13a tappa: Lannemezan - Plateau de Beille
← Tappa precedenteTappa successiva →Un'altra mazzata di Armstrong sul Tour, e ancora una volta solo Basso resta al fianco del texano, che però oggi, al contrario di ieri, fa la volata e vince la tappa. I rivali di classifica perdono tanto, quando addirittura non si ritirano (è il caso di Hamilton, che mette il piede a terra al rifornimento, al km 79).
Al km 30 vanno in fuga Voigt e Chavanel. Rasmussen si mette da solo ad inseguire, e corona lo sforzo in cima al Portet d'Aspet (km 64), seconda salita di giornata, sulla quale la maglia gialla Voeckler evidenzia qualche problema di tenuta, poi rientrato.
I "Postini" di Armstrong comandano sempre il gruppo, mentre sul Col de Core il vantaggio del terzetto di testa cresce fino a 5'20" al km 87. Sulla successiva discesa e sul falsopiano che precede il Col de Latrape il margine raggiunge il vertice (5'45" al km 124), ma la notizia principale è che su quest'ultima salita Mayo va in crisi e non si riprende più, arrivando anche a minacciare il ritiro (viene convinto a proseguire dai suoi compagni).
Il successivo Col d'Agnès respinge ancora Voeckler, che perde le ruote dei migliori, guidati ancora e sempre dalla Us Postal, mentre dal terzetto di testa si stacca Chavanel. Mancebo prova un allungo, ma non fa molta strada, mentre va in difficoltà anche Heras. La discesa e il falsopiano che precedono la salita finale di Plateau de Beille favoriscono l'ennesimo rientro di Voeckler, che fa di tutto per salvare la sua maglia gialla.
Ma il francese perde di nuovo contatto sin dalle prime rampe dell'ascesa conclusiva, e come lui si staccano uno dopo l'altro tutti i rivali di classifica di Armstrong. Resiste soltanto Basso, che va su col texano dietro ad Azevedo, che tiene un ritmo altissimo per il suo capitano Lance. Ripresi Voigt e poi Rasmussen, Armstrong e Basso vanno all'arrivo da soli. L'americano disputa la volata e vince, dando distacchi importanti a tutti, ma è l'estrema difesa di Voeckler a entusiasmare il pubblico francese (e non solo): alla fine il giovane transalpino salva il primato in classifica per soli 22", e fino alle Alpi sarà ancora lui a vestire di giallo.
Al traguardo Mayo accusa 37'40" di ritardo, Julich addirittura 42'20", mentre non arrivano, oltre a Hamilton, gli altri ritirati Zubeldia, Menchov, Wegmann e Glomser (invece Marinangeli non ha proprio preso il via stamattina)