Campionato Italiano Cronometro Donne 2012 - Negli anni pari trionfa Tatiana - Guderzo, quarto titolo. Podio con Longo Borghini e Cantele
- Campionato Nazionale su strada - Italia WE 2012
- Be Pink [Donne] 2012
- Hitec Products - Mistral Home Cycling Team [Donne] 2012
- MCipollini Giambenini [Donne] 2012
- Top Girls Fassa Bortolo - Servetto [Donne] 2012
- Verinlegno - Fabiani [Donne] 2012
- Verso l'Iride - Maccari Spumanti [Donne] 2012
- Chiara Vannucci
- Elisa Longo Borghini
- Francesca Cauz
- Noemi Cantele
- Rossella Ratto
- Silvia Valsecchi
- Simona Frapporti
- Susanna Zorzi
- Tatiana Guderzo
- Viviana Gatto
- Ciclismo femminile
Se escludiamo il 2005, se contiamo solo i Campionati Italiani su strada e corsi contro il tempo, se infine consideriamo esclusivamente la categoria Élite, si può ben dire che Tatiana Guderzo è puntuale vincitrice degli anni pari. Troppi "se", questo è vero, ma l'ipotesi della sconfitta è l'unica che oggi Tatiana Guderzo non ha voluto prendere in considerazione. Crono perfetta, come sa fare lei, ed un minuto dato alla seconda, Elisa Longo Borghini, 1'13" alla terza, tal Cantele Noemi.
D'altra parte la ricorrenza parlava chiaro: dal 2008 negli anni pari il tricolore era andato alla ragazza di Marostica, negli anni dispari all'atleta di Arcisate. Con gli anni si era inserita qualche altra passista e dal 2005 la brava Silvia Valsecchi aveva confezionato ben 4 bronzi e due argenti. Pareva questo l'anno della ragazza di Costa Masnaga, ormai alla soglia dei trent'anni: la portacolori della BePink si era prodigata in un massimo sforzo giovedì, nella prova in linea, partendo a 50 km dal traguardo e venendo battuta solo da quella Giada Borgato cui certo non mancavano le motivazioni.
Forse la Valsecchi ha pagato lo sforzo della gara in linea o forse non avrebbe comunque vinto, fatto sta che si deve accontentare della piazza ai piedi del podio. Peccato. Solo 18 partenti, ed è un peccato nonché un argomento che andrà approfondito in separata sede. Tante giovanissime (Francesca Cauz, Viviana Gatto, Chiara Vannucci, Susanna Zorzi) che non deluderanno le attese, pur pagando alla Guderzo sempre 3' (la migliore di quelle citate sarà Susanna Zorzi, 7a a 2'59").
C'è poi Simona Frapporti, maglia BePink come la Cantele ed un passo notevole grazie anche all'attività su pista. Ci si aspetta un bel risultato dalla bresciana di Anfo ma alla fine sarà solo 6a; male non è, sia chiaro, ma i 2'37" accusati si possono ancora limare e sicuramente Simona ci lavorerà. Grandissima attesa per un fenomeno giovanissimo ma di cui non s'è parlato poco sopra perché diciamo che merita un discorso a sé: Rossella Ratto.
Non ha potuto correre la prova in line per sostenere un'altra prova: non è una gara, la maturità, ma se si ottiene un bel piazzamento ti facilita la vita, ed in fondo capisci che non c'è tutta questa differenza con una corsa in bicicletta. La Ratto, che oltre a detenere il titolo europeo a cronometro tra le juniores è anche campionessa italiana, sempre contro il tempo, sempre tra le juniores. Beh, oggi sfodera un'altra prestazione maiuscola, e quel quinto posto a 1'22" dalla Guderzo rappresenta qualcosa di più dei 19 anni di Rossella.
Davanti alla Ratto la Valsecchi citata prima. Silvia non riesce a trovare mai il giusto ritmo e nei 22 km della prova contro il tempo paga 1'21". Un secondo in meno della 19enne della Verinlegno-Fabiani. E poi c'è un podio che dista anni luce dalla vincitrice. Nel 2011 in Sicilia la Cantele s'impose, andando a completare la doppietta, visto che già aveva conquistato il titolo sui strada. Quest'anno deve accontentarsi, alzare le mani in segno di resa e restare a distanza da Tatiana, ma non a qualche passo, bensì a 1'13". Giornata storta? Può darsi.
Intanto, mentre Tatiana s'invola verso un successo cui forse non credeva nemmeno lei alla vigilia, forse sì, al secondo posta si issa una sorpresa. Sorpresa per modo di dire, sia chiaro, perché se Elisa Longo Borghini è soltanto una classe '91 s'è già fatta riconoscere in questi due anni, in Italia ed all'estero. I risultati sono dalla sua parte e sempre in crescendo. Può essere, l'ornavassese sorridente sul podio, la stessa ragazza che nel maggio 2011 dichiarava odio profondo per le vici da crono ed il ciclismo su pista? È la stessa Longo Borghini che, in ritiro con la Top Girls a Livigno, ammirava le compagne Simona Frapporti (di cui s'è parlato) e Gloria Presti allenarsi con la bici da crono (e chissà che a poco a poco non le abbiano passato qualche segreto...)? La risposta è una ed incontrovertibile: sì, è proprio lei, a meno che non esistano dei cloni della portacolori dell'Hitec. Hitec dove quest'anno ha trovato un direttore sportivo come Karl Lima, uno che le cronometro, a squadre ed individuali, le fa provare fino allo sfinimento (e non è una metafora) alle sue ragazze.
Logico che oggi si trovi su quel podio dove in maglia tricolore sorride Tatiana Guderzo, forte, e favorita da caldo e cabala. «Sono felice per questa vittoria perché mi riporta a vincere in una specialità che mi è sempre piaciuta - afferma la neocampionessa italiana. Ci tenevo a fare bene perché questo era l'ultimo test prima del Giro d'Italia, il mio primo, grande obiettivo stagionale. Ora parto per Napoli serena e pronta, sicura di presentarmi al meglio in un Giro che sarà di certo affascinante».
Il caldo, con cui Tatiana si trova a correre a meraviglia, è arrivato, il Giro è alle porte; queste due condizioni danno alla Guderzo la cosiddetta marcia in più. Quella che ti permette di dare un minuto alla seconda classificata, quella che ti porta al quarto titolo Élite a crono. Quella marcia in più che nelle nove tappe del Giro Donne servirà eccome, chissà che non permetta di agguantare una bella maglia rosa.