11a tappa: Courchevel - Briançon
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Bella impresa di Vinokourov, che dopo il tracollo di ieri va in fuga al mattino e riesce a condurre in porto una vittoria di tappa che gli porta in dote anche un po' di recupero in classifica. Con lui, grande prestazione di Botero, che si stacca due volte e rientra sull'ultima discesa, per giocarsi nello sprint a due il successo parziale. Anche per lui un buon rientro in graduatoria.
La tappa si apre con la notizia che Dario Frigo non prende il via: fermato dalla polizia francese dopo che ieri la moglie è stata a sua volta fermata perché trasportava in auto sostanze dopanti (10 dosi di Epo).
Al km 10 partono Hushovd e Dumoulin. Il norvegese vuole avvantaggiarsi sul gruppo per provare a prendere i punti al traguardo volante di Saint-Michel-du-Maurienne, al km 97. Ma di mezzo c'è il Col de la Madeleine (dal km 29 al 55), e ai due battistrada non bastano 6'40" di vantaggio massimo al km 30 per mettersi al sicuro. Al km 33 Hushovd stacca Dumoulin.
In quel momento partono dal gruppo Pereiro e poi Caucchioli, ma è al km 34 che si muovono i grossi calibri: Vinokourov col compagno Sevilla, Mancebo con Arrieta, Martínez de Esteban, Botero che ha già davanti Pereiro, Horner ed Heras. Il gruppo è troppo ricco di uomini forti perché da dietro gli si lasci spazio. Il massimo vantaggio non supera i 55", e via via si staccano Sevilla, Arrieta, Heras e Caucchioli.
Nel frattempo vengono anche ripresi e staccati Dumoulin e poi Hushovd.
Al km 52 Mancebo capisce che finché c'è lui davanti, la fuga non prenderà il volo, e si sfila, insieme a Horner. La Discovery Channel cala allora il ritmo in gruppo, e davanti Vinokourov, Pereiro e Botero se ne vanno, con Martínez che perde temporaneamente terreno. Lo spagnolo rientra sulla successiva discesa (mentre Pereiro sbaglia una curva e finisce nei prati: nessun problema, l'uomo della Phonak torna dopo pochi chilometri sugli altri 3).
I quattro fuggitivi tengono a lungo oltre un minuto di margine, poi sul Col du Télégraphe (dal km 98 al 110) iniziano con 2' di vantaggio e scollinano con quasi 3'. Sulle prime rampe della salita si stacca definitivamente Martínez de Esteban, e anche Botero incontra un attimo di appannamento, che però riesce a superare in fretta.
Al km 114 si attacca il Galibier (la vetta è al km 133). I tre davanti guadagnano fino al km 118, quando toccano i 3'23" sul gruppo. Poi da dietro i Discovery tornano a macinare molto bene, e iniziano a limare il margine. Al km 121 si stacca definitivamente Pereiro. 2 km più su Vinokourov si sbarazza anche di Botero e va via da solo, mentre con Armstrong ci sono 5 compagni di squadra.
Vinokourov resiste comunque bene. Il gruppo ingloba e stacca al km 128 Pereiro (a quel punto Mayo, Heras, Garzelli e Horner hanno già mollato). Perdono le ruote anche Klöden, Rogers e Kashechkin. Il battistrada scollina in vetta al Galibier con 42" su Botero e 2'22" su Rasmussen, scattato a poco meno di 2 km dalla vetta e avvantaggiatosi di circa 20" sulla maglia gialla.
Botero scende bene, mentre Vinokourov è più prudente, e così il colombiano in breve annulla il gap e al km 140 si riporta sul kazako, mentre Rasmussen viene subito ripreso dal gruppo. Botero è un buon treno per Vinokourov, e infatti i due tengono bene: al km 163 il margine sul gruppo è sceso, rispetto alla vetta, da 2'40" a 2'10". Intanto alcuni dei ritardatari riescono a riportarsi nel drappello della maglia gialla (si tratta di Klöden, Rogers, Kashechkin, Zubeldia, Guerini tra gli altri), mentre è rimarchevole il crollo verticale dell'ex maglia bianca Karpets, che chiuderà la tappa nell'ultimo gruppo, a 39'46" dai primi.
I battistrada arrivano a Briançon, nell'ultimo chilometro si guardano un po' troppo e il gruppo recupera circa 20" ancora. Ma la volata è fra loro due, ed è il kazako ad avere la meglio scattando ai 200 metri. Moreau si prende il bonus del terzo posto.
Da segnalare, oltre all'estromissione di Frigo, i ritiri di Jean-Patrick Nazon, di Zanini e di Kirchen, e l'arrivo fuori tempo massimo di Voigt (per appena 41") e Hulsmans