3a tappa: Bienne - Leysin
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L'unico arrivo in salita del Giro di Romandia vede l'affermazione in solitaria di Alberto Contador, che è anche il nuovo leader della corsa.
Al km 25 partono Redondo (Liberty) e Weylandt (Quick Step). I due trovano spazio e guadagnano fino a 10'45" prima che, nel finale, il gruppo tirato da Phonak e soprattutto Davitamon si svegli e ritorni su di loro. Allo sprint intermedio di Auvernier (km 34) e al Gpm di Vuarrens (2a cat., km 85) Redondo precede Weylandt e il gruppo è regolato rispettivamente da Loosli (Lampre) e Beuchat (L.P.R.).
Al km 73 una brutta caduta coinvolge tra gli altri Guidi (Phonak), Mazzoleni (T-Mobile), Montgomery (Gerolsteiner) e Bertogliati (Saunier), con questi ultimi due costretti al ritiro. Lo sprint di Aigle (km 149), ai piedi della salita finale, vede Weylandt anticipare Redondo, con Loosli sempre primo del gruppo.
Al km 151, sulle prime rampe della salita di Leysin, Redondo stacca Weylandt, su cui poco dopo rientra il plotone, da cui prova a muoversi Sevilla (T-Mobile), che però non fa il vuoto. Ci riesce, el Niño, al km 158, insieme a Duque (Cofidis), che però si pianta subito. Sevilla prende Redondo, mentre non ha fortuna un tentativo di evasione di Cioni alle sue spalle.
Dal gruppo dei migliori mancano Savoldelli, staccatosi quasi subito, Ullrich, che ha mollato a 10 km dalla vetta, e la maglia gialla Horner. Al km 161, dopo un lungo lavoro dei Caisse d'Epargne (Rodríguez Oliver ha tirato per Valverde), viene annullato il tentativo di Sevilla e Redondo, e scatta Contador (Liberty), che va via. Il 25enne spagnolo guadagna mezzo minuto, e riesce a vincere la tappa e a conquistare la maglia di leader. Ghisalberti (Milram) prova nel finale ad anticipare tutti gli altri, ma proprio sul rettilineo finale viene ripreso da Valverde, Evans e Jaksche.
Savoldelli chiude al 139esimo posto a 11'49", stesso ritardo di Ullrich che è 101esimo. Ritirati, oltre a Bertogliati e Montgomery, anche Konyshev (L.P.R.) e Sacchi (Milram)