5a tappa: Annonay - Vallon-Pont-d'Arc
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Nuovo arrivo in solitaria in questa divertente Parigi-Nizza. E nuova vittoria francese, grazie a Jérémy Roy (Française des Jeux), che ha superato il connazionale Voeckler (Bbox) e il tedesco Martin (High Road) con uno scatto perentorio quando mancavano 7 km alla conclusione.
L'attacco decisivo prende corpo già al km 13, sul Col de Juvenet (Gpm 2a cat. al km 16: 1° Martin, 2° Voeckler, 3° Roy, 4° Hernández, 5° Augé), e prosegue lungo l'impegnativo percorso che caratterizza la prima parte della frazione.
Dopo il traguardo intermedio di Lamastre (km 44,5: 1° Voeckler, 2° Martin, 3° Roy), ecco tutti i passaggi sulle altre asperità di giornata. Km 52,5, Col de Montreynaud, 2a cat.: 1° Martin, 2° Voeckler, 3° Roy, 4° Augé, 5° Hernández. Km 60,5, Côte de Vernoux-en-Vivarais, 3a cat.: 1° Martin, 2° Voeckler, 3° Roy. Km 68, Col de Comberon, 3a cat.: 1° Martin, 2° Voeckler, 3° Roy. Km 86, Côte de Chambon-de-Bavas, 2a cat.: 1° Martin, 2° Voeckler, 3° Roy, 4° Augé, 5° Hernandez. Km 91,5, Col du Moulin-à-Vent, 3a cat.: 1° Roy, 2° Martin, 3° Voeckler. Km 113, Col de Benas, 1a cat.: 1° Martin, 2° Voeckler, 3° Roy, 4° Augé, 5° Burghardt, 6° Hernández, 7° Dumoulin.
Superata la metà gara nella quale vanno registrati i ritiri di Cozza, Gilbert e Vandborg, dopo che Franzoi e Cuesta non avevano preso il via il percorso si fa più facile e i fuggitivi toccano il massimo vantaggio al km 133: 6'35". Cervélo, Lampre e Quick Step tentano di ricucire, ma i tre davanti continuano di ottima lena e collaborando efficacemente, tanto che al secondo sprint con abbuoni (Sainte-Remèze, km 162,5: 1° Roy, 2° Voeckler, 3° Martin) il gap è ancora di 5'05" e di 4'50" a 30 km dall'arrivo.
Le squadre dei velocisti così desistono dall'inseguimento, con la Quick Step che si preoccupa di contenere il distacco del gruppo, nel quale si verifica anche una caduta, fortunatamente senza conseguenze. Tra i fuggitivi, la battaglia inizia ai meno 13, con il primo allungo di Tony Martin, che ci riprova cinque km più tardi. Il tedesco offre in realtà l'occasione a Roy, che dopo essere stato ultimo nella tappa del giorno prima saluta la compagnia partendo in contropiede e resiste al ritorno di Voeckler negli ultimi 1000 metri.
Prima vittoria da professionista per il francese, che l'anno scorso aveva visto sfumare il successo al Tour proprio per mano dell'attuale leader Chavanel. Quest'ultimo nella sesta tappa dovrà difendersi dai probabili attacchi di Contador lungo la temibile ascesa di Lure.
S.R.