3500 metri (abbondanti) di dislivello per il tappone pirenaico del Tour 2011: non è affatto male il disegno di una tappa che, essendo peraltro la prima di montagna vera, potrà provocare sconquassi. Da Cugnaux (sede di tappa inedita) al traguardo volante di Sarrancolin, 120 km senza alcunché di rilevante. Ma gli ultimi 90 di questa frazione promettono scintille vere: La Hourquette d'Ancizan è una salita di 10 km che avrà i tratti più duri (anche oltre il 10%) nei primi 3500 metri; dopodiché spiana un po', ma i restanti 6 km presentano altri momenti da pendenze in doppia cifra, per quanto annacquati in una media intorno al 6-7%. Poco male, visto che La Hourquette servirà giusto a scaldare i motori. Dalla vetta mancano 70 km al traguardo, e dopo 17 km di discesa verso Sainte-Marie de Campan, ecco il signor Tourmalet: affrontato non dal versante più duro, ma comunque parliamo pur sempre di 17 km di scalata, e tolti i primi 5 che sono facilini, ne restano 12 costantemente sopra all'8% di pendenza media. Scollinato il colosso pirenaico (2115 metri s.l.m., nonché Souvenir Jacques Goddet di quest'edizione), rimarrano quasi 20 km di discesa prima dell'approccio alla salita finale della giornata, quella verso Luz-Ardiden. E qui, dopo due scalate da togliere il fiato (e da togliere soprattutto i gregari ai capitani impegnati nella lotta per la maglia gialla), toccherà ai big sfidarsi faccia a faccia, lungo i 14 km di scalata, con pendenze comprese tra il 5% (a inizio salita) e il 10% che verrà toccato al settimo km di ascesa. Di sicuro in cima non sarà un corridore qualunque ad alzare le braccia e, probabilmente, a prendere la maglia gialla.
Betclic.it non sceglie tra i due arcirivali Andy Schleck e Alberto Contador e li quota entrambi a 4 per quella che sarà la prima vera resa dei conti tra i due. Discrete chance concesse anche a Cadel Evans (a 10), a Frank Schleck (a 12) e a Damiano Cunego (a 15), mentre Ivan Basso è quotato "solo" a 20. Assolutamente non nulle le possibilità di una fuga che vada in porto, con l'opzione "Altro" data appena a 2 o, se vogliamo dare dei nomi, abbiamo David Moncoutié a 15 e la maglia a pois 2010 Anthony Charteau a 30.
Un po' città un po' campagna. Cugnaux ha queste due anime che la rendono un centro godibile e abbastanza vivibile. Nel 2010 infatti la sesta città dell'Alta Garonna ha anche vinto il concorso nazionale delle città e dei villaggi floreali. La vocazione da tipico industrioso centro urbano si riflette invece nelle oltre 400 imprese site nei 280 ettari della zona industriale della città che conta appena 16000 abitanti. Cugnaux è anche famosa per aver dato i natali a Daniel Bravo, talentuoso centrocampista del Psg negli anni '90 che ha anche vestito per un anno la maglia del Parma con poca fortuna.