12a tappa: Castelsarrasin - La Mongie
← Tappa precedenteTappa successiva →Meritata vittoria di Ivan Basso sull'arrivo in salita di La Mongie. Il varesino (che dedica il successo alla madre in ospedale) è l'unico a tenere il passo di Lance Armstrong, il quale rinuncia a disputare la volata e lascia all'italiano la gioia di questa prima affermazione al Tour.
In mattinata partono al km 1 Finot, Ljungqvist, Vansevenant e Kirchen. Raggiungono un vantaggio massimo di 4'20" (km 71), ma l'azione della Us Postal ricompatta il gruppo in vista della prima salita di giornata, l'Aspin. Sul Colle, sotto la pioggia, scatta per primo Simeoni, raggiunto poi da Virenque e Moreau, poi in contropiede Rasmussen, che scollina da solo con una manciata di secondi su Moreau e Virenque.
In gruppo i big si controllano, Voeckler difende bene la sua maglia gialla. In discesa c'è un allungo di Ullrich, Mayo e Voeckler (insieme a Klöden e Brochard), ma la Us Postal riporta tutti sotto all'abbrivio della salita finale di La Mongie, sulle prime rampe della quale viene ripreso anche Rasmussen.
Il ritmo sempre più alto imposto dai Postini al gruppo dei migliori miete molte vittime: Voeckler perde presto le ruote, insieme a Virenque. Ma soprattutto Hamilton e poi Ullrich, in rapida sequenza (intorno ai 7 km dal traguardo) si lasciano sfilare e praticamente abbandonano i sogni di vincere il Tour. I ritardi all'arrivo: 2'30" per Ullrich, 2'57" per Heras, anche lui deludente, 3'27" per Hamilton, 3'59" per Voeckler, che comunque conserva la maglia gialla.
Mentre anche Simoni perde le ruote dei migliori, a circa 4 km dalla fine scatta Sastre e se ne va. Poco dopo tocca a Mancebo e Basso. Ma Armstrong parte in contropiede, e solo l'italiano, alla fine, riesce a stargli accanto, per poi vincere la tappa. Tra gli altri, bravo Scarponi (al suo primo Tour), dignitoso Mayo anche se ci si aspettava molto di più da lui, sorprendente Klöden, completamente fuori giri Zubeldia, lontanissimo (staccato sin dall'Aspin, chiude a 18'33" da Basso)