4a tappa: Sion - Sion
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La tappa dei tre colli di prima categoria premia Alejandro Valverde, che si avvicina a Contador in classifica e domani lo insidierà nella crono finale.
Al km 5 partono in 17: McCarty (Phonak), Peron (Csc), Engels, Garate e Santaromita (Quick Step), Weening (Rabobank), Dockx (Davitamon), Brard (Caisse), Iglinskiy (Milram), Parra (Cofidis), Charteau (Crédit), Roy (Française), Pérez Moreno (Euskaltel), Albasini (Liquigas), Moreau e Dessel (AG2R) e Muraglia (L.P.R.).
Sulla salita di Ovronnaz, intorno al km 20, si staccano Brard, Roy, Weening, Perez, Santaromita, Dessel e Dockx, e dal gruppo rientra Beat Zberg (Gerolsteiner): in testa ci sono così 11 uomini, che toccheranno il vantaggio massimo sul gruppo al km 83, con 2'42".
Al Gpm di Ovronnaz (1a cat., km 25) Parra precede Charteau e Muraglia. L'italiano vince invece il traguardo Gpm di Veysonnaz-Village (1a cat., km 66), davanti a Parra e Garate, mentre lo sprint intermedio di Sion (km 77) vede Zberg superare Engels e Moreau.
La situazione tra gli uomini di testa esplode non appena si approccia la salita di Crans: Garate attacca subito, al km 89, e si porta appresso Parra e Iglinskiy. I tre per tutta la salita proveranno anche a staccarsi a vicenda, mentre a un certo punto (km 95) anche Moreau si rifà sotto.
Ma la lotta interessante è dietro, e riguarda gli uomini di classifica. La Liberty Seguros della maglia gialla Contador manda in avanscoperta Kashechkin (km 94): il kazako rientra, insieme a Joaquín Rodríguez (Caisse, mosso da Valverde), su Sevilla (T-Mobile), scattato poco prima. Kashechkin è il più in palla dei tre, e se ne va da solo al km 97, rientrando in breve sui primi (da cui si è staccato definitivamente Iglinskiy). Al km 99 Kashechkin è solo, guida la corsa e anche - virtualmente - la classifica: in vetta al Gpm di Crans (1a cat., km 100) ha 1'40" sul gruppo della maglia gialla, in cui ci sono in quel momento oltre a Contador, l'altro Liberty Jaksche, e poi Valverde (Caisse), Szmyd (Lampre), Evans (Davitamon) e Ghisalberti (Milram).
Parra e Moreau scollinano per secondo e terzo, e nello stesso ordine si passa al traguardo volante di Montana (km 102), dove Kashechkin guadagna 3" di abbuono che paiono preziosi in ottica classifica generale.
Ma in discesa, in particolare nella parte finale della picchiata, c'è vento contrario, e il fuggitivo vede assottigliarsi nettamente il margine: ai 7 km dal traguardo il kazako ha solo 27", un vantaggio che mantiene inalterato per un paio di chilometri (in un tratto in cui il vento non è più contrario), ma che non gli basta a rintuzzare il ritorno di un gruppo che, tra la discesa e il piano, si è via via rinfoltito di corridori precedentemente staccati e ha ripreso quelli intercalati tra sé e il battistrada (Sevilla, Moreau, Garate, Parra).
I Caisse (Valverde e Rodríguez) e i Davitamon (Evans e Horner) tirano finché Kashechkin non viene ripreso a meno di 2 km dalla conclusione. Nel momento del ricongiungimento, approfittando del conseguente rallentamento, Contador prova il contropiede, senza fortuna. Identica sorte tocca all'ultimo chilometro a Jaksche prima e a Cioni poi.
L'epilogo è in volata, e Valverde ha buon gioco nei confronti di Moos e di Horner, vince la tappa e si prende 10" di abbuono che lo lanciano ad appena 6" da Contador, ancora capoclassifica, ma nella condizione di dover gestire nella crono finale di Losanna un margine davvero risicato.
Non partiti: Savoldelli (Discovery, alle prese con problemi intestinali che già ieri ne hanno pregiudicato la prestazione), Marcus Zberg (Gerolsteiner), Roesems (Davitamon), Gasparotto (Liquigas), Guidi (Phonak). Ritirati: Herrero (Euskaltel), Bernucci (T-Mobile), Bert Grabsch (Phonak), Duclos-Lassalle (Cofidis), Staf Scheirlinckx (Cofidis), Zaugg (Saunier), Quinziato (Liquigas), Le Boulanger (Bouygues), Jerome (Bouygues), Gene (Bouygues), Sébastien Chavanel (Bouygues), Fritsch (Saunier), Knees (Milram), Corioni (Lampre), Sabaliauskas (Lampre), Scheuneman (Rabobank), Beppu (Discovery), Sørensen (Csc), Lüttenberger (Csc), Martín Perdiguero (Phonak)