L'interessante disegno del Tour 2010 porta la carovana gialla verso il Massiccio Centrale, con un traguardo diventato ormai classico e che omaggia il grande Laurent Jalabert che qui vinse nel '95. Non è pensabile che le salitelle sparse lungo i 210 chilometri della tappa (Saint-Barthélemy-le-Plain, Nonières, Suc de Montivernoux, Mouline) possano fare reale selezione tra gli uomini di classifica. Più facile che vada una fuga con corridori di livello medio-alto interessati a rientrare in classifica o semplicemente pensando alla prestigiosa vittoria parziale. Se invece il gruppo riuscirà a controllare la corsa, i 3 km dell'ascesa di Mende, durissimi, vedranno i vari Schleck, Contador, Gesink, Sánchez, Rodríguez lottare per il successo di tappa: come dire che lo spettacolo, prima dell'arrivo nel larghissimo vialone dell'aerodromo, non mancherà.
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mcewenrobbie (ieri): La storia dimostra che una testata ti fa squalificare dala tappa (McEwen 2005, Zabel 97). la storia mostra anche che guardarsi sopra la spalla e stringere un rivale verso le barriere pure ti fa squalificare dalla tappa (Cavendish 2009). la storia ora mostra anche che combinare le due "tattiche" ti manda proprio a casa...
markrenshaw1 (ieri): Penso che la punizione di oggi sia stata davvero dura. Non avrei mai pensato di poter essere squalificato dal Tour. Sono davvero amareggiato.
RobbieHunter (ieri): I ragazzi se la ridono per il mio tutore... Guardate il nome sull'etichetta! Ha ha http://tweetphoto.com/32845265
mickrogers (ieri): Gente, non dico che quello che ha fatto @markrenshaw1 fosse al 100% regolare! Ma sganciare la ruota e darla in testa a un altro è meglio?
kmoerenhout (ieri): Non penso che Cav avesse bisogno di essere lanciato in questo modo!
Jakob_fuglsang (ieri): Giornata tranquilla, solo gli ultimi 35 km davvero veloci. Peccato solo che non c'era abbastanza vento. Il nostro bus s'è rotto e siamo quindi in macchina verso l'hotel.
Tradotto, Bourg-de-Péage significa letteralmente "paese del pedaggio". Questo perchè l'agglomerato di questo paesino della Drôme nasce attorno a un ponte sull'Isère, fatto costruire nel medioevo per l'abbazia Saint Barnard de Romans. Il paese, che ha visto passare il Tour già l'anno scorso, lega la sua fama alla produzione dei cappelli di feltro che dà lavoro a gran parte della popolazione della zona (Maison-Mossant, la casa più importante, ha 1200 dipendenti). Questa produzione diventa su larga scala nell '800: il feltro dei capelli di Bourg-de-Péage è fatto col pelo dei cuccioli di coniglio. Il paese, vicino a importanti snodi ferroviari e autostradali, è sostanzialmente caratterizzato da una forte imprenditorialità dei suoi abitanti, portati a investire sulle nuove tecnologie. Infine, nel territorio del borgo si ha le Bois des Naix, che con i suoi 12 ettari è il secondo bosco più grande della regione Rhône-Alpes.