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TourNotes 2012 - 17a tappa: Bagnères-de-Luchon - Peyragudes | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

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Minitappa (poco più di 140 km) per le ultime scalate del Tour 2012, e finale che si annuncia scoppiettante con Port de Balès e di nuovo Peyresourde (la tradizione recente dice che la Boucle da qualche anno sta eleggendo una salita a simbolo della corsa, non disdegnando doppie scalate, vedi Tourmalet o Galibier negli anni passati). Rispetto alla tappa del giorno prima non si torna indietro, ma si prende verso nord, per poi incrociare il percorso della frazione precedente proprio sul Peyresourde. Vediamo il dettaglio: dopo 17 km si inizia a salire, sul Col de Menté, 9 km al 9%, scalata severa ma troppo precoce sul cammino che porterà il gruppo a Peyragudes. Sui successivi Col des Ares (2a categoria, km 55) e Côte de Burs (3a, km 76) vedremo all'opera ancora i fuggitivi della prima ora, anche perché bisogna aspettare di giungere almeno ad Aveux (dove c'è il rifornimento) per iniziare a sentire odore di Port de Balès. In realtà in questa località inizia un falsopiano sempre più complesso che poi sfocia negli 11 km di salita vera e propria: tale scalata ha una pendenza media del 7.7%, e nella seconda metà non mancano i punti veramente duri. La successiva discesa, lunga 17 km, alterna fasi ampiamente pedalabili (soprattutto nella parte centrale) a tratti più vorticosi (in particolare gli ultimi 5 km). A Saint-Aventin, 25 km dal traguardo, si risale verso il Peyresourde: 10 km non particolarmente arcigni, se non in due tratti di un paio di chilometri all'inizio, e di un paio di chilometri alla fine. In vetta però non sarà ancora finita, visto che, dopo 2.5 km di discesa, si ristrappa verso il traguardo di Peyragudes, che offre un paio di chilometri davvero interessanti prima della spianatina conclusiva degli ultimi mille metri.

Anche oggi tanta salita, sebbene la tappa sia breve, ed ecco che i favoriti di Paddy Power sono Vincenzo Nibali e Chris Froome, ossia i due migliori scalatori del Tour. Entrambi sono quotati a 6.25 mentre Van den Broeck segue a 11 ed il vincitore dell'ultima Vuelta, Cobo, a 13. Wiggins oggi correrà in difesa ed insieme a Valverde e Rolland è quotato a 16. Interessante Michele Scarponi a 26 (è qui per una tappa, che sia il suo turno?) mentre Cadel Evans dopo la crisi di ieri è quotato a 30 insieme a Chris Anker Sørensen ed alla maglia a pois Thomas Voeckler. Per gli amanti del rischio ci sono Daniel Martin a 70, Kessiakoff e Menchov ad 80 e Brajkovic con Horrach e Kruijswijk a 90. Potrebbe essere interessante una puntata su Taaramae, dato a 125, mentre Paddy Power quota il nostro Giampaolo Caruso, che ha dimostrato in questi giorni di avere una buona gamba, a 150.

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Bagnères-de-Luchon

Bagnères-de-Luchon è un comune francese di 2.771 abitanti situato nel dipartimento dell'Alta Garonna, nella regione del Midi-Pirenei. È la più celebre località termale dei Pirenei francesi, con acque particolarmente indicate per la cura delle vie respiratorie e dei reumatismi. Il Tour ha toccato Bagnères-de-Luchon in altre 51 edizioni. La tappa di oggi prenderà il via dalla strada principale della città, les Allées Etigny. Questo viale, caratterizzato da una serie di edifici architettonicamente diversi l'uno dall'altro, si trova di fronte alle famosissime sorgenti termali per cui la città è nota fin dall'epoca romana. Oggi alle terme troviamo anche trattamenti come il lombago, la fibromialgia e le cure per smettere di fumare. La sua vaporarium, enorme bagno di vapore naturale, è unico in Europa. Si tratta di una rete sotterranea di gallerie costruite negli anni '60 e ristrutturate nel 2010. Dalle cavità della montagna l'acqua filtra attraverso la parete rocciosa, con il suo vapore il cui calore varia tra i 38° ed i 40° C. Oltre che per le proprietà terapeutiche questo vapore ha un enorme potenziale geotermico e verrà usato in futuro come fonte di riscaldamento.

Peyragudes

Peyragudes si trova nel cuore dei Pirenei ed è una delle più grandi stazioni sciistiche della catena montuosa che separa la Francia dalla Spagna. Venne creata nel 1988, quando le località di Peyresourde e di Agudes si unirono. In inverno vanta 60 chilometri di piste da sci, in estate sono svariate le attività che vi si possono svolgere (parapendio, trekking, mountain bike, alpinismo, pesca e naturalmente ciclismo, con i colli di Peyresourde ed Aspin a pochi passi da qui). L'inverno offre magnifici scenari sulle vette che circondano questa località ed oltre allo sci, di cui Peyragudes è un paradiso, numerose sono anche le attività per il dopo sci. Si può provare a mettersi alla guida di una slitta tirata dai cani, passare una notte come se si fosse in un igloo o semplcemente rilassarsi a Balnea, il centro termale situato a quindici minuti di distanza da qui, sulle rive del Lago Genos-Loudenvielle. È al debutto con il Tour de France ma nel 2010 ha ospitato l'arrrivo della cronoscalata che partiva da Loudenvielle e che vide vincitore David Moncoutié davanti ad Alexandre Geniez e Fortunato Baliani. Moncoutié vincerà la classifica finale della corsa.

Francesco Sulas
Bagnères-de-Luchon

Bagnères-de-Luchon è un comune francese di 2.771 abitanti situato nel dipartimento dell'Alta Garonna, nella regione del Midi-Pirenei. È la più celebre località termale dei Pirenei francesi, con acque particolarmente indicate per la cura delle vie respiratorie e dei reumatismi. Il Tour ha toccato Bagnères-de-Luchon in altre 51 edizioni. La tappa di oggi prenderà il via dalla strada principale della città, les Allées Etigny. Questo viale, caratterizzato da una serie di edifici architettonicamente diversi l'uno dall'altro, si trova di fronte alle famosissime sorgenti termali per cui la città è nota fin dall'epoca romana. Oggi alle terme troviamo anche trattamenti come il lombago, la fibromialgia e le cure per smettere di fumare. La sua vaporarium, enorme bagno di vapore naturale, è unico in Europa. Si tratta di una rete sotterranea di gallerie costruite negli anni '60 e ristrutturate nel 2010. Dalle cavità della montagna l'acqua filtra attraverso la parete rocciosa, con il suo vapore il cui calore varia tra i 38° ed i 40° C. Oltre che per le proprietà terapeutiche questo vapore ha un enorme potenziale geotermico e verrà usato in futuro come fonte di riscaldamento.

Peyragudes

Peyragudes si trova nel cuore dei Pirenei ed è una delle più grandi stazioni sciistiche della catena montuosa che separa la Francia dalla Spagna. Venne creata nel 1988, quando le località di Peyresourde e di Agudes si unirono. In inverno vanta 60 chilometri di piste da sci, in estate sono svariate le attività che vi si possono svolgere (parapendio, trekking, mountain bike, alpinismo, pesca e naturalmente ciclismo, con i colli di Peyresourde ed Aspin a pochi passi da qui). L'inverno offre magnifici scenari sulle vette che circondano questa località ed oltre allo sci, di cui Peyragudes è un paradiso, numerose sono anche le attività per il dopo sci. Si può provare a mettersi alla guida di una slitta tirata dai cani, passare una notte come se si fosse in un igloo o semplcemente rilassarsi a Balnea, il centro termale situato a quindici minuti di distanza da qui, sulle rive del Lago Genos-Loudenvielle. È al debutto con il Tour de France ma nel 2010 ha ospitato l'arrrivo della cronoscalata che partiva da Loudenvielle e che vide vincitore David Moncoutié davanti ad Alexandre Geniez e Fortunato Baliani. Moncoutié vincerà la classifica finale della corsa.

Bagnères-de-Luchon

Bagnères-de-Luchon è un comune francese di 2.771 abitanti situato nel dipartimento dell'Alta Garonna, nella regione del Midi-Pirenei. È la più celebre località termale dei Pirenei francesi, con acque particolarmente indicate per la cura delle vie respiratorie e dei reumatismi. Il Tour ha toccato Bagnères-de-Luchon in altre 51 edizioni. La tappa di oggi prenderà il via dalla strada principale della città, les Allées Etigny. Questo viale, caratterizzato da una serie di edifici architettonicamente diversi l'uno dall'altro, si trova di fronte alle famosissime sorgenti termali per cui la città è nota fin dall'epoca romana. Oggi alle terme troviamo anche trattamenti come il lombago, la fibromialgia e le cure per smettere di fumare. La sua vaporarium, enorme bagno di vapore naturale, è unico in Europa. Si tratta di una rete sotterranea di gallerie costruite negli anni '60 e ristrutturate nel 2010. Dalle cavità della montagna l'acqua filtra attraverso la parete rocciosa, con il suo vapore il cui calore varia tra i 38° ed i 40° C. Oltre che per le proprietà terapeutiche questo vapore ha un enorme potenziale geotermico e verrà usato in futuro come fonte di riscaldamento.

Peyragudes

Peyragudes si trova nel cuore dei Pirenei ed è una delle più grandi stazioni sciistiche della catena montuosa che separa la Francia dalla Spagna. Venne creata nel 1988, quando le località di Peyresourde e di Agudes si unirono. In inverno vanta 60 chilometri di piste da sci, in estate sono svariate le attività che vi si possono svolgere (parapendio, trekking, mountain bike, alpinismo, pesca e naturalmente ciclismo, con i colli di Peyresourde ed Aspin a pochi passi da qui). L'inverno offre magnifici scenari sulle vette che circondano questa località ed oltre allo sci, di cui Peyragudes è un paradiso, numerose sono anche le attività per il dopo sci. Si può provare a mettersi alla guida di una slitta tirata dai cani, passare una notte come se si fosse in un igloo o semplcemente rilassarsi a Balnea, il centro termale situato a quindici minuti di distanza da qui, sulle rive del Lago Genos-Loudenvielle. È al debutto con il Tour de France ma nel 2010 ha ospitato l'arrrivo della cronoscalata che partiva da Loudenvielle e che vide vincitore David Moncoutié davanti ad Alexandre Geniez e Fortunato Baliani. Moncoutié vincerà la classifica finale della corsa.

Bagnères-de-Luchon

Bagnères-de-Luchon è un comune francese di 2.771 abitanti situato nel dipartimento dell'Alta Garonna, nella regione del Midi-Pirenei. È la più celebre località termale dei Pirenei francesi, con acque particolarmente indicate per la cura delle vie respiratorie e dei reumatismi. Il Tour ha toccato Bagnères-de-Luchon in altre 51 edizioni. La tappa di oggi prenderà il via dalla strada principale della città, les Allées Etigny. Questo viale, caratterizzato da una serie di edifici architettonicamente diversi l'uno dall'altro, si trova di fronte alle famosissime sorgenti termali per cui la città è nota fin dall'epoca romana. Oggi alle terme troviamo anche trattamenti come il lombago, la fibromialgia e le cure per smettere di fumare. La sua vaporarium, enorme bagno di vapore naturale, è unico in Europa. Si tratta di una rete sotterranea di gallerie costruite negli anni '60 e ristrutturate nel 2010. Dalle cavità della montagna l'acqua filtra attraverso la parete rocciosa, con il suo vapore il cui calore varia tra i 38° ed i 40° C. Oltre che per le proprietà terapeutiche questo vapore ha un enorme potenziale geotermico e verrà usato in futuro come fonte di riscaldamento.

Peyragudes

Peyragudes si trova nel cuore dei Pirenei ed è una delle più grandi stazioni sciistiche della catena montuosa che separa la Francia dalla Spagna. Venne creata nel 1988, quando le località di Peyresourde e di Agudes si unirono. In inverno vanta 60 chilometri di piste da sci, in estate sono svariate le attività che vi si possono svolgere (parapendio, trekking, mountain bike, alpinismo, pesca e naturalmente ciclismo, con i colli di Peyresourde ed Aspin a pochi passi da qui). L'inverno offre magnifici scenari sulle vette che circondano questa località ed oltre allo sci, di cui Peyragudes è un paradiso, numerose sono anche le attività per il dopo sci. Si può provare a mettersi alla guida di una slitta tirata dai cani, passare una notte come se si fosse in un igloo o semplcemente rilassarsi a Balnea, il centro termale situato a quindici minuti di distanza da qui, sulle rive del Lago Genos-Loudenvielle. È al debutto con il Tour de France ma nel 2010 ha ospitato l'arrrivo della cronoscalata che partiva da Loudenvielle e che vide vincitore David Moncoutié davanti ad Alexandre Geniez e Fortunato Baliani. Moncoutié vincerà la classifica finale della corsa.

Bagnères-de-Luchon

Bagnères-de-Luchon è un comune francese di 2.771 abitanti situato nel dipartimento dell'Alta Garonna, nella regione del Midi-Pirenei. È la più celebre località termale dei Pirenei francesi, con acque particolarmente indicate per la cura delle vie respiratorie e dei reumatismi. Il Tour ha toccato Bagnères-de-Luchon in altre 51 edizioni. La tappa di oggi prenderà il via dalla strada principale della città, les Allées Etigny. Questo viale, caratterizzato da una serie di edifici architettonicamente diversi l'uno dall'altro, si trova di fronte alle famosissime sorgenti termali per cui la città è nota fin dall'epoca romana. Oggi alle terme troviamo anche trattamenti come il lombago, la fibromialgia e le cure per smettere di fumare. La sua vaporarium, enorme bagno di vapore naturale, è unico in Europa. Si tratta di una rete sotterranea di gallerie costruite negli anni '60 e ristrutturate nel 2010. Dalle cavità della montagna l'acqua filtra attraverso la parete rocciosa, con il suo vapore il cui calore varia tra i 38° ed i 40° C. Oltre che per le proprietà terapeutiche questo vapore ha un enorme potenziale geotermico e verrà usato in futuro come fonte di riscaldamento.

Peyragudes

Peyragudes si trova nel cuore dei Pirenei ed è una delle più grandi stazioni sciistiche della catena montuosa che separa la Francia dalla Spagna. Venne creata nel 1988, quando le località di Peyresourde e di Agudes si unirono. In inverno vanta 60 chilometri di piste da sci, in estate sono svariate le attività che vi si possono svolgere (parapendio, trekking, mountain bike, alpinismo, pesca e naturalmente ciclismo, con i colli di Peyresourde ed Aspin a pochi passi da qui). L'inverno offre magnifici scenari sulle vette che circondano questa località ed oltre allo sci, di cui Peyragudes è un paradiso, numerose sono anche le attività per il dopo sci. Si può provare a mettersi alla guida di una slitta tirata dai cani, passare una notte come se si fosse in un igloo o semplcemente rilassarsi a Balnea, il centro termale situato a quindici minuti di distanza da qui, sulle rive del Lago Genos-Loudenvielle. È al debutto con il Tour de France ma nel 2010 ha ospitato l'arrrivo della cronoscalata che partiva da Loudenvielle e che vide vincitore David Moncoutié davanti ad Alexandre Geniez e Fortunato Baliani. Moncoutié vincerà la classifica finale della corsa.

Bagnères-de-Luchon

Bagnères-de-Luchon è un comune francese di 2.771 abitanti situato nel dipartimento dell'Alta Garonna, nella regione del Midi-Pirenei. È la più celebre località termale dei Pirenei francesi, con acque particolarmente indicate per la cura delle vie respiratorie e dei reumatismi. Il Tour ha toccato Bagnères-de-Luchon in altre 51 edizioni. La tappa di oggi prenderà il via dalla strada principale della città, les Allées Etigny. Questo viale, caratterizzato da una serie di edifici architettonicamente diversi l'uno dall'altro, si trova di fronte alle famosissime sorgenti termali per cui la città è nota fin dall'epoca romana. Oggi alle terme troviamo anche trattamenti come il lombago, la fibromialgia e le cure per smettere di fumare. La sua vaporarium, enorme bagno di vapore naturale, è unico in Europa. Si tratta di una rete sotterranea di gallerie costruite negli anni '60 e ristrutturate nel 2010. Dalle cavità della montagna l'acqua filtra attraverso la parete rocciosa, con il suo vapore il cui calore varia tra i 38° ed i 40° C. Oltre che per le proprietà terapeutiche questo vapore ha un enorme potenziale geotermico e verrà usato in futuro come fonte di riscaldamento.

Peyragudes

Peyragudes si trova nel cuore dei Pirenei ed è una delle più grandi stazioni sciistiche della catena montuosa che separa la Francia dalla Spagna. Venne creata nel 1988, quando le località di Peyresourde e di Agudes si unirono. In inverno vanta 60 chilometri di piste da sci, in estate sono svariate le attività che vi si possono svolgere (parapendio, trekking, mountain bike, alpinismo, pesca e naturalmente ciclismo, con i colli di Peyresourde ed Aspin a pochi passi da qui). L'inverno offre magnifici scenari sulle vette che circondano questa località ed oltre allo sci, di cui Peyragudes è un paradiso, numerose sono anche le attività per il dopo sci. Si può provare a mettersi alla guida di una slitta tirata dai cani, passare una notte come se si fosse in un igloo o semplcemente rilassarsi a Balnea, il centro termale situato a quindici minuti di distanza da qui, sulle rive del Lago Genos-Loudenvielle. È al debutto con il Tour de France ma nel 2010 ha ospitato l'arrrivo della cronoscalata che partiva da Loudenvielle e che vide vincitore David Moncoutié davanti ad Alexandre Geniez e Fortunato Baliani. Moncoutié vincerà la classifica finale della corsa.

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17.05 - Peyragudes

Soggetti Alternativi

Undicesima stagione tra i professionisti per lui e nona partecipazione consecutiva alla Grande Boucle, sempre portata a termine (ha disputato anche per sei volte la Vuelta, concludendola in quattro occasioni). Se si escludono i due anni di permanenza alla Discovery Channel, il 34enne basco ha sempre militato nell'Euskaltel. Scalatore con buona vocazione alla fuga da lontano, tra i professionisti ha vinto molto poco (appena due vittorie ma bene): suoi infatti il Tour de l'Avenir 2003 e la tappa di Burgos alla Vuelta del 2006, anno in cui si aggiudicò anche la maglia di miglior scalatore nella corsa a tappe spagnola. Al Tour è stato vicinissimo al successo di tappa nel 2008, quando si piazzò secondo nella tappa di Prato Nevoso. In questa Grande Boucle prova a mettersi in evidenza con le fughe da lontano e, giunto a questo punto, potrebbe anche concludere in top-20. Questo per voi è semplicemente...Egoi!

Vivian Ghianni

Undicesima stagione tra i professionisti per lui e nona partecipazione consecutiva alla Grande Boucle, sempre portata a termine (ha disputato anche per sei volte la Vuelta, concludendola in quattro occasioni). Se si escludono i due anni di permanenza alla Discovery Channel, il 34enne basco ha sempre militato nell'Euskaltel. Scalatore con buona vocazione alla fuga da lontano, tra i professionisti ha vinto molto poco (appena due vittorie ma bene): suoi infatti il Tour de l'Avenir 2003 e la tappa di Burgos alla Vuelta del 2006, anno in cui si aggiudicò anche la maglia di miglior scalatore nella corsa a tappe spagnola. Al Tour è stato vicinissimo al successo di tappa nel 2008, quando si piazzò secondo nella tappa di Prato Nevoso. In questa Grande Boucle prova a mettersi in evidenza con le fughe da lontano e, giunto a questo punto, potrebbe anche concludere in top-20. Questo per voi è semplicemente...Egoi!

Undicesima stagione tra i professionisti per lui e nona partecipazione consecutiva alla Grande Boucle, sempre portata a termine (ha disputato anche per sei volte la Vuelta, concludendola in quattro occasioni). Se si escludono i due anni di permanenza alla Discovery Channel, il 34enne basco ha sempre militato nell'Euskaltel. Scalatore con buona vocazione alla fuga da lontano, tra i professionisti ha vinto molto poco (appena due vittorie ma bene): suoi infatti il Tour de l'Avenir 2003 e la tappa di Burgos alla Vuelta del 2006, anno in cui si aggiudicò anche la maglia di miglior scalatore nella corsa a tappe spagnola. Al Tour è stato vicinissimo al successo di tappa nel 2008, quando si piazzò secondo nella tappa di Prato Nevoso. In questa Grande Boucle prova a mettersi in evidenza con le fughe da lontano e, giunto a questo punto, potrebbe anche concludere in top-20. Questo per voi è semplicemente...Egoi!

Undicesima stagione tra i professionisti per lui e nona partecipazione consecutiva alla Grande Boucle, sempre portata a termine (ha disputato anche per sei volte la Vuelta, concludendola in quattro occasioni). Se si escludono i due anni di permanenza alla Discovery Channel, il 34enne basco ha sempre militato nell'Euskaltel. Scalatore con buona vocazione alla fuga da lontano, tra i professionisti ha vinto molto poco (appena due vittorie ma bene): suoi infatti il Tour de l'Avenir 2003 e la tappa di Burgos alla Vuelta del 2006, anno in cui si aggiudicò anche la maglia di miglior scalatore nella corsa a tappe spagnola. Al Tour è stato vicinissimo al successo di tappa nel 2008, quando si piazzò secondo nella tappa di Prato Nevoso. In questa Grande Boucle prova a mettersi in evidenza con le fughe da lontano e, giunto a questo punto, potrebbe anche concludere in top-20. Questo per voi è semplicemente...Egoi!

Undicesima stagione tra i professionisti per lui e nona partecipazione consecutiva alla Grande Boucle, sempre portata a termine (ha disputato anche per sei volte la Vuelta, concludendola in quattro occasioni). Se si escludono i due anni di permanenza alla Discovery Channel, il 34enne basco ha sempre militato nell'Euskaltel. Scalatore con buona vocazione alla fuga da lontano, tra i professionisti ha vinto molto poco (appena due vittorie ma bene): suoi infatti il Tour de l'Avenir 2003 e la tappa di Burgos alla Vuelta del 2006, anno in cui si aggiudicò anche la maglia di miglior scalatore nella corsa a tappe spagnola. Al Tour è stato vicinissimo al successo di tappa nel 2008, quando si piazzò secondo nella tappa di Prato Nevoso. In questa Grande Boucle prova a mettersi in evidenza con le fughe da lontano e, giunto a questo punto, potrebbe anche concludere in top-20. Questo per voi è semplicemente...Egoi!

Undicesima stagione tra i professionisti per lui e nona partecipazione consecutiva alla Grande Boucle, sempre portata a termine (ha disputato anche per sei volte la Vuelta, concludendola in quattro occasioni). Se si escludono i due anni di permanenza alla Discovery Channel, il 34enne basco ha sempre militato nell'Euskaltel. Scalatore con buona vocazione alla fuga da lontano, tra i professionisti ha vinto molto poco (appena due vittorie ma bene): suoi infatti il Tour de l'Avenir 2003 e la tappa di Burgos alla Vuelta del 2006, anno in cui si aggiudicò anche la maglia di miglior scalatore nella corsa a tappe spagnola. Al Tour è stato vicinissimo al successo di tappa nel 2008, quando si piazzò secondo nella tappa di Prato Nevoso. In questa Grande Boucle prova a mettersi in evidenza con le fughe da lontano e, giunto a questo punto, potrebbe anche concludere in top-20. Questo per voi è semplicemente...Egoi!

TourTweet

@MBurghardt83: Ho sentito una voce. Dice che oggi è permesso attaccare soltanto dopo 27.5 km #dreaming #tdf

@CadelOfficial: Grazie a tutti quanti per il sostegno in questo giorno merdoso... È ciò che lo rende interessante, vero? Tornerò.. #dopounapuntatinainbagno #tdf

@ghincapie: Giornata dura oggi al lavoro. yfrog.com/mmzkhowj

@J_Cantwell: Sono sopravissuto ad un'altra tappa di montagna. Salire su per il Tourmalet è stato molto spettacolare e la folla era impazzita. Ho avuto la pelle d'oca per tutta la salita.

@millarmind: Secondo @dzabriskie un hashtag è come un preservativo: puoi dire quello che vuoi in tutta sicurezza

@MarkCavendish: Ascolto l'Adagio per archi di Samuel Barber, sdraiato sul lettino dei massaggi, e mi sento dispiaciuto per me.

La maglia gialla virtuale

Chris Horner in fuga solitaria già sul Port de BalèsLa superiorità schiacciante di Wiggins e Froome nel Tour de France reale, molto probabilmente costringerà il nostro Nibali ad accontentarsi del terzo posto, ma nella nostra corsa virtuale simulata con lo splendido gioco tenuto in vita dai ragazzi di PcCiclismo.net il messinese della Liquigas sembra avere veramente la mani sulla vittoria finale quando mancano solo tre tappe al termine. Pur con qualche difficoltà, Vincenzo Nibali è rimasto in giallo anche dopo l'ultimo tappone pirenaico ed è riuscito a guadagnare anche qualcosa su rivali pericolosi a cronometro: se Vincenzo ripeterà la prova di Besançon non avrà problemi. E almeno qui potremo festeggiare.

Sul traguardo di Peyragudes la vittoria di tappa è andata al veterano Chris Horner: l'americano è riuscito finalmente a mandare in porto una fuga da lontano. Il quasi 41enne della RadioShack era scattato già nel tratto di pianura iniziale, ha controllato bene la situazione sul Col de Menté quando le carte si sono rimescolate e poi ha staccato i dieci compagni di fuga sul Port de Balès arrivando tutto solo al traguardo. Una grande impresa anche perché in fuga con lui c'erano anche ottimi corridori come Moncoutie, Gilbert, Kiryienka, Txurruka, Peraud, Kern, Siutsou, Gautier, Lloyd e soprattutto Vinokourov.

Tra gli uomini di classifica la battaglia era iniziata già sul Balès con uno scatto solitario di Evans ma i più forti si sono ricompattati in discesa. Sul Peyresourde e sullo strappo finale i big non hanno fatto calcoli e hanno sparato tutto quello che avevano: Sánchez e Evans erano i più scatenati e hanno forzato portandosi prima dietro Wiggins e poi rimanendo da soli. Con grande grinta Nibali è riuscito a rientrare ma poi all'ultimo chilometro anche lui s'è dovuto arrendere.

Samuel Sánchez ha quindi battuto Cadel Evans nella volatina per la seconda posizione, 57" dopo l'arrivo di Horner; Nibali ha perso 16", Wiggins 57", Scarponi 1'27" mentre Froome è arrivato addirittura a 1'49". In classifica Nibali ha adesso 38" di vantaggio su Sánchez, 1'34" su Evans e 1'55" su Wiggins: nella crono di 41 a metà corsa Nibali perde dal britannico solo 38" mentre arrivò davanti agli altri due.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jan GhyselinckLezione numero 16: come i fiamminghi sanno farsi degli amici nel peloton. Non mancheranno le polemiche dopo il primo tappone pirenaico. Sull'ambitissimo traguardo di Bagnères-de-Luchon giunge per primo Jürgen Roelandts ma viene declassato per far spazio al connazionale della Cofidis Jan Ghyselinck. Abbiamo a che fare con novello Cavendish delle Fiandre. Come il ragazzo dell'Isola di Man era giunto tra i primi sull'Etna nel Giro 2011 e ben attaccato ad un'ammiraglia, così Ghyselinck si tuffa in una riuscitissima imitazione dell'iridato. Piombato in quel di Bagnères con 43'38" di anticipo rispetto a quelli che saranno gli ultimi, capeggiati dal solito Voeckler, e dopo aver sostato in tutte le baite dei Pirenei (era piuttosto evidente lo stato d'ebbrezza con cui conduceva il velocipede), al belga veniva impedito di tagliare il traguardo in quanto giunto troppo presto: «Ancora 4" e ti avremmo lasciato passare», motivava la Giuria. Apriti cielo! Ghyselinck si metteva repentinamente in contatto con l'Avv. Giulia Bongiorno, in villeggiatura nella località termale francese, la quale, al grido di «Prescrizione! Prescrizione!», faceva sì che il suo assistito tagliasse il traguardo, e pazienza per quei 4" d'anticipo. Ghyselinck, ancora stordito dagli effetti delle celeberrime grappe pirenaiche, non si accorgeva nemmeno per sbaglio della furia negli occhi del reale vincitore, Jürgen Roelandts. Terzo Sébastien Hinault (altro motivo d'orgoglio per Ghyselinck, poter raccontare ai nipoti di aver battuto Hinault. Fa nulla se non è il Tasso). Infine, oltre al danno la beffa. Già perché grazie a questo cavillo regolamentare Ghyselinck non solo vince la tappa e resta al Tour ma balza pure in testa alla classifica. Precede infatti di 1'21" un Tyler Farrar furente oggi più che mai mentre Jimmy Engoulvent naviga molto più indietro. Per far capire che aria si respira nel gruppo (prima dei consueti rutti post sbornia di Wiggins) riportiamo le parole di uno dei corridori meno vincenti di questo Tour ma sicuramente molto influente, Peter Sagan: «Ghyselinck? Penso che sarà visto da gruppo un po' come pecora nera». Dovrà perciò prestare attenzione, il buon Jan, nella tappa odierna. Il Port de Balès ed i Pirenei in generale sono ricchi di strapiombi. Bastano 4" di distrazione e ti ritrovi di sotto con il manubrio girato...

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Chris Horner in fuga solitaria già sul Port de BalèsLa superiorità schiacciante di Wiggins e Froome nel Tour de France reale, molto probabilmente costringerà il nostro Nibali ad accontentarsi del terzo posto, ma nella nostra corsa virtuale simulata con lo splendido gioco tenuto in vita dai ragazzi di PcCiclismo.net il messinese della Liquigas sembra avere veramente la mani sulla vittoria finale quando mancano solo tre tappe al termine. Pur con qualche difficoltà, Vincenzo Nibali è rimasto in giallo anche dopo l'ultimo tappone pirenaico ed è riuscito a guadagnare anche qualcosa su rivali pericolosi a cronometro: se Vincenzo ripeterà la prova di Besançon non avrà problemi. E almeno qui potremo festeggiare.

Sul traguardo di Peyragudes la vittoria di tappa è andata al veterano Chris Horner: l'americano è riuscito finalmente a mandare in porto una fuga da lontano. Il quasi 41enne della RadioShack era scattato già nel tratto di pianura iniziale, ha controllato bene la situazione sul Col de Menté quando le carte si sono rimescolate e poi ha staccato i dieci compagni di fuga sul Port de Balès arrivando tutto solo al traguardo. Una grande impresa anche perché in fuga con lui c'erano anche ottimi corridori come Moncoutie, Gilbert, Kiryienka, Txurruka, Peraud, Kern, Siutsou, Gautier, Lloyd e soprattutto Vinokourov.

Tra gli uomini di classifica la battaglia era iniziata già sul Balès con uno scatto solitario di Evans ma i più forti si sono ricompattati in discesa. Sul Peyresourde e sullo strappo finale i big non hanno fatto calcoli e hanno sparato tutto quello che avevano: Sánchez e Evans erano i più scatenati e hanno forzato portandosi prima dietro Wiggins e poi rimanendo da soli. Con grande grinta Nibali è riuscito a rientrare ma poi all'ultimo chilometro anche lui s'è dovuto arrendere.

Samuel Sánchez ha quindi battuto Cadel Evans nella volatina per la seconda posizione, 57" dopo l'arrivo di Horner; Nibali ha perso 16", Wiggins 57", Scarponi 1'27" mentre Froome è arrivato addirittura a 1'49". In classifica Nibali ha adesso 38" di vantaggio su Sánchez, 1'34" su Evans e 1'55" su Wiggins: nella crono di 41 a metà corsa Nibali perde dal britannico solo 38" mentre arrivò davanti agli altri due.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jan GhyselinckLezione numero 16: come i fiamminghi sanno farsi degli amici nel peloton. Non mancheranno le polemiche dopo il primo tappone pirenaico. Sull'ambitissimo traguardo di Bagnères-de-Luchon giunge per primo Jürgen Roelandts ma viene declassato per far spazio al connazionale della Cofidis Jan Ghyselinck. Abbiamo a che fare con novello Cavendish delle Fiandre. Come il ragazzo dell'Isola di Man era giunto tra i primi sull'Etna nel Giro 2011 e ben attaccato ad un'ammiraglia, così Ghyselinck si tuffa in una riuscitissima imitazione dell'iridato. Piombato in quel di Bagnères con 43'38" di anticipo rispetto a quelli che saranno gli ultimi, capeggiati dal solito Voeckler, e dopo aver sostato in tutte le baite dei Pirenei (era piuttosto evidente lo stato d'ebbrezza con cui conduceva il velocipede), al belga veniva impedito di tagliare il traguardo in quanto giunto troppo presto: «Ancora 4" e ti avremmo lasciato passare», motivava la Giuria. Apriti cielo! Ghyselinck si metteva repentinamente in contatto con l'Avv. Giulia Bongiorno, in villeggiatura nella località termale francese, la quale, al grido di «Prescrizione! Prescrizione!», faceva sì che il suo assistito tagliasse il traguardo, e pazienza per quei 4" d'anticipo. Ghyselinck, ancora stordito dagli effetti delle celeberrime grappe pirenaiche, non si accorgeva nemmeno per sbaglio della furia negli occhi del reale vincitore, Jürgen Roelandts. Terzo Sébastien Hinault (altro motivo d'orgoglio per Ghyselinck, poter raccontare ai nipoti di aver battuto Hinault. Fa nulla se non è il Tasso). Infine, oltre al danno la beffa. Già perché grazie a questo cavillo regolamentare Ghyselinck non solo vince la tappa e resta al Tour ma balza pure in testa alla classifica. Precede infatti di 1'21" un Tyler Farrar furente oggi più che mai mentre Jimmy Engoulvent naviga molto più indietro. Per far capire che aria si respira nel gruppo (prima dei consueti rutti post sbornia di Wiggins) riportiamo le parole di uno dei corridori meno vincenti di questo Tour ma sicuramente molto influente, Peter Sagan: «Ghyselinck? Penso che sarà visto da gruppo un po' come pecora nera». Dovrà perciò prestare attenzione, il buon Jan, nella tappa odierna. Il Port de Balès ed i Pirenei in generale sono ricchi di strapiombi. Bastano 4" di distrazione e ti ritrovi di sotto con il manubrio girato...

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna TourNotes 2012 - 17a tappa
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La maglia gialla virtuale

Chris Horner in fuga solitaria già sul Port de BalèsLa superiorità schiacciante di Wiggins e Froome nel Tour de France reale, molto probabilmente costringerà il nostro Nibali ad accontentarsi del terzo posto, ma nella nostra corsa virtuale simulata con lo splendido gioco tenuto in vita dai ragazzi di PcCiclismo.net il messinese della Liquigas sembra avere veramente la mani sulla vittoria finale quando mancano solo tre tappe al termine. Pur con qualche difficoltà, Vincenzo Nibali è rimasto in giallo anche dopo l'ultimo tappone pirenaico ed è riuscito a guadagnare anche qualcosa su rivali pericolosi a cronometro: se Vincenzo ripeterà la prova di Besançon non avrà problemi. E almeno qui potremo festeggiare.

Sul traguardo di Peyragudes la vittoria di tappa è andata al veterano Chris Horner: l'americano è riuscito finalmente a mandare in porto una fuga da lontano. Il quasi 41enne della RadioShack era scattato già nel tratto di pianura iniziale, ha controllato bene la situazione sul Col de Menté quando le carte si sono rimescolate e poi ha staccato i dieci compagni di fuga sul Port de Balès arrivando tutto solo al traguardo. Una grande impresa anche perché in fuga con lui c'erano anche ottimi corridori come Moncoutie, Gilbert, Kiryienka, Txurruka, Peraud, Kern, Siutsou, Gautier, Lloyd e soprattutto Vinokourov.

Tra gli uomini di classifica la battaglia era iniziata già sul Balès con uno scatto solitario di Evans ma i più forti si sono ricompattati in discesa. Sul Peyresourde e sullo strappo finale i big non hanno fatto calcoli e hanno sparato tutto quello che avevano: Sánchez e Evans erano i più scatenati e hanno forzato portandosi prima dietro Wiggins e poi rimanendo da soli. Con grande grinta Nibali è riuscito a rientrare ma poi all'ultimo chilometro anche lui s'è dovuto arrendere.

Samuel Sánchez ha quindi battuto Cadel Evans nella volatina per la seconda posizione, 57" dopo l'arrivo di Horner; Nibali ha perso 16", Wiggins 57", Scarponi 1'27" mentre Froome è arrivato addirittura a 1'49". In classifica Nibali ha adesso 38" di vantaggio su Sánchez, 1'34" su Evans e 1'55" su Wiggins: nella crono di 41 a metà corsa Nibali perde dal britannico solo 38" mentre arrivò davanti agli altri due.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jan GhyselinckLezione numero 16: come i fiamminghi sanno farsi degli amici nel peloton. Non mancheranno le polemiche dopo il primo tappone pirenaico. Sull'ambitissimo traguardo di Bagnères-de-Luchon giunge per primo Jürgen Roelandts ma viene declassato per far spazio al connazionale della Cofidis Jan Ghyselinck. Abbiamo a che fare con novello Cavendish delle Fiandre. Come il ragazzo dell'Isola di Man era giunto tra i primi sull'Etna nel Giro 2011 e ben attaccato ad un'ammiraglia, così Ghyselinck si tuffa in una riuscitissima imitazione dell'iridato. Piombato in quel di Bagnères con 43'38" di anticipo rispetto a quelli che saranno gli ultimi, capeggiati dal solito Voeckler, e dopo aver sostato in tutte le baite dei Pirenei (era piuttosto evidente lo stato d'ebbrezza con cui conduceva il velocipede), al belga veniva impedito di tagliare il traguardo in quanto giunto troppo presto: «Ancora 4" e ti avremmo lasciato passare», motivava la Giuria. Apriti cielo! Ghyselinck si metteva repentinamente in contatto con l'Avv. Giulia Bongiorno, in villeggiatura nella località termale francese, la quale, al grido di «Prescrizione! Prescrizione!», faceva sì che il suo assistito tagliasse il traguardo, e pazienza per quei 4" d'anticipo. Ghyselinck, ancora stordito dagli effetti delle celeberrime grappe pirenaiche, non si accorgeva nemmeno per sbaglio della furia negli occhi del reale vincitore, Jürgen Roelandts. Terzo Sébastien Hinault (altro motivo d'orgoglio per Ghyselinck, poter raccontare ai nipoti di aver battuto Hinault. Fa nulla se non è il Tasso). Infine, oltre al danno la beffa. Già perché grazie a questo cavillo regolamentare Ghyselinck non solo vince la tappa e resta al Tour ma balza pure in testa alla classifica. Precede infatti di 1'21" un Tyler Farrar furente oggi più che mai mentre Jimmy Engoulvent naviga molto più indietro. Per far capire che aria si respira nel gruppo (prima dei consueti rutti post sbornia di Wiggins) riportiamo le parole di uno dei corridori meno vincenti di questo Tour ma sicuramente molto influente, Peter Sagan: «Ghyselinck? Penso che sarà visto da gruppo un po' come pecora nera». Dovrà perciò prestare attenzione, il buon Jan, nella tappa odierna. Il Port de Balès ed i Pirenei in generale sono ricchi di strapiombi. Bastano 4" di distrazione e ti ritrovi di sotto con il manubrio girato...

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Chris Horner in fuga solitaria già sul Port de BalèsLa superiorità schiacciante di Wiggins e Froome nel Tour de France reale, molto probabilmente costringerà il nostro Nibali ad accontentarsi del terzo posto, ma nella nostra corsa virtuale simulata con lo splendido gioco tenuto in vita dai ragazzi di PcCiclismo.net il messinese della Liquigas sembra avere veramente la mani sulla vittoria finale quando mancano solo tre tappe al termine. Pur con qualche difficoltà, Vincenzo Nibali è rimasto in giallo anche dopo l'ultimo tappone pirenaico ed è riuscito a guadagnare anche qualcosa su rivali pericolosi a cronometro: se Vincenzo ripeterà la prova di Besançon non avrà problemi. E almeno qui potremo festeggiare.

Sul traguardo di Peyragudes la vittoria di tappa è andata al veterano Chris Horner: l'americano è riuscito finalmente a mandare in porto una fuga da lontano. Il quasi 41enne della RadioShack era scattato già nel tratto di pianura iniziale, ha controllato bene la situazione sul Col de Menté quando le carte si sono rimescolate e poi ha staccato i dieci compagni di fuga sul Port de Balès arrivando tutto solo al traguardo. Una grande impresa anche perché in fuga con lui c'erano anche ottimi corridori come Moncoutie, Gilbert, Kiryienka, Txurruka, Peraud, Kern, Siutsou, Gautier, Lloyd e soprattutto Vinokourov.

Tra gli uomini di classifica la battaglia era iniziata già sul Balès con uno scatto solitario di Evans ma i più forti si sono ricompattati in discesa. Sul Peyresourde e sullo strappo finale i big non hanno fatto calcoli e hanno sparato tutto quello che avevano: Sánchez e Evans erano i più scatenati e hanno forzato portandosi prima dietro Wiggins e poi rimanendo da soli. Con grande grinta Nibali è riuscito a rientrare ma poi all'ultimo chilometro anche lui s'è dovuto arrendere.

Samuel Sánchez ha quindi battuto Cadel Evans nella volatina per la seconda posizione, 57" dopo l'arrivo di Horner; Nibali ha perso 16", Wiggins 57", Scarponi 1'27" mentre Froome è arrivato addirittura a 1'49". In classifica Nibali ha adesso 38" di vantaggio su Sánchez, 1'34" su Evans e 1'55" su Wiggins: nella crono di 41 a metà corsa Nibali perde dal britannico solo 38" mentre arrivò davanti agli altri due.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jan GhyselinckLezione numero 16: come i fiamminghi sanno farsi degli amici nel peloton. Non mancheranno le polemiche dopo il primo tappone pirenaico. Sull'ambitissimo traguardo di Bagnères-de-Luchon giunge per primo Jürgen Roelandts ma viene declassato per far spazio al connazionale della Cofidis Jan Ghyselinck. Abbiamo a che fare con novello Cavendish delle Fiandre. Come il ragazzo dell'Isola di Man era giunto tra i primi sull'Etna nel Giro 2011 e ben attaccato ad un'ammiraglia, così Ghyselinck si tuffa in una riuscitissima imitazione dell'iridato. Piombato in quel di Bagnères con 43'38" di anticipo rispetto a quelli che saranno gli ultimi, capeggiati dal solito Voeckler, e dopo aver sostato in tutte le baite dei Pirenei (era piuttosto evidente lo stato d'ebbrezza con cui conduceva il velocipede), al belga veniva impedito di tagliare il traguardo in quanto giunto troppo presto: «Ancora 4" e ti avremmo lasciato passare», motivava la Giuria. Apriti cielo! Ghyselinck si metteva repentinamente in contatto con l'Avv. Giulia Bongiorno, in villeggiatura nella località termale francese, la quale, al grido di «Prescrizione! Prescrizione!», faceva sì che il suo assistito tagliasse il traguardo, e pazienza per quei 4" d'anticipo. Ghyselinck, ancora stordito dagli effetti delle celeberrime grappe pirenaiche, non si accorgeva nemmeno per sbaglio della furia negli occhi del reale vincitore, Jürgen Roelandts. Terzo Sébastien Hinault (altro motivo d'orgoglio per Ghyselinck, poter raccontare ai nipoti di aver battuto Hinault. Fa nulla se non è il Tasso). Infine, oltre al danno la beffa. Già perché grazie a questo cavillo regolamentare Ghyselinck non solo vince la tappa e resta al Tour ma balza pure in testa alla classifica. Precede infatti di 1'21" un Tyler Farrar furente oggi più che mai mentre Jimmy Engoulvent naviga molto più indietro. Per far capire che aria si respira nel gruppo (prima dei consueti rutti post sbornia di Wiggins) riportiamo le parole di uno dei corridori meno vincenti di questo Tour ma sicuramente molto influente, Peter Sagan: «Ghyselinck? Penso che sarà visto da gruppo un po' come pecora nera». Dovrà perciò prestare attenzione, il buon Jan, nella tappa odierna. Il Port de Balès ed i Pirenei in generale sono ricchi di strapiombi. Bastano 4" di distrazione e ti ritrovi di sotto con il manubrio girato...

Francesco Sulas

La classifica al contrario

Jan GhyselinckLezione numero 16: come i fiamminghi sanno farsi degli amici nel peloton. Non mancheranno le polemiche dopo il primo tappone pirenaico. Sull'ambitissimo traguardo di Bagnères-de-Luchon giunge per primo Jürgen Roelandts ma viene declassato per far spazio al connazionale della Cofidis Jan Ghyselinck. Abbiamo a che fare con novello Cavendish delle Fiandre. Come il ragazzo dell'Isola di Man era giunto tra i primi sull'Etna nel Giro 2011 e ben attaccato ad un'ammiraglia, così Ghyselinck si tuffa in una riuscitissima imitazione dell'iridato. Piombato in quel di Bagnères con 43'38" di anticipo rispetto a quelli che saranno gli ultimi, capeggiati dal solito Voeckler, e dopo aver sostato in tutte le baite dei Pirenei (era piuttosto evidente lo stato d'ebbrezza con cui conduceva il velocipede), al belga veniva impedito di tagliare il traguardo in quanto giunto troppo presto: «Ancora 4" e ti avremmo lasciato passare», motivava la Giuria. Apriti cielo! Ghyselinck si metteva repentinamente in contatto con l'Avv. Giulia Bongiorno, in villeggiatura nella località termale francese, la quale, al grido di «Prescrizione! Prescrizione!», faceva sì che il suo assistito tagliasse il traguardo, e pazienza per quei 4" d'anticipo. Ghyselinck, ancora stordito dagli effetti delle celeberrime grappe pirenaiche, non si accorgeva nemmeno per sbaglio della furia negli occhi del reale vincitore, Jürgen Roelandts. Terzo Sébastien Hinault (altro motivo d'orgoglio per Ghyselinck, poter raccontare ai nipoti di aver battuto Hinault. Fa nulla se non è il Tasso). Infine, oltre al danno la beffa. Già perché grazie a questo cavillo regolamentare Ghyselinck non solo vince la tappa e resta al Tour ma balza pure in testa alla classifica. Precede infatti di 1'21" un Tyler Farrar furente oggi più che mai mentre Jimmy Engoulvent naviga molto più indietro. Per far capire che aria si respira nel gruppo (prima dei consueti rutti post sbornia di Wiggins) riportiamo le parole di uno dei corridori meno vincenti di questo Tour ma sicuramente molto influente, Peter Sagan: «Ghyselinck? Penso che sarà visto da gruppo un po' come pecora nera». Dovrà perciò prestare attenzione, il buon Jan, nella tappa odierna. Il Port de Balès ed i Pirenei in generale sono ricchi di strapiombi. Bastano 4" di distrazione e ti ritrovi di sotto con il manubrio girato...

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Chris Horner in fuga solitaria già sul Port de BalèsLa superiorità schiacciante di Wiggins e Froome nel Tour de France reale, molto probabilmente costringerà il nostro Nibali ad accontentarsi del terzo posto, ma nella nostra corsa virtuale simulata con lo splendido gioco tenuto in vita dai ragazzi di PcCiclismo.net il messinese della Liquigas sembra avere veramente la mani sulla vittoria finale quando mancano solo tre tappe al termine. Pur con qualche difficoltà, Vincenzo Nibali è rimasto in giallo anche dopo l'ultimo tappone pirenaico ed è riuscito a guadagnare anche qualcosa su rivali pericolosi a cronometro: se Vincenzo ripeterà la prova di Besançon non avrà problemi. E almeno qui potremo festeggiare.

Sul traguardo di Peyragudes la vittoria di tappa è andata al veterano Chris Horner: l'americano è riuscito finalmente a mandare in porto una fuga da lontano. Il quasi 41enne della RadioShack era scattato già nel tratto di pianura iniziale, ha controllato bene la situazione sul Col de Menté quando le carte si sono rimescolate e poi ha staccato i dieci compagni di fuga sul Port de Balès arrivando tutto solo al traguardo. Una grande impresa anche perché in fuga con lui c'erano anche ottimi corridori come Moncoutie, Gilbert, Kiryienka, Txurruka, Peraud, Kern, Siutsou, Gautier, Lloyd e soprattutto Vinokourov.

Tra gli uomini di classifica la battaglia era iniziata già sul Balès con uno scatto solitario di Evans ma i più forti si sono ricompattati in discesa. Sul Peyresourde e sullo strappo finale i big non hanno fatto calcoli e hanno sparato tutto quello che avevano: Sánchez e Evans erano i più scatenati e hanno forzato portandosi prima dietro Wiggins e poi rimanendo da soli. Con grande grinta Nibali è riuscito a rientrare ma poi all'ultimo chilometro anche lui s'è dovuto arrendere.

Samuel Sánchez ha quindi battuto Cadel Evans nella volatina per la seconda posizione, 57" dopo l'arrivo di Horner; Nibali ha perso 16", Wiggins 57", Scarponi 1'27" mentre Froome è arrivato addirittura a 1'49". In classifica Nibali ha adesso 38" di vantaggio su Sánchez, 1'34" su Evans e 1'55" su Wiggins: nella crono di 41 a metà corsa Nibali perde dal britannico solo 38" mentre arrivò davanti agli altri due.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jan GhyselinckLezione numero 16: come i fiamminghi sanno farsi degli amici nel peloton. Non mancheranno le polemiche dopo il primo tappone pirenaico. Sull'ambitissimo traguardo di Bagnères-de-Luchon giunge per primo Jürgen Roelandts ma viene declassato per far spazio al connazionale della Cofidis Jan Ghyselinck. Abbiamo a che fare con novello Cavendish delle Fiandre. Come il ragazzo dell'Isola di Man era giunto tra i primi sull'Etna nel Giro 2011 e ben attaccato ad un'ammiraglia, così Ghyselinck si tuffa in una riuscitissima imitazione dell'iridato. Piombato in quel di Bagnères con 43'38" di anticipo rispetto a quelli che saranno gli ultimi, capeggiati dal solito Voeckler, e dopo aver sostato in tutte le baite dei Pirenei (era piuttosto evidente lo stato d'ebbrezza con cui conduceva il velocipede), al belga veniva impedito di tagliare il traguardo in quanto giunto troppo presto: «Ancora 4" e ti avremmo lasciato passare», motivava la Giuria. Apriti cielo! Ghyselinck si metteva repentinamente in contatto con l'Avv. Giulia Bongiorno, in villeggiatura nella località termale francese, la quale, al grido di «Prescrizione! Prescrizione!», faceva sì che il suo assistito tagliasse il traguardo, e pazienza per quei 4" d'anticipo. Ghyselinck, ancora stordito dagli effetti delle celeberrime grappe pirenaiche, non si accorgeva nemmeno per sbaglio della furia negli occhi del reale vincitore, Jürgen Roelandts. Terzo Sébastien Hinault (altro motivo d'orgoglio per Ghyselinck, poter raccontare ai nipoti di aver battuto Hinault. Fa nulla se non è il Tasso). Infine, oltre al danno la beffa. Già perché grazie a questo cavillo regolamentare Ghyselinck non solo vince la tappa e resta al Tour ma balza pure in testa alla classifica. Precede infatti di 1'21" un Tyler Farrar furente oggi più che mai mentre Jimmy Engoulvent naviga molto più indietro. Per far capire che aria si respira nel gruppo (prima dei consueti rutti post sbornia di Wiggins) riportiamo le parole di uno dei corridori meno vincenti di questo Tour ma sicuramente molto influente, Peter Sagan: «Ghyselinck? Penso che sarà visto da gruppo un po' come pecora nera». Dovrà perciò prestare attenzione, il buon Jan, nella tappa odierna. Il Port de Balès ed i Pirenei in generale sono ricchi di strapiombi. Bastano 4" di distrazione e ti ritrovi di sotto con il manubrio girato...

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