Quella odierna è stata una giornata densa di notizie di mercato. Il britannico Scott Thwaites ha rinnovato per due stagioni il contratto con la NetApp-Endura (che dal primo gennaio cambierà nome in Bora-Argon 18); per il ventiquattrenne l'annata è stata particolarmente positiva, con la medaglia di bronzo conquistata nella prova in linea dei Giochi del Commonwealth come maggiore soddisfazione.
Dopo aver vinto due tappe del Tour des Fjords, il norvegese della Katusha Alexander Kristoff si aggiudica anche l'ultima tappa e, di conseguenza, la classifica finale. Nei 171.3 km da Risavika a Stavanger il vincitore della Sanremo ha preceduto il russo Nikolay Trusov ed il belga Tom Van Asbroeck. Ai piedi del podio Alessandro Bazzana, seguito da Marco Marcato e Francesco Lasca. Settimo posto per Sondre Holst Enger, seguito da Gregory Habeaux e Davide Formolo. Solo decimo l'ex leader Magnus Cort Nielsen. Classifica finale a Kristoff, che precede di 1"Cort Nielsen e di 9" Baugnies.
La sesta tappa dell'Eneco Tour, 150 km con partenza da Riemst ed arrivo sulle rampe de La Redoute, vede la vittoria di David López. Tappa caratterizzata da una fuga a 11 partita dopo il traguardo volante e contenente Stijn Vandenbergh (Omega Pharma-Quickstep), David López García (Sky), Pim Ligthart, Lieuwe Westra (Vacansoleil), Evan Huffman (Astana), Vyacheslav Kuznetsov (Katusha), Nick Nuyens (Garmin-Sharp), Maciej Paterski (Cannondale), Ángel Madrazo (Movistar), Jurgen Van Goolen e Grégory Habeaux (Accent Jobs-Wanty).
L'ultima classica monumento del Nord, la Liègi-Bastogne-Liègi va a Maxim Iglinskiy che proprio all'ultimo chilometro è riuscito a raggiungere e superare Nibali, involatosi sulla Roche aux Faucons. Dietro di loro Gasparotto chiude un podio per due terzi italiano, davanti a Voeckler e Martin.
Si rimescolano le carte alla Liegi-Bastogne-Liegi. Davanti, prima della Redoute, restano in 5: Bazzana, Cataldo, Le Lay, Kiryienka e Rolland con 1'23" sul gruppo mentre Habeaux e Ista hanno perso contatto rispettivamente sulla Côte du Maquisard e sul Mont-Theux. Mancano 40 km al traguardo di Ans ed il gruppo punta su Remouchamps (città natale di Philippe Gilbert), laddove avrà inizio la Redoute.
Passato lo Stockeau (1 km al 10% di media, punte al 14%): i 6 in fuga (Cataldo, Bazzana, Geschke, Ista, Honig e Habeaux) si spezzano. Cade Gesckhe all'imbocco della salita e Cataldo prova ad allungare ma senza esito. Gesckhe si stacca dai fuggitivi che ora hanno 3'14" sul gruppo.
La fuga del giorno alla Liegi-Bastogne-Liegi vede tra i protagonisti anche due italiani, l'abruzzese Dario Cataldo e il bergamasco Alessandro Bazzana. Il corridore della Omega Pharma-Quick Step ha attaccato attorno al chilometro 40 assieme al tedesco Simon Geschke (Argos Oil) e al belga Kevin Ista (Accent) e dopo una quindicina di chilometri questo trio è stato raggiunto da Bazzana (Team Type 1), Reinier Honig (Landbouwkrediet) e Grégory Habeaux (anche lui Accent) con il gruppo principale che al chilometro 55 accusa già un ritardo di 6'10".
Nella terza tappa della Vuelta a Andalucía arriva la seconda vittoria stagionale di Óscar Freire. Nei 157 km da Montemayor a Las Gabias Oscarito si impone su Daniel Schorn della NetApp e sull'australiano Michael Matthews. La fuga della prima ora contiene 5 uomini: Fabricio Ferrari (Caja Rural), Javier Ramírez Abeja (Andalucía), Tristan Valentin (Cofidis), Grégory Habeaux (Accent Jobs) e David Le Lay (Saur Sojasun). Vantaggio che supera i 3' fino a che la Movistar del leader Valverde non si mette a tirare di buona lena.