Il Grand Prix d'Isbergues-Pas de Calais, 200.7 km con partenza ed arrivo ad Isbergues, è di Arnaud Démare, che in volata si impone su John Degenkolb e Jempy Drucker. Ai piedi del podio la coppia BMC formata da Hushovd e Gilbert, con Yannick Martinez 6° seguito da Samuel Dumoulin, Bryan Coquard, Romain Feillu e Julien Simon.
Si disputerà domani il Grand Prix de Wallonie, tradizionale gara in linea di 203 chilometri su un movimentato tracciato che da Chaudfontaine condurrà il gruppo fino alla cittadella di Namûr. Presente il vincitore uscente Julien Simon, anche se curiosamente sarà Brice Feillu a prendere il via col dorsale numero 1. Tra i possibili protagonisti occhio a Jan Bakelants, che rifinirà la preparazione per il mondiale guidando una selezione belga composta, per il resto, da soli atleti Under 23.
L'esperto corridore svizzero Martin Elmiger ha vinto la 46a edizione del Tour du Limousin: il portacolori della IAM Cycling, che aveva preso la testa subito vincendo la prima tappa, è riuscito a controllare bene la corsa assieme ai compagni di squadra e a distanza di 3 anni è tornato ad imporsi nella classifica generale di una corsa a tappe. Secondo, staccato di 3", è il giapponese Yukiya Arashiro mentre terzo è arrivato Andrea Di Corrado, 25enne della Bardiani al secondo anno da professionista.
Sprint ristretto a poche decine di corridori e vittoria di Matthieu Ladagnous su Julien Simon e Antonino Parrinello nella terza tappa del Tour du Limousin, da Ussac a Chamboulive. Frazione iniziata con molti tentativi di fuga, finché sulla Côte de la Brusse (al km 36) si sono messi in moto Brun e Vimpère, poi raggiunti da Claes.
Una volata lunga regala ad Andrea Pasqualon la prima vittoria da professionista. Il veneto della Bardiani-CSF si è imposto ad Ambazac nella seconda tappa del Tour du Limousin, precedendo lo spagnolo Sanz, i francesi Simon e Ladagnous e l'altro italiano Mattia Pozzo della Fantini. Scorrendo l'ordine d'arrivo, troviamo pure Giovanni Visconti al settimo posto e Marco Coledan al nono. La tappa è iniziata subito con una fuga a 4 composta da García Ambroa, Gène, Vimpère e lo stagista Brun, partiti dopo 2 km.
La 14a tappa del Tour de France, 1191 km da Saint-Pourçain-sur-Sioule a Lione, vede finalmente andare via la fuga e la vittoria è del nostro Matteo Trentin. Sono 18 gli uomini in avanscoperta: Bak (Lotto Belisol), Burghardt e Van Garderen (Bmc), Bakelants e Voigt (Radioshack), Gautier (Europcar), Vichot (FDJ.fr), Kadri (Ag2r), Brutt (Katusha), Erviti e Rojas (Movistar), Garcia (Cofidis), Trentin (Omega Pharma-Quick Step), Millar e Talansky (Garmin-Sharp), Albasini (Orica-GreenEDGE), Geschke (Argos-Shimano) e Simon (Sojasun).
Aveva vinto la prima tappa del Tour de France, in Corsica, e si è ripetuto oggi a Saint-Malo nella decima: Marcel Kittel si è imposto allo sprint su André Greipel, Mark Cavendish, Peter Sagan e William Bonnet. In un finale convulso (in cui Cavendish con una spallata ha buttato giù Tom Veelers, compagno del vincitore), il tedesco della Argos ha rimontato sul connazionale bruciandolo al fotofinish. La classifica non cambia, con Froome sempre in maglia gialla con 1'25" su Valverde, 1'44" su Mollema, 1'50" su Ten Dam, 1'51" su Kreuziger e Contador.
Continua a sfuggire la vittoria a Peter Sagan al Tour de France, e vince la Orica che si riscatta così per il pasticcio del bus a Bastia, nella prima tappa. A Calvi, al termine della terza tappa (l'ultima disputata in Corsica), Simon Gerrans, ottimamente pilotato da Daryl Impey, ha bruciato lo slovacco nello sprint che ha concluso la frazione. Terzo si è piazzato Rojas, quindi Kwiatkowski, Gilbert, Flecha e Francesco Gavazzi, primo degli italiani e settimo al traguardo.