Una volata a ranghi compatti è servita per stabilire il vincitore della quarta tappa del The Princess Maha Chackri Sirindhon's Cup, prova in corso di svolgimento in Thailandia.
È partita con la Ubon Ratchatani-Mukdahan di 187 km la Princess Maha Chackri Sirindhon's Cup, corsa di sei frazioni in programma in Thailandia. Una fuga di sei uomini ha caratterizzato la tappa inaugurale: a vincere nello sprint ristretto è stato il sudcoreano Kangeun Joo (KSPO) che ha superato il giapponese Yasuharu Nakajima (Aisan Racing Team), l'altro sudcoreano Kyeongho Min (Seoul Cycling Team), il kazako Alexandr Shushemoin (Vino 4ever-SKO), l'australiano Benjamin Hill (Attaque Team Gusto) e il malese Muhammad Aiman Zariff (Nazionale malese).
L'ultima tappa del Tour of Thailand è stata trionfale per la formazione giapponese Aisan Racing che ha piazzato quattro corridori ai primi quattro posti dell'ordine d'arrivo: la vittoria di tappa è andata a Taiji Nishitani davanti a Yasuharu Nakajima, Kazuhiro Mori e Shinpei Fukuda, un poker che è stato favorito anche da alcune cadute in gruppo.
C'è stata una bella selezione nella prima tappa del Giro di Thailandia e ad imporsi è stato l'argentino Lucas Sebastian Haedo, alla Cannondale nel 2013: il quasi 31enne della SkyDive Dubai ha ritrovato così un successo in campo internazionale che gli mancava addirittura dal 2009 quando s'impose in una tappa del Tour de San Luis. Haedo ha preceduto King lok Cheung di Hong Kong mentre Nakajima e Sheppard sono giunti terzo e quarto rispettivamente a 2" e 3"; da segnalare anche il sesto posto di Francisco Mancebo (a 43"), compagno di squadra proprio del vincitore di oggi.
Ancora una beffa per Alberto Cecchin al Tour de Korea, stavolta secondo a seguito di una fuga. È il canadese Zachary Bell (Champion System) a imporsi su un gruppetto di 11 unità, partito quando mancavano 120 km al traguardo. È stata una tappa movimentata sin dal primo GPM dopo 36 km dalla partenza da Pyeongchang, dove già si era prodotta una notevole selezione. Poi è partita l'azione decisiva, col gruppo del leader Cheung che perdeva inesorabilmente terreno. Alla fine si è arrivati a Yangyang in volata ed il veneto del team Nippo ha dovuto soccombere: 3° il giapponese Nakajima (Aisan).
È Thomas Palmer ad aggiudicarsi il Tour de Okinawa 2012. Nella corsa giapponese che ritornava alla formula in linea (dal 2008 al 2011 il Tour de Okinawa era diventato un piccolo giro a tappe), l'australiano della Drapac Cycling ha saputo imporsi sui corridori di casa Yusuke Hatanaka (Shimano Racing Team) e Yasuharu Nakajima (Aisan Racing Team). Per Palmer è questa la seconda vittoria del 2012, dopo il successo nella 4a tappa della New Zealand Cycle Classic giunto a fine gennaio scorso.
Una settimana di corse in Indonesia, con il Tour of Singkarak, gara a tappe di categoria 2.2, è terminata con la vittoria nella classifica generale finale dello spagnolo Óscar Pujol. Il portacolori dell'iraniana Azad University Cross Team, in passato nelle fila della Cervélo, ha vinto una tappa, la terza (Payakumbuh-Istano Basa), e tanto è bastato a portarsi davanti a tutti nella generale. All'esordio è Masakazu Ito a vincere e vestire la maglia gialla di leader; il nipponico conserva la maglia nelle altre due tappe, vinte da Shih Hsin Hsiao e da Pujol.
Finale thrilling per il Jelajah Malaysia, corsa a tappe in 6 giorni con conclusione a Kuala Lumpur: nell'ultima tappa va via una fuga di 7 elementi, tra i quali c'è anche il secondo in classifica, David Crawford (RTS), staccato nella generale di 21", ridotti a 18" dagli abbuoni. Crawford accarezza il sogno del colpaccio ma la Uzbekistan Suren riesce a chiudere sulla fuga nel finale. Si salva solo l'eterno Fukushima, già vincitore della prima tappa, che riesce ad anticipare il gruppo di 3" guidato da due dei suoi compagni di squadra della Terengganu, Hariff Salleh e Zamri Saleh.