4a tappa: Le Chambon-sur-Lignon - Montelimar
← Tappa precedenteTappa successiva →Tappa ridotta per il maltempo: Saint-Peray - Montelimar, km 104,5.
Capolavoro della Fassa Bortolo, che nel finale della corsa si muove in massa e attacca vincendo la tappa e prendendo la maglia del primo in classifica.
Armstrong non parte perché ha febbre e mal di gola, rinuncia anche Totschnig. Ventagli in avvio, Moncoutie prova ad approfittarne, ma il gruppo resta compatto fino al Gpm della Côte de Puy-Saint-Martin (km 50), dove Bessy e Muravyev scattano per prendere i punti per la maglia a pois. Ripresi i due, dopo il successivo traguardo volante di Cléon-d'Andran (Voigt-Sylvain Chavanel-Erik Dekker) il gruppo si fraziona. Davanti restano in 7: Voigt, Schleck, Vinokourov, Flecha, Merckx, Chavanel e Kashechkin, con qualche secondo su Boonen e gli altri.
La Côte d'Aleyrac (km 73) permette a qualche altro nome importante (Jaksche, Moncoutie) di portarsi sui primi, ma la successiva discesa ricompatta i primi due gruppi, con Boonen che annulla il pericoloso attacco. Reynes fa parte in quel momento di un secondo gruppo inseguitore.
Al km 86, sulle prime rampe della Côte du Bois-de-Grignan, scattano Jalabert, Portal e Camano. I 3 guadagnano dai 10 ai 15" su un gruppo che viene tirato dalla Fassa Bortolo. In discesa, a 12 km dal traguardo, un drappello di 7 uomini si avvantaggia sul plotone e si riporta sui fuggitivi. Si tratta di 3 Fassa (Cancellara, Bossoni e Flecha) e di Julich, Jaksche e Kirsipuu. Formatosi così davanti un gruppetto di 9 unità, la fuga riprende corpo, e, malgrado l'inseguimento di Davitamon e Quick Step, gli attaccanti giungono all'arrivo.
Kirsipuu è il più temuto del lotto, e nella volata è già davanti ai 400 metri. Ma Cancellara non lo molla, lo affianca e lo supera nei metri finali dopo un entusiasmante testa a testa, mentre Flecha chiude, esultando per il compagno, al terzo posto. Il gruppo con Boonen arriva a 32"