Il Portale del Ciclismo professionistico

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Altra frazione ben facile, prima di un weekend interessante. Anche a Metz, come il giorno prima, tutto lascia presagire che ci sarà uno sprint massivo. Si continua ad andare verso est (dopo un trasferimento fastidiosetto), si resta su chilometraggi sostanzioni (ancora un over 200), ma le difficoltà altimetriche latitano: bisogna attendere 145 km per trovare una vera salita, ma la Côte de Buxières è troppo facile e breve per permettere a qualcuno di costruirci qualcosa. Il finale propone alcuni interessanti scenari tecnici, con un restringimento della carreggiata ai 1500 metri, quindi - ai 1300 e, più insidiosa, ai 650 metri - due curve ad angolo retto a sinistra prima del rettilineo finale che costeggia il Parc de la Seille.

Mark Cavendish non ha comunque problemi a interpretare anche i finali di tappa più complicati. La capacità, esibita dall'iridato anche nei giorni scorsi, di districarsi bene anche quando ha dovuto "far da sé" in volata, gli vale per un giorno in più la palma di "meno quotato": 2.30 per lui secondo Paddy Power, che però riconosce anche la crescita impetuosa di André Greipel, che dopo la doppietta Rouen-St-Quentin è sceso, come quota, a 2.75. Goss, sempre presente quando c'è stato da sprintare, è dato a 9, mentre calano un po' le aspettative su Sagan (16), dopo la caduta di ieri. Interessante, tra quelle degli sprinter meno puri, la quota di Boasson Hagen (55).

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30 Giugno - 22 Luglio 2012
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Épernay

Un solo arrivo e tre partenze per un totale di quattro edizioni della Grande Boucle che hanno toccato Épernay. Nel 1963 la prima tappa partiva da Nogent-sur-Marne ed all'arrivo qui vinse il belga Eddy Pauwels in quello che sarà il quarto Tour di Jacques Anquetil. Dopo quell'anno solo partenze da Épernay e la tappa di oggi va a confermare un trend nato nel 1978, quando si arrivò a Senlis. Era la 21a frazione, vinse Jan Raas su Freddy Maertens. In giallo il Tasso Bernard Hinault, alla conquista del suo primo Tour. Saltiamo nel ventunesimo secolo con la cronosquadre corsa tra Épernay e Château-Thierry; ONCE su Us Postal e CSC fu il verdetto, con Igor González de Galdeano in giallo (alla fine Lance Armstrong conquisterà la sua quarta Grande Boucle). Nel 2010 si registra l'ultima partenza da qui, con l'arrivo a Montargis che vedrà Mark Cavendish prevalere su Gerald Ciolek ed Edvald Boasson Hagen. Siamo alla quinta tappa ed in maglia gialla c'è Cancellara. La strada incoronerà Alberto Contador, le sentenze passeranno la maglia gialla finale ad Andy Schleck.

Metz

Città nel nord-est della Francia, capoluogo della Lorena e del dipartimento della Mosella, Metz si trova alla confluenza della Mosella con il fiume Seille. Conosciuta in tempi antichi come Divodurum, era la capitale dei Mediomatrici, tribù celtica il cui nome, contratto in Mettis, è alle origini dell'attuale nome della città. All'inizio dell'epoca cristiana fu occupata dai Romani e divenne una delle città principali della Gallia. Città viva, culturalmente offre un panorama sconfinato di opere. La Cattedrale di Santo Stefano, costruita a partire dal 1220, è una delle più belle opere gotiche dell'intera Europa. Place d'Armes, la Piazza d'Armi, è il centro della città, dove si trovano gli edifici principali, dalla Cattedrale, al Municipio al Corpo di guardia. L'Abbaye Saint-Vincent, dedicata a Vincenzo di Saragozza, è un altro esempio di splendido gotico; è stata costruita tra il 1248 e il 1376 sul luogo di una precedente chiesa ottoniana. L'industria della città è basata sulla metallurgia, sulla petrolchimica, sull'automobile, sul tabacco e sulla logistica.

Francesco Sulas
Épernay

Un solo arrivo e tre partenze per un totale di quattro edizioni della Grande Boucle che hanno toccato Épernay. Nel 1963 la prima tappa partiva da Nogent-sur-Marne ed all'arrivo qui vinse il belga Eddy Pauwels in quello che sarà il quarto Tour di Jacques Anquetil. Dopo quell'anno solo partenze da Épernay e la tappa di oggi va a confermare un trend nato nel 1978, quando si arrivò a Senlis. Era la 21a frazione, vinse Jan Raas su Freddy Maertens. In giallo il Tasso Bernard Hinault, alla conquista del suo primo Tour. Saltiamo nel ventunesimo secolo con la cronosquadre corsa tra Épernay e Château-Thierry; ONCE su Us Postal e CSC fu il verdetto, con Igor González de Galdeano in giallo (alla fine Lance Armstrong conquisterà la sua quarta Grande Boucle). Nel 2010 si registra l'ultima partenza da qui, con l'arrivo a Montargis che vedrà Mark Cavendish prevalere su Gerald Ciolek ed Edvald Boasson Hagen. Siamo alla quinta tappa ed in maglia gialla c'è Cancellara. La strada incoronerà Alberto Contador, le sentenze passeranno la maglia gialla finale ad Andy Schleck.

Metz

Città nel nord-est della Francia, capoluogo della Lorena e del dipartimento della Mosella, Metz si trova alla confluenza della Mosella con il fiume Seille. Conosciuta in tempi antichi come Divodurum, era la capitale dei Mediomatrici, tribù celtica il cui nome, contratto in Mettis, è alle origini dell'attuale nome della città. All'inizio dell'epoca cristiana fu occupata dai Romani e divenne una delle città principali della Gallia. Città viva, culturalmente offre un panorama sconfinato di opere. La Cattedrale di Santo Stefano, costruita a partire dal 1220, è una delle più belle opere gotiche dell'intera Europa. Place d'Armes, la Piazza d'Armi, è il centro della città, dove si trovano gli edifici principali, dalla Cattedrale, al Municipio al Corpo di guardia. L'Abbaye Saint-Vincent, dedicata a Vincenzo di Saragozza, è un altro esempio di splendido gotico; è stata costruita tra il 1248 e il 1376 sul luogo di una precedente chiesa ottoniana. L'industria della città è basata sulla metallurgia, sulla petrolchimica, sull'automobile, sul tabacco e sulla logistica.

Épernay

Un solo arrivo e tre partenze per un totale di quattro edizioni della Grande Boucle che hanno toccato Épernay. Nel 1963 la prima tappa partiva da Nogent-sur-Marne ed all'arrivo qui vinse il belga Eddy Pauwels in quello che sarà il quarto Tour di Jacques Anquetil. Dopo quell'anno solo partenze da Épernay e la tappa di oggi va a confermare un trend nato nel 1978, quando si arrivò a Senlis. Era la 21a frazione, vinse Jan Raas su Freddy Maertens. In giallo il Tasso Bernard Hinault, alla conquista del suo primo Tour. Saltiamo nel ventunesimo secolo con la cronosquadre corsa tra Épernay e Château-Thierry; ONCE su Us Postal e CSC fu il verdetto, con Igor González de Galdeano in giallo (alla fine Lance Armstrong conquisterà la sua quarta Grande Boucle). Nel 2010 si registra l'ultima partenza da qui, con l'arrivo a Montargis che vedrà Mark Cavendish prevalere su Gerald Ciolek ed Edvald Boasson Hagen. Siamo alla quinta tappa ed in maglia gialla c'è Cancellara. La strada incoronerà Alberto Contador, le sentenze passeranno la maglia gialla finale ad Andy Schleck.

Metz

Città nel nord-est della Francia, capoluogo della Lorena e del dipartimento della Mosella, Metz si trova alla confluenza della Mosella con il fiume Seille. Conosciuta in tempi antichi come Divodurum, era la capitale dei Mediomatrici, tribù celtica il cui nome, contratto in Mettis, è alle origini dell'attuale nome della città. All'inizio dell'epoca cristiana fu occupata dai Romani e divenne una delle città principali della Gallia. Città viva, culturalmente offre un panorama sconfinato di opere. La Cattedrale di Santo Stefano, costruita a partire dal 1220, è una delle più belle opere gotiche dell'intera Europa. Place d'Armes, la Piazza d'Armi, è il centro della città, dove si trovano gli edifici principali, dalla Cattedrale, al Municipio al Corpo di guardia. L'Abbaye Saint-Vincent, dedicata a Vincenzo di Saragozza, è un altro esempio di splendido gotico; è stata costruita tra il 1248 e il 1376 sul luogo di una precedente chiesa ottoniana. L'industria della città è basata sulla metallurgia, sulla petrolchimica, sull'automobile, sul tabacco e sulla logistica.

Épernay

Un solo arrivo e tre partenze per un totale di quattro edizioni della Grande Boucle che hanno toccato Épernay. Nel 1963 la prima tappa partiva da Nogent-sur-Marne ed all'arrivo qui vinse il belga Eddy Pauwels in quello che sarà il quarto Tour di Jacques Anquetil. Dopo quell'anno solo partenze da Épernay e la tappa di oggi va a confermare un trend nato nel 1978, quando si arrivò a Senlis. Era la 21a frazione, vinse Jan Raas su Freddy Maertens. In giallo il Tasso Bernard Hinault, alla conquista del suo primo Tour. Saltiamo nel ventunesimo secolo con la cronosquadre corsa tra Épernay e Château-Thierry; ONCE su Us Postal e CSC fu il verdetto, con Igor González de Galdeano in giallo (alla fine Lance Armstrong conquisterà la sua quarta Grande Boucle). Nel 2010 si registra l'ultima partenza da qui, con l'arrivo a Montargis che vedrà Mark Cavendish prevalere su Gerald Ciolek ed Edvald Boasson Hagen. Siamo alla quinta tappa ed in maglia gialla c'è Cancellara. La strada incoronerà Alberto Contador, le sentenze passeranno la maglia gialla finale ad Andy Schleck.

Metz

Città nel nord-est della Francia, capoluogo della Lorena e del dipartimento della Mosella, Metz si trova alla confluenza della Mosella con il fiume Seille. Conosciuta in tempi antichi come Divodurum, era la capitale dei Mediomatrici, tribù celtica il cui nome, contratto in Mettis, è alle origini dell'attuale nome della città. All'inizio dell'epoca cristiana fu occupata dai Romani e divenne una delle città principali della Gallia. Città viva, culturalmente offre un panorama sconfinato di opere. La Cattedrale di Santo Stefano, costruita a partire dal 1220, è una delle più belle opere gotiche dell'intera Europa. Place d'Armes, la Piazza d'Armi, è il centro della città, dove si trovano gli edifici principali, dalla Cattedrale, al Municipio al Corpo di guardia. L'Abbaye Saint-Vincent, dedicata a Vincenzo di Saragozza, è un altro esempio di splendido gotico; è stata costruita tra il 1248 e il 1376 sul luogo di una precedente chiesa ottoniana. L'industria della città è basata sulla metallurgia, sulla petrolchimica, sull'automobile, sul tabacco e sulla logistica.

Épernay

Un solo arrivo e tre partenze per un totale di quattro edizioni della Grande Boucle che hanno toccato Épernay. Nel 1963 la prima tappa partiva da Nogent-sur-Marne ed all'arrivo qui vinse il belga Eddy Pauwels in quello che sarà il quarto Tour di Jacques Anquetil. Dopo quell'anno solo partenze da Épernay e la tappa di oggi va a confermare un trend nato nel 1978, quando si arrivò a Senlis. Era la 21a frazione, vinse Jan Raas su Freddy Maertens. In giallo il Tasso Bernard Hinault, alla conquista del suo primo Tour. Saltiamo nel ventunesimo secolo con la cronosquadre corsa tra Épernay e Château-Thierry; ONCE su Us Postal e CSC fu il verdetto, con Igor González de Galdeano in giallo (alla fine Lance Armstrong conquisterà la sua quarta Grande Boucle). Nel 2010 si registra l'ultima partenza da qui, con l'arrivo a Montargis che vedrà Mark Cavendish prevalere su Gerald Ciolek ed Edvald Boasson Hagen. Siamo alla quinta tappa ed in maglia gialla c'è Cancellara. La strada incoronerà Alberto Contador, le sentenze passeranno la maglia gialla finale ad Andy Schleck.

Metz

Città nel nord-est della Francia, capoluogo della Lorena e del dipartimento della Mosella, Metz si trova alla confluenza della Mosella con il fiume Seille. Conosciuta in tempi antichi come Divodurum, era la capitale dei Mediomatrici, tribù celtica il cui nome, contratto in Mettis, è alle origini dell'attuale nome della città. All'inizio dell'epoca cristiana fu occupata dai Romani e divenne una delle città principali della Gallia. Città viva, culturalmente offre un panorama sconfinato di opere. La Cattedrale di Santo Stefano, costruita a partire dal 1220, è una delle più belle opere gotiche dell'intera Europa. Place d'Armes, la Piazza d'Armi, è il centro della città, dove si trovano gli edifici principali, dalla Cattedrale, al Municipio al Corpo di guardia. L'Abbaye Saint-Vincent, dedicata a Vincenzo di Saragozza, è un altro esempio di splendido gotico; è stata costruita tra il 1248 e il 1376 sul luogo di una precedente chiesa ottoniana. L'industria della città è basata sulla metallurgia, sulla petrolchimica, sull'automobile, sul tabacco e sulla logistica.

Épernay

Un solo arrivo e tre partenze per un totale di quattro edizioni della Grande Boucle che hanno toccato Épernay. Nel 1963 la prima tappa partiva da Nogent-sur-Marne ed all'arrivo qui vinse il belga Eddy Pauwels in quello che sarà il quarto Tour di Jacques Anquetil. Dopo quell'anno solo partenze da Épernay e la tappa di oggi va a confermare un trend nato nel 1978, quando si arrivò a Senlis. Era la 21a frazione, vinse Jan Raas su Freddy Maertens. In giallo il Tasso Bernard Hinault, alla conquista del suo primo Tour. Saltiamo nel ventunesimo secolo con la cronosquadre corsa tra Épernay e Château-Thierry; ONCE su Us Postal e CSC fu il verdetto, con Igor González de Galdeano in giallo (alla fine Lance Armstrong conquisterà la sua quarta Grande Boucle). Nel 2010 si registra l'ultima partenza da qui, con l'arrivo a Montargis che vedrà Mark Cavendish prevalere su Gerald Ciolek ed Edvald Boasson Hagen. Siamo alla quinta tappa ed in maglia gialla c'è Cancellara. La strada incoronerà Alberto Contador, le sentenze passeranno la maglia gialla finale ad Andy Schleck.

Metz

Città nel nord-est della Francia, capoluogo della Lorena e del dipartimento della Mosella, Metz si trova alla confluenza della Mosella con il fiume Seille. Conosciuta in tempi antichi come Divodurum, era la capitale dei Mediomatrici, tribù celtica il cui nome, contratto in Mettis, è alle origini dell'attuale nome della città. All'inizio dell'epoca cristiana fu occupata dai Romani e divenne una delle città principali della Gallia. Città viva, culturalmente offre un panorama sconfinato di opere. La Cattedrale di Santo Stefano, costruita a partire dal 1220, è una delle più belle opere gotiche dell'intera Europa. Place d'Armes, la Piazza d'Armi, è il centro della città, dove si trovano gli edifici principali, dalla Cattedrale, al Municipio al Corpo di guardia. L'Abbaye Saint-Vincent, dedicata a Vincenzo di Saragozza, è un altro esempio di splendido gotico; è stata costruita tra il 1248 e il 1376 sul luogo di una precedente chiesa ottoniana. L'industria della città è basata sulla metallurgia, sulla petrolchimica, sull'automobile, sul tabacco e sulla logistica.

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Soggetti Alternativi

Per la quarta volta in carriera disputa il Tour de France, dopo aver partecipato anche per sei volte al Giro d'Italia e una alla Vuelta di Spagna, riuscendo ogni volta ad arrivare fino in fondo. Passista ucraino, che dallo scorso anno gareggia con passaporto francese, ha saputo mostrare le sue doti fin dalle categorie giovanili, ottenendo una medaglia di bronzo da juniores nel mondiale a cronometro. Poche vittorie per lui, concentrate tutte ad inizio carriera (3 nel 2003 quando si impose in tappe al Circuit de la Sarthe, Giro di Romandia e Tour de l'Avenir) ma tanto lavoro per la squadra e tanti chilometri in avanscoperta in undici stagioni da professionista. Corre la Grande Boucle per fornire principalmente un valido apporto a Petacchi nelle tappe meno difficili altimetricamente ma potrebbe tentare anche qualche fuga da lontano. C'è da GYuriyarci !

Vivian Ghianni

Per la quarta volta in carriera disputa il Tour de France, dopo aver partecipato anche per sei volte al Giro d'Italia e una alla Vuelta di Spagna, riuscendo ogni volta ad arrivare fino in fondo. Passista ucraino, che dallo scorso anno gareggia con passaporto francese, ha saputo mostrare le sue doti fin dalle categorie giovanili, ottenendo una medaglia di bronzo da juniores nel mondiale a cronometro. Poche vittorie per lui, concentrate tutte ad inizio carriera (3 nel 2003 quando si impose in tappe al Circuit de la Sarthe, Giro di Romandia e Tour de l'Avenir) ma tanto lavoro per la squadra e tanti chilometri in avanscoperta in undici stagioni da professionista. Corre la Grande Boucle per fornire principalmente un valido apporto a Petacchi nelle tappe meno difficili altimetricamente ma potrebbe tentare anche qualche fuga da lontano. C'è da GYuriyarci !

Per la quarta volta in carriera disputa il Tour de France, dopo aver partecipato anche per sei volte al Giro d'Italia e una alla Vuelta di Spagna, riuscendo ogni volta ad arrivare fino in fondo. Passista ucraino, che dallo scorso anno gareggia con passaporto francese, ha saputo mostrare le sue doti fin dalle categorie giovanili, ottenendo una medaglia di bronzo da juniores nel mondiale a cronometro. Poche vittorie per lui, concentrate tutte ad inizio carriera (3 nel 2003 quando si impose in tappe al Circuit de la Sarthe, Giro di Romandia e Tour de l'Avenir) ma tanto lavoro per la squadra e tanti chilometri in avanscoperta in undici stagioni da professionista. Corre la Grande Boucle per fornire principalmente un valido apporto a Petacchi nelle tappe meno difficili altimetricamente ma potrebbe tentare anche qualche fuga da lontano. C'è da GYuriyarci !

Per la quarta volta in carriera disputa il Tour de France, dopo aver partecipato anche per sei volte al Giro d'Italia e una alla Vuelta di Spagna, riuscendo ogni volta ad arrivare fino in fondo. Passista ucraino, che dallo scorso anno gareggia con passaporto francese, ha saputo mostrare le sue doti fin dalle categorie giovanili, ottenendo una medaglia di bronzo da juniores nel mondiale a cronometro. Poche vittorie per lui, concentrate tutte ad inizio carriera (3 nel 2003 quando si impose in tappe al Circuit de la Sarthe, Giro di Romandia e Tour de l'Avenir) ma tanto lavoro per la squadra e tanti chilometri in avanscoperta in undici stagioni da professionista. Corre la Grande Boucle per fornire principalmente un valido apporto a Petacchi nelle tappe meno difficili altimetricamente ma potrebbe tentare anche qualche fuga da lontano. C'è da GYuriyarci !

Per la quarta volta in carriera disputa il Tour de France, dopo aver partecipato anche per sei volte al Giro d'Italia e una alla Vuelta di Spagna, riuscendo ogni volta ad arrivare fino in fondo. Passista ucraino, che dallo scorso anno gareggia con passaporto francese, ha saputo mostrare le sue doti fin dalle categorie giovanili, ottenendo una medaglia di bronzo da juniores nel mondiale a cronometro. Poche vittorie per lui, concentrate tutte ad inizio carriera (3 nel 2003 quando si impose in tappe al Circuit de la Sarthe, Giro di Romandia e Tour de l'Avenir) ma tanto lavoro per la squadra e tanti chilometri in avanscoperta in undici stagioni da professionista. Corre la Grande Boucle per fornire principalmente un valido apporto a Petacchi nelle tappe meno difficili altimetricamente ma potrebbe tentare anche qualche fuga da lontano. C'è da GYuriyarci !

Per la quarta volta in carriera disputa il Tour de France, dopo aver partecipato anche per sei volte al Giro d'Italia e una alla Vuelta di Spagna, riuscendo ogni volta ad arrivare fino in fondo. Passista ucraino, che dallo scorso anno gareggia con passaporto francese, ha saputo mostrare le sue doti fin dalle categorie giovanili, ottenendo una medaglia di bronzo da juniores nel mondiale a cronometro. Poche vittorie per lui, concentrate tutte ad inizio carriera (3 nel 2003 quando si impose in tappe al Circuit de la Sarthe, Giro di Romandia e Tour de l'Avenir) ma tanto lavoro per la squadra e tanti chilometri in avanscoperta in undici stagioni da professionista. Corre la Grande Boucle per fornire principalmente un valido apporto a Petacchi nelle tappe meno difficili altimetricamente ma potrebbe tentare anche qualche fuga da lontano. C'è da GYuriyarci !

TourTweet

@koendekort: Un altro sprint di gruppo prima che i ragazzi pelle-ossa prendano la ribalta nel Tour. Speriamo di vedere uno sprint senza cadute oggi

@hutarovich: Prima della tappa.... http://pic.twitter.com/RLAkijaH - Dopo la tappa... http://pic.twitter.com/7AvCDLgB

@MarkCavendish: Guardando #RumbleInTheJungle‬ a colazione stamattina http://m.youtube.com/#/watch?v=lMeM … Ma seriamente, la caduta di ieri sembra sia stata colpa sua?

@J_Cantwell: @MarkCavendish completamente colpa sua, e io sono quello che ne è uscito peggio - Mi sono appena svegliato e la mia parte destra è il doppio della sinistra. Mmm, non sarà un giorno divertente :(

@ivanbasso: #TdF2012 E le chiamano tappe facili.Ultimi chilometri da folli, filavamo come caccia,roba da far montare le cinture di sicurezza sulla bici

@jeremyroy: Tutto il giorno sentendo "allez la française..."... Ma ci sarà stato un travestito in gruppo? :-)) Grazie ai tifosi della FDJ-BigMat

La maglia gialla virtuale

L'ordine d'arrivo della tappa di MetzAncora una volta si arriva in volata al Tour de France virtuale ed esattamente come ieri la vittoria è andata all'australiano Matthew Goss che è riuscito a precedere di pochi centimetri il Campione del Mondo Mark Cavendish, nuovamente battuto in questo Tour che finora gli ha portato una sola vittoria in quattro sprint. E la sconfitta di oggi è molto simile a quella patita a Tournai dove il corridore della Sky s'è arreso negli ultimi metri dopo una volta piuttosto lunga.

In questa sesta tappa da Epernay a Metz la fuga era partita al chilometro zero e aveva visto come protagonisti Christophe Riblon, Vasili Kiryienka, Daryl Impey e Bram Tankink che sono riusciti a conquistare un buon margine di vantaggio: tuttavia anche questa volta non è bastato e gli squadroni dei velocisti sono riusciti a ricompattare il gruppo nel finale.

Come detto, sul traguardo, le prime due posizioni sono state occupate da Matthew Goss e Mark Cavendish che si sono resi protagonisti di un bel testa a testa: gli altri sono arrivati più staccati e nell'ordine troviamo Haedo, Renshaw, Rojas e Kittel, un piccolo riscatto per questi ultimi due che nella corsa reale sono già dovuti tornare a casa. Peter Sagan, settimo oggi, è in maglia verde mentre in classifica generale c'è sempre Vincenzo Nibali davanti a tutti. Domani ci sarà finalmente il primo arrivo in salita che potrebbe dare un nuovo volto alla generale.

(Visita PcCiclismo.net per scoprire il gioco completo)

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Tyler FarrarLa solita stampa alla caccia di pettegolezzi ha montato un caso attorno al vincitore di ieri, Tyler Farrar. Il rosso statunitense è stato spacciato per uno che vuol fare a pugni facilmente quando invece Tyler stava entrando nel motorhome Argos non già per malmenare Veelers, come si è fatto credere, ma per comunicare in prima persona a Marcel Kittel, in questi giorni sempre piazzato ma mai vittorioso, di averlo vendicato. È stato provvidenziale l'intervento del meccanico Argos, che fermando Farrar prima che salisse sul motorhome gli ha spiegato come il ritiro di Kittel (alle prese con un virus intestinale) non fosse in quel momento da intendersi soltanto dalla Boucle (e la scritta "occupato" sopra alla porta ne era la riprova)... Ma parliamo di ciclismo pedalato: l'arrivo di ieri ha visto Farrar tornare alla vittoria dopo molto tempo e precedere Jonathan Cantwell e colui che veste le insegne del primato, Brice Feillu. Il Saur è al terzo giorno di fila in maglia e con non poco margine. Langeveld, vincitore due giorni fa, è a 13' mentre Pablo Urtasun, nonostante oggi abbia rischiato di finire fuori tempo massimo, ritorna sul terzo gradino del podio. I minuti da recuperare a Feillu sono anche per lui 13', che non porta poi benissimo, ma sicuramente già dalle prossime tappe tenterà in ogni modo di limare.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

L'ordine d'arrivo della tappa di MetzAncora una volta si arriva in volata al Tour de France virtuale ed esattamente come ieri la vittoria è andata all'australiano Matthew Goss che è riuscito a precedere di pochi centimetri il Campione del Mondo Mark Cavendish, nuovamente battuto in questo Tour che finora gli ha portato una sola vittoria in quattro sprint. E la sconfitta di oggi è molto simile a quella patita a Tournai dove il corridore della Sky s'è arreso negli ultimi metri dopo una volta piuttosto lunga.

In questa sesta tappa da Epernay a Metz la fuga era partita al chilometro zero e aveva visto come protagonisti Christophe Riblon, Vasili Kiryienka, Daryl Impey e Bram Tankink che sono riusciti a conquistare un buon margine di vantaggio: tuttavia anche questa volta non è bastato e gli squadroni dei velocisti sono riusciti a ricompattare il gruppo nel finale.

Come detto, sul traguardo, le prime due posizioni sono state occupate da Matthew Goss e Mark Cavendish che si sono resi protagonisti di un bel testa a testa: gli altri sono arrivati più staccati e nell'ordine troviamo Haedo, Renshaw, Rojas e Kittel, un piccolo riscatto per questi ultimi due che nella corsa reale sono già dovuti tornare a casa. Peter Sagan, settimo oggi, è in maglia verde mentre in classifica generale c'è sempre Vincenzo Nibali davanti a tutti. Domani ci sarà finalmente il primo arrivo in salita che potrebbe dare un nuovo volto alla generale.

(Visita PcCiclismo.net per scoprire il gioco completo)

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Tyler FarrarLa solita stampa alla caccia di pettegolezzi ha montato un caso attorno al vincitore di ieri, Tyler Farrar. Il rosso statunitense è stato spacciato per uno che vuol fare a pugni facilmente quando invece Tyler stava entrando nel motorhome Argos non già per malmenare Veelers, come si è fatto credere, ma per comunicare in prima persona a Marcel Kittel, in questi giorni sempre piazzato ma mai vittorioso, di averlo vendicato. È stato provvidenziale l'intervento del meccanico Argos, che fermando Farrar prima che salisse sul motorhome gli ha spiegato come il ritiro di Kittel (alle prese con un virus intestinale) non fosse in quel momento da intendersi soltanto dalla Boucle (e la scritta "occupato" sopra alla porta ne era la riprova)... Ma parliamo di ciclismo pedalato: l'arrivo di ieri ha visto Farrar tornare alla vittoria dopo molto tempo e precedere Jonathan Cantwell e colui che veste le insegne del primato, Brice Feillu. Il Saur è al terzo giorno di fila in maglia e con non poco margine. Langeveld, vincitore due giorni fa, è a 13' mentre Pablo Urtasun, nonostante oggi abbia rischiato di finire fuori tempo massimo, ritorna sul terzo gradino del podio. I minuti da recuperare a Feillu sono anche per lui 13', che non porta poi benissimo, ma sicuramente già dalle prossime tappe tenterà in ogni modo di limare.

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna TourNotes 2012 - 6a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 6a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 6a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 6a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 6a tappa

La maglia gialla virtuale

L'ordine d'arrivo della tappa di MetzAncora una volta si arriva in volata al Tour de France virtuale ed esattamente come ieri la vittoria è andata all'australiano Matthew Goss che è riuscito a precedere di pochi centimetri il Campione del Mondo Mark Cavendish, nuovamente battuto in questo Tour che finora gli ha portato una sola vittoria in quattro sprint. E la sconfitta di oggi è molto simile a quella patita a Tournai dove il corridore della Sky s'è arreso negli ultimi metri dopo una volta piuttosto lunga.

In questa sesta tappa da Epernay a Metz la fuga era partita al chilometro zero e aveva visto come protagonisti Christophe Riblon, Vasili Kiryienka, Daryl Impey e Bram Tankink che sono riusciti a conquistare un buon margine di vantaggio: tuttavia anche questa volta non è bastato e gli squadroni dei velocisti sono riusciti a ricompattare il gruppo nel finale.

Come detto, sul traguardo, le prime due posizioni sono state occupate da Matthew Goss e Mark Cavendish che si sono resi protagonisti di un bel testa a testa: gli altri sono arrivati più staccati e nell'ordine troviamo Haedo, Renshaw, Rojas e Kittel, un piccolo riscatto per questi ultimi due che nella corsa reale sono già dovuti tornare a casa. Peter Sagan, settimo oggi, è in maglia verde mentre in classifica generale c'è sempre Vincenzo Nibali davanti a tutti. Domani ci sarà finalmente il primo arrivo in salita che potrebbe dare un nuovo volto alla generale.

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Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Tyler FarrarLa solita stampa alla caccia di pettegolezzi ha montato un caso attorno al vincitore di ieri, Tyler Farrar. Il rosso statunitense è stato spacciato per uno che vuol fare a pugni facilmente quando invece Tyler stava entrando nel motorhome Argos non già per malmenare Veelers, come si è fatto credere, ma per comunicare in prima persona a Marcel Kittel, in questi giorni sempre piazzato ma mai vittorioso, di averlo vendicato. È stato provvidenziale l'intervento del meccanico Argos, che fermando Farrar prima che salisse sul motorhome gli ha spiegato come il ritiro di Kittel (alle prese con un virus intestinale) non fosse in quel momento da intendersi soltanto dalla Boucle (e la scritta "occupato" sopra alla porta ne era la riprova)... Ma parliamo di ciclismo pedalato: l'arrivo di ieri ha visto Farrar tornare alla vittoria dopo molto tempo e precedere Jonathan Cantwell e colui che veste le insegne del primato, Brice Feillu. Il Saur è al terzo giorno di fila in maglia e con non poco margine. Langeveld, vincitore due giorni fa, è a 13' mentre Pablo Urtasun, nonostante oggi abbia rischiato di finire fuori tempo massimo, ritorna sul terzo gradino del podio. I minuti da recuperare a Feillu sono anche per lui 13', che non porta poi benissimo, ma sicuramente già dalle prossime tappe tenterà in ogni modo di limare.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

L'ordine d'arrivo della tappa di MetzAncora una volta si arriva in volata al Tour de France virtuale ed esattamente come ieri la vittoria è andata all'australiano Matthew Goss che è riuscito a precedere di pochi centimetri il Campione del Mondo Mark Cavendish, nuovamente battuto in questo Tour che finora gli ha portato una sola vittoria in quattro sprint. E la sconfitta di oggi è molto simile a quella patita a Tournai dove il corridore della Sky s'è arreso negli ultimi metri dopo una volta piuttosto lunga.

In questa sesta tappa da Epernay a Metz la fuga era partita al chilometro zero e aveva visto come protagonisti Christophe Riblon, Vasili Kiryienka, Daryl Impey e Bram Tankink che sono riusciti a conquistare un buon margine di vantaggio: tuttavia anche questa volta non è bastato e gli squadroni dei velocisti sono riusciti a ricompattare il gruppo nel finale.

Come detto, sul traguardo, le prime due posizioni sono state occupate da Matthew Goss e Mark Cavendish che si sono resi protagonisti di un bel testa a testa: gli altri sono arrivati più staccati e nell'ordine troviamo Haedo, Renshaw, Rojas e Kittel, un piccolo riscatto per questi ultimi due che nella corsa reale sono già dovuti tornare a casa. Peter Sagan, settimo oggi, è in maglia verde mentre in classifica generale c'è sempre Vincenzo Nibali davanti a tutti. Domani ci sarà finalmente il primo arrivo in salita che potrebbe dare un nuovo volto alla generale.

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Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Tyler FarrarLa solita stampa alla caccia di pettegolezzi ha montato un caso attorno al vincitore di ieri, Tyler Farrar. Il rosso statunitense è stato spacciato per uno che vuol fare a pugni facilmente quando invece Tyler stava entrando nel motorhome Argos non già per malmenare Veelers, come si è fatto credere, ma per comunicare in prima persona a Marcel Kittel, in questi giorni sempre piazzato ma mai vittorioso, di averlo vendicato. È stato provvidenziale l'intervento del meccanico Argos, che fermando Farrar prima che salisse sul motorhome gli ha spiegato come il ritiro di Kittel (alle prese con un virus intestinale) non fosse in quel momento da intendersi soltanto dalla Boucle (e la scritta "occupato" sopra alla porta ne era la riprova)... Ma parliamo di ciclismo pedalato: l'arrivo di ieri ha visto Farrar tornare alla vittoria dopo molto tempo e precedere Jonathan Cantwell e colui che veste le insegne del primato, Brice Feillu. Il Saur è al terzo giorno di fila in maglia e con non poco margine. Langeveld, vincitore due giorni fa, è a 13' mentre Pablo Urtasun, nonostante oggi abbia rischiato di finire fuori tempo massimo, ritorna sul terzo gradino del podio. I minuti da recuperare a Feillu sono anche per lui 13', che non porta poi benissimo, ma sicuramente già dalle prossime tappe tenterà in ogni modo di limare.

Francesco Sulas

La classifica al contrario

Tyler FarrarLa solita stampa alla caccia di pettegolezzi ha montato un caso attorno al vincitore di ieri, Tyler Farrar. Il rosso statunitense è stato spacciato per uno che vuol fare a pugni facilmente quando invece Tyler stava entrando nel motorhome Argos non già per malmenare Veelers, come si è fatto credere, ma per comunicare in prima persona a Marcel Kittel, in questi giorni sempre piazzato ma mai vittorioso, di averlo vendicato. È stato provvidenziale l'intervento del meccanico Argos, che fermando Farrar prima che salisse sul motorhome gli ha spiegato come il ritiro di Kittel (alle prese con un virus intestinale) non fosse in quel momento da intendersi soltanto dalla Boucle (e la scritta "occupato" sopra alla porta ne era la riprova)... Ma parliamo di ciclismo pedalato: l'arrivo di ieri ha visto Farrar tornare alla vittoria dopo molto tempo e precedere Jonathan Cantwell e colui che veste le insegne del primato, Brice Feillu. Il Saur è al terzo giorno di fila in maglia e con non poco margine. Langeveld, vincitore due giorni fa, è a 13' mentre Pablo Urtasun, nonostante oggi abbia rischiato di finire fuori tempo massimo, ritorna sul terzo gradino del podio. I minuti da recuperare a Feillu sono anche per lui 13', che non porta poi benissimo, ma sicuramente già dalle prossime tappe tenterà in ogni modo di limare.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

L'ordine d'arrivo della tappa di MetzAncora una volta si arriva in volata al Tour de France virtuale ed esattamente come ieri la vittoria è andata all'australiano Matthew Goss che è riuscito a precedere di pochi centimetri il Campione del Mondo Mark Cavendish, nuovamente battuto in questo Tour che finora gli ha portato una sola vittoria in quattro sprint. E la sconfitta di oggi è molto simile a quella patita a Tournai dove il corridore della Sky s'è arreso negli ultimi metri dopo una volta piuttosto lunga.

In questa sesta tappa da Epernay a Metz la fuga era partita al chilometro zero e aveva visto come protagonisti Christophe Riblon, Vasili Kiryienka, Daryl Impey e Bram Tankink che sono riusciti a conquistare un buon margine di vantaggio: tuttavia anche questa volta non è bastato e gli squadroni dei velocisti sono riusciti a ricompattare il gruppo nel finale.

Come detto, sul traguardo, le prime due posizioni sono state occupate da Matthew Goss e Mark Cavendish che si sono resi protagonisti di un bel testa a testa: gli altri sono arrivati più staccati e nell'ordine troviamo Haedo, Renshaw, Rojas e Kittel, un piccolo riscatto per questi ultimi due che nella corsa reale sono già dovuti tornare a casa. Peter Sagan, settimo oggi, è in maglia verde mentre in classifica generale c'è sempre Vincenzo Nibali davanti a tutti. Domani ci sarà finalmente il primo arrivo in salita che potrebbe dare un nuovo volto alla generale.

(Visita PcCiclismo.net per scoprire il gioco completo)

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Tyler FarrarLa solita stampa alla caccia di pettegolezzi ha montato un caso attorno al vincitore di ieri, Tyler Farrar. Il rosso statunitense è stato spacciato per uno che vuol fare a pugni facilmente quando invece Tyler stava entrando nel motorhome Argos non già per malmenare Veelers, come si è fatto credere, ma per comunicare in prima persona a Marcel Kittel, in questi giorni sempre piazzato ma mai vittorioso, di averlo vendicato. È stato provvidenziale l'intervento del meccanico Argos, che fermando Farrar prima che salisse sul motorhome gli ha spiegato come il ritiro di Kittel (alle prese con un virus intestinale) non fosse in quel momento da intendersi soltanto dalla Boucle (e la scritta "occupato" sopra alla porta ne era la riprova)... Ma parliamo di ciclismo pedalato: l'arrivo di ieri ha visto Farrar tornare alla vittoria dopo molto tempo e precedere Jonathan Cantwell e colui che veste le insegne del primato, Brice Feillu. Il Saur è al terzo giorno di fila in maglia e con non poco margine. Langeveld, vincitore due giorni fa, è a 13' mentre Pablo Urtasun, nonostante oggi abbia rischiato di finire fuori tempo massimo, ritorna sul terzo gradino del podio. I minuti da recuperare a Feillu sono anche per lui 13', che non porta poi benissimo, ma sicuramente già dalle prossime tappe tenterà in ogni modo di limare.

Francesco Sulas

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