In un'intervista rilasciata a Cyclingnews il team manager della Drapac Jonathan Breekveldt annuncia la composizione della rosa per il 2016: rispetto a questa stagione nella formazione australiana sono confermati Graeme Brown, Will Clarke, Brenton Jones, Jordan Kerby, Peter Koning, Lachlan Norris, Trevis Meyer, Adam Phelan, Timothy Roe, Samuel Spokes, Bernard Sulzberger a cui si aggiungono i neoarrivati Brendand Canty (Budget Forklifts), Nathan Earle (Team Sky), Jason Lowndes (Garneau Québécor), Gavin Mannion (Jelly Belly), Jens Mouris (Orica GreenE
Nell'ultima tappa dell'USA Pro Challenge, da Golden a Denver, la volata ha sorriso a John Murphy: il trentenne dell'UnitedHealthcare, ben pilotato dal vicentino Marco Canola (poi tredicesimo e miglior italiano), ha preceduto Taylor Phinney (BMC Development Team) e l'argentino Lucas Sebastián Haedo (Jamis-Hagens Berman).
La tappa di Park City non intacca la leadership di Joe Dombrowski: il giovane scalatore della Cannondale - Garmin porta a casa il Tour of Utah controllando i rivali sull'Empire Pass, asperità di giornata con scollinamento a 11 km dall'arrivo. Sulla discesa successiva si sono avvantaggiati Lachlan Norris (Drapac Porsche) e Brent Bookwalter (BMC).
Seconda vittoria stagionale per il 28enne statunitense Kiel Reijnen che dopo la Philly Cycling Classic ha conquistato la prima tappa della USA Pro Challenge. Dopo una fuga di Lachlan Norris, Joshua Berry (staccatosi però quasi subito), Daniel Summerhill, Ben Jacques-Maynes, Matt Cooke, Luis Davila, Greg Daniel e Johnathan Freter controllata dagli uomini della Cannondale (vantaggio massimo 1'35") la tappa s'è accesa negli ultimi 10 chilometri, prima con un allungo di Jens Voigt che ha fatto esplodere il gruppo, poi con uno di Javier Mejias ai meno 5.
Doppietta coreana nell'ultima tappa del Tour de Korea. Negli impegnativi 82 km con partenza ed arrivo a Yangyang è stato Sung Baek Park (KSPO) regolare il connazionale Keon Woo Park (RTS-Santic Racing Team), mentre al terzo posto troviamo l'australiano Anthony Giacoppo (Avanti Racing Team). Quarta piazza per un altro coreano, Jaeyeon Im, che precede Marco Benfatto. Bel piazzamento anche per Kristian Sbaragli, settimo, mentre Andrea Peron è decimo e Federico Buttò dodicesimo. Classifica finale che vede Hugh Carthy vincitore della classifica finale.
Fantastica prestazione del 19enne britannico Hugh Carthy (compirà 20 anni il mese prossimo) che oggi ha vinto la 7a tappa del Tour de Korea, la frazione regina della corsa, ed è balzato in testa alla classifica generale ad una sola giornata dalla conclusione.
Tappa movimentata, la quinta del Giro di Turchia: prima una fuga di 9 uomini, con dentro Boem, Krizek, Fabricio Ferrari, Norris, Van Niekerk, De Maar, Sijmens, Pozzo e Mirko Tedeschi; ripresi a 8 km dal termine, nel convulso finale che portava a Turgutreis Mehrawi Kudus ha tentato il colpaccio, andando via con Marco Canola e Mirac Kal, ma il gruppo non ha lasciato fare; si è giunti così alla volata, dove Elia Viviani si è dimostrato più fresco di Mark Cavendish ed è riuscito a sorpassarlo allo sprint; terzo posto per Kristian Sbaragli (MTN) davanti ad Andrea Fedi (Neri Sottoli), ottavo Niccolò
La formazione australiana Drapac Cycling ha annunciato sette nuovi acquisti per la stagione 2014 in cui punta a rientrare nella categoria Professional (lo era già stata nel 2007). Tra i nuovi ingaggi il nome più noto è quello di Jonathan Cantwell, velocista che negli ultimi due anni ha difeso i colori della Saxo-Tinkoff: l'anno scorso vinse due tappa al Tour de Taiwan, quest'anno ha chiuso al secondo posto la World Ports Classic.
C'erano tutti i presupposti per una terza vittoria di tappa di Elia Viviani nella sesta ed ultima tappa del Tour of Colorado, 114 km da Golden alla capitale dello Stato, Denver. Infatti Elia alza le braccia al cielo ma da secondo classificato, con l'apripista Daniel Oss che vince in volata davanti ad un raggiante Viviani. La Liquigas - Cannondale torna dal Colorado con tre vittorie nel carniere e la rinforzata consapevolezza di avere due velocissime frecce al proprio arco, Viviani ed Oss, appunto.