato la carovana rosa. Lo spagnolo Angel Vicioso (Katusha) era caduto malamente nella tappa di Firenze e nonostante sia riuscito ad arrivare al traguardo gli esami in ospedale hanno evidenziato la frattura di tre costole, del polso sinistro e della scapola destra oltre a numerose contusioni. Vicioso dovrà sottoporsi poi ad ulteriori esami per determinare i tempi di recupero.
Una caduta all'ultimo chilometro sconvolge il finale della quinta tappa del Giro d'Italia, spezzando il gruppo e lasciando al comando il solo Marco Canola (che era in prima posizione per lavorare per Modolo). Il vicentino ci ha messo un po' a rendersi conto della situazione e a capire che si trovava davanti all'occasione della vita, ha dato tutto per resistere, ma non ha potuto evitare di piantarsi ai 300 metri, mentre da dietro rinveniva fortissimo (e tutto solo) John Degenkolb. Il tedesco della Argos ha così vinto, anticipando lo spagnolo Vicioso e l'altro tedesco Martens.
Vittoria di Daryl Impey a Vitoria-Gasteiz, arrivo della seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi. Il corridore della Orica (già primo qui un anno fa) ha preceduto allo sprint Francesco Gavazzi, Ángel Vicioso e Daniele Ratto, finalizzando l'ottimo lavoro nel finale della sua squadra. Tra i 10 di tappa, anche Daniele Pietropolli, settimo. In assenza di abbuoni, la somma dei piazzamenti premia comunque Gavazzi, che vola in testa alla classifica generale pur con lo stesso tempo di Vicioso (secondo), Velits, Fuglsang, Quintana, Henao e Gerrans, scivolato in settima posizione.
La prima tappa del Giro dei Paesi Baschi va all'australiano dell'Orica-GreenEDGE Simon Gerrans, che nello sprint ristretto ha battuto Peter Velits. Nei 156.5 km attorno a Elgoibar se ne sono andati dopo 7 km Zandio (Sky), Madrazo (Movistar), Busche (RadioShack), Paterski (Cannondale), Landa (Euskaltel-Euskadi), Cherel (AG2R) e Txurruka (Caja Rural). La fuga giusta ha visto protagonisti Laurent Didier ed Amets Txurruka. I due hanno guadagnato un vantaggio massimo di 4'30" al km 54 ma il gruppo tirato dalla Saxo-Tinkoff di Contador non ha mai mollato.
La Milano-Sanremo, dopo lo stop al km 117 ad Ovada ed il trasferimento in bus ad Arenzano (il Passo del Turchino è stato escluso per neve), vede un nuovo cambiamento. Si ripartirà infatti non da Arenzano alle 14.30 ma da Cogoleto (131 km da percorrere) alle ore 15.00, come confermato a Raisport dal direttore di corsa Stefano Allocchio. Verranno però escluse anche le Manie, salita inserita nel 2008 e che nelle ultime edizioni s'è fatta sentire nelle gambe dei corridori. La decisione pare sia stata influenzata dalla richiesta di alcuni rappresentanti dei corridori.
La Milano-Sanremo è giunta al km 117, ad Ovada, e come previsto viene neutralizzata, bypassando il Passo del Turchino e ripartendo da Arenzano (43 i km annullati, 135 quelli da percorrere). Una volta appresa la notizia i sei fuggitivi (Montaguti, Bak, Lastras, Fortin, Belkov e Rosa, partiti al km 8) si sono messi a tirare a tutta ed il loro vantaggio massimo è stato di 12'30" sul gruppo al km 65. Dal plotone, d'altra parte, Astana e Cannondale hanno dato una decisa accelerata per non concedere troppo ai fuggitivi.