Altra fuga vincente al Tour de Langkawi dopo quella della prima tappa, e vittoria per il 32enne statunitense Bradley White: nella quinta frazione, da Karak a Rembau (139 km), il corridore della Unitedhealthcare si è messo in marcia al km 10 insieme a Louis Meintjies, Elchin Asadov, Jeffry Romero, Thomas Rabou e Alessio Taliani. Il sestetto si è dimezzato già al km 30, qando White, Meintjies e Rabou hanno allungato, rimanendo soli al comando. Al km 62 il vantaggio massimo, misurato in 6', prima che l'Astana e la Tabriz del leader Pourseyedigolakhour aumentassero il ritmo del gruppo.
Ci si aspettava di trovare probabilmente altri nomi in cima a Genting Highlands, classico traguardo in quota del Tour de Langkawi. E invece, al termine della quarta tappa, a imporsi è stato l'iraniano Mirsamad Pourseyedigholakhour (cognome diminuibile in Pourseyedi), emerso negli ultimi chilometri e bravo a conquistare tappa e maglia di leader. La frazione ha visto svilupparsi nei primi chilometri una fuga composta da 31 corridori (compresi Bertazzo, Taliani, Miletta, Facchini e gran parte di quelli che hanno poi monopolizzato la top ten all'arrivo).
Ha preso la maglia di leader al termine della terza tappa e poi non l'ha più mollata fino alla fine: l'iraniano Samad Poorseiedi ha vinto il Tour of Qinghai Lake resistendo per 10 giorni agli attacchi degli avversari. Il corridore della Tabriz Petrochemical, alla prima gara dopo una squalifica per doping di due anni, ha vinto anche la classifica speciale degli scalatori e ovviamente anche quella di miglior corridore asiatico.
Il francese Benjamin Giraud ha vinto la 10a tappa del Tour of Qinghai Lake, sua seconda vittoria stagionale e sesta per il team La Pomme Marseille. Il gruppo è stato anticipato di pochi secondi da quattro corridori: dietro a Giraud si sono piazzati Scott Thwaites, Uri Martins e Max Walsleben, quest'ultimo attardato di 18". Il plotone principale ha tagliato il traguardo con un ritardo di 23" ed è stato regolato ancora una volta da Sacha Modolo che ha conquistato il quinto posto di tappa; 10° Marco Benfatto.
Dominio kazako e iraniano della 7a tappa del Tour of Qinghai Lake, una frazione con arrivo in salita ai 4117 metri del Monte Dadongshu: nei primi 15 dell'ordine d'arrivo troviamo infatti ben 7 corridori provenienti dall'Iran e 6 dal Kazakistan. La vittoria è andata a Yevgeni Nepomnyachsniy dell'Astana Continental che ha staccato di 9" il leader della corsa Samad Poor Seiedi e di 10" l'altro iraniano Rahim Ememi; il primo italiano al traguardo è stato Mauro Finetto (Vini Fantini), 15° a 2'09" dal vincitore.
Il buon momento dei corridori tedeschi arriva fino in Cina: al Tour of Qinghai Lake è tornato al successo Robert Förster, 35enne che in carriera ha vinto tappe al Giro e alla Vuelta. Förster non vinceva una corsa da due anni quando s'impose nella 4a tappa del Qinghai Lake: oggi invece il corridore della Unitedhealthcare ha fatto sua la tappa numero 6 che prevedeva anche un gran premio della montagna a 4120 metri d'altitudine.
L'ucraino Oleksandr Polivoda, fino all'anno scorso uno dei protagonisti tra i dilettanti italiani, ha vinto la quinta tappa del Tour of Qinghai Lake al termine di una lunga fuga assieme all'olandese Floris Goesinnen: per il corridore della Atlas si tratta del primo successo tra i professionisti.
Seconda volata e seconda vittoria per Sacha Modolo al Tour de Qinghai Lake: il velocista della Bardiani-CSF s'è imposto sul traguardo di Tianjun al termine di una frazione lunga ben 227 km e con due salite classificate come hors catégorie, l'ultima a 20 km dall'arrivo. Nel primo gruppo sono rimasti circa 60 corridori e nello sprint conclusivo Modolo ha preceduto Maxi Richeze della Lampre e Ralf Matzka della NetApp. Nelle prime 10 posizioni si vedono anche altri due corridori italiani che hanno lavorato per i propri compagni: Colbrelli ha chiuso ottavo, Pozzato decimo.
Arrivano altri buoni risultati da parte dei corridori italiani al Tour of Qinghai Lake: nella terza tappa Mauro Finetto (Vini Fantini) s'è piazzato in terza posizione vincendo lo sprint del gruppo, ma sono arrivati molto avanti anche Enrico Barbin, quinto, e Massimo Graziato, settimo. La tappa è stata decisa da una fuga di due corridori iraniani della Tabriz Petrochemical: la vittoria è andata all'iraniano Mirsamad Pourseyedi, alla prima corsa dopo una squalifica di due anni per doping, con il compagno di squadra Amir Kolahdozhagh al secondo posto.
L'UCI ha pubblicato sul proprio sito internet la lista dei corridori che nel 2011 hanno ricevuto squalifiche per aver infranto i regolamenti antidoping: tra loro c'è anche lo spagnolo Ezequiel Mosquera, caso di cui non s'era più saputo nulla anche a causa di particolari leggi spagnole sulla privacy, a cui sono stati inflitti 2 anni di stop dal 16 novembre 2011 al 15 novembre 2013; carriera quindi praticamente finita per il grande rivali di Nibali nella Vuelta 2010 (Velits diventa 2° e Joaquím Rodríguez 3°) perché già nel 2011 non aveva potuto correre (quindi di fatto gli anni di squalifica