Al termine della seconda tappa dl Giro Donne, la cronometro di Roma, la campionessa italiana di specialità Tatiana Guderzo esalta il percorso capitolino per spettacolarità dei luoghi attraversati, strade tecniche e pubblico presente. Una considerazione anche sul percorso meno difficile rispetto aglialtri anni del Giro Donne («io non vedo tutto questo Giro facile...»), con salite meno blasonate ma che portano la squadra e l'atreta a dover restare concentrata in ogni singolo metro di corsa.
Ancora Marianne Vos nella seconda tappa del Giro Donne. Nella crono di 7200 metri nel centro di Roma la Vos ha corso in 8'50", dando soli 5" di distacco alla canadese Clara Hughes e 12" a Judith Arndt. Troviamo poi Shelley Olds a 16", Evelyn Stevens a 17", Linda Villumsen a 18". Migliore delle italiane Tatiana Guderzo. In classifica generale Resta in rosa l'olandese di Meeuwen con 15" su Hughes, 19" su Olds, 22" su Arndt, 27" su Stevens. Emma Pooley accusa già un ritardo di 32" (decima Emma Johansson a 34").
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Saranno 129 le ragazze che domani partiranno da Napoli alla volta di Terracina, nella prima di 9 tappe del 23° Giro Donne. Nove tappe che condurranno il gruppo fino a Bergamo, laddove la corsa si concluderà il 7 luglio. La donna da battere è Marianne Vos, vincitrice del Giro nel 2011. Si è fratturata una clavicola il 25 maggio scorso ma domenica ai Campionati Nazionali ha già dato spettacolo, lavorando sodo per la compagna Annemiek Van Vleuten, vincitrice.
Tatiana Guderzo è la nuova Campionessa Italiana contro il tempo. La ragazza di Marostica ha percorso i 22.8 km ad una media di 42.5 km/h, dando distacchi sopra al minuto. Chi s'è avvicinata di più alla Guderzo è stata Elisa Longo Borghini. L'ornavassese della Hitec ha pagato 1'01" alla Guderzo, mentre la medaglia di bronzo va a Noemi Cantele, staccata di 1'13". Soltanto ai piedi del podio Silvia Valsecchi, tra le favorite d'obbligo dopo la splendida azione solitaria della gara in linea.
È la prima vittoria da élite ma non ha prezzo, quella al Campionato Italiano in linea di Giada Borgato. La patavina di Legnaro ha saputo leggere la corsa in maniera ottimale, aiutata dalla compagna di club (oggi in tenuta Forestale) Giorgia Bronzini. La Borgato ha inflitto distacchi pesanti alla seconda, Silvia Valsecchi, ed a Marta Bastianelli, sul terzo gradino del podio.
Già negli anni d'oro della sua carriera, Fabiana Luperini aveva nel Giro del Trentino uno dei terreni di caccia preferiti, e oggi la scalatrice della Faren-Honda è tornata a vincere una corsa internazionale a distanza di quasi tre anni e con un in mezzo un periodo in cui si era dedicata solo alle Gran Fondo.