Altra giornata di mitiche vette alpine, tappa più lunga della precedente ma con arrivo non in quota. Le salite più celebri, Glandon e Madeleine, sono nella prima metà e risulteranno quindi meno influenti di quanto potevano essere. Il Glandon, quantomai irregolare nei 22 km di ascesa dal versante di Oz, alterna un paio di tratti tostissimi (un chilometro al 15% nella prima parte, 3 km all'11 nella fase centrale) a notevoli contropendenze, e gli ultimi 2 km prima del Gpm (posto al km 33) sono al 9%. La picchiata verso La Chambre, insidiosissima soprattutto nei primi 7 km (dei 21 totali), precede la scalata alla Madeleine, altri 19 km di ascesa vicini all'8% medio e appena più difficili nella prima metà (parliamo comunque di una salita abbastanza regolare). Lunghissima - 25 km - la successiva discesa, e veramente impegnativa, sia per le pendenze (si lambisce spesso il 10%) sia per gli innumerevoli tornanti che la caratterizzano. Poco più di 20 km di fondovalle conducono al trittico decisivo della giornata: a 70 km dal traguardo si approccia il Col de Tamié, 2a categoria che presenta 4 km non difficili ma una seconda metà di scalata costantemente sopra il 7%; i 15 km che separano il Gpm dall'inizio della successiva scalata sono per metà in discesa (non difficile) e per metà in piano, dopodiché a 45 dal traguardo ecco manifestarsi sotto le ruote il Col de l'Épine: solo 6 km, abbastanza irregolari con un chilometro al 10% in avvio, una fase centrale più morbida, e un ultimo chilometro nuovamente al 9% fino al Gpm. 10 km di falsopiani precedono la breve discesa (facile pure questa) verso La Curiaz, da cui parte la Croix-Fry, ultima asperità della frazione. 11 km al 7% medio, più difficili nella seconda metà fino al Gpm posto a 13 km dal traguardo. 11 di questi chilometri conclusivi sono di discesa senza grosse criticità (più ripida nella prima parte, decisamente pedalabile in fondo), gli ultimi 2 in piano portano all'arrivo di Le Grand-Bornand.
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@MATTEOTRENTIN: Tra poco si parte per la tappa più dura del tour!! Non sappiamo quando si torna ma vediam di tornare!! #opqstdf
@sepvanmarcke: All'inizio dell'ultima Alpe d'Huez s'è rotta la corona da 36 così ho dovuto fare tutta la salita con il 53. Mi ha veramente ucciso!! #bigringclimb
@MorenoMoser: Oggi ho vissuto un sogno!
@HansenAdam: Chi ha detto che non mi sono divertito oggi?? Amo il Tour de France pic.twitter.com/DXIpLTl34R
@GersintThomas86: Roba da pazzi!! Grazie per il supporto. Comunque per favore non spingetemi dal fondo schiena!!! #doloroso
Ha ospitato altre 20 volte il Tour de France Le Bourg-d'Oisans, comune di 3.500 abitanti situato nel dipartimento dell'Isère della regione del Rodano-Alpi. La sua importanza turistica è dovuta per la maggior parte alla vicinanza dell'Alpe d'Huez, la maggiore stazione sciistica del Delfinato. Situata a 720 metri s.l.m. circa, è un paradiso per gli amanti della montagna o semplicemente un'oasi verde per chi cerca qualche giornata di pace. Paradiso per chi padroneggia la mountain bike, Le Bourg-d'Oisans è in generale la base di partenza di molte gite in bici da corsa, con Lautaret, Galibier, Croix de Fer e Glandon a pochi passi, oltre alla già citata Alpe d'Huez. A Le Bourg-d'Oisans si tengono diversi festival e rassegne: il Chainsaw sculpting French championship in maggio, il Mountain Images Meeting a giugno, la Vertigo Week a luglio, la Magic'Altitude sotto il solleone agostano e la Bourg d'Oisans Fair settembrina.