Particolarmente laboriosa l'uscita dalla fase-Alpi quest'anno. La decima tappa, nel giorno della Festa Nazionale Francese, parte dalla città celebre per il Mondiale del 1989 (vinse Lemond) e arriva in un centro legato a doppio filo con la storia del Tour. In totale 179 chilometri tutt'altro che tranquilli. Chi ha pagato sulla Madeleine e ha forza e voglia di tentare un immediato riscatto, non ha che da fare fuoco e fiamme sulla durissima Côte de Laffrey, 7 km con pendenza media del 9% (ma punte anche sopra il 20): il problema è che dal Gpm all'arrivo ci sono 100 km, e i successivi contrafforti non sono paragonabili alla salita di Laffrey. In ogni caso, chi vorrà provare l'assalto all'arma bianca, dovrà comunque superare indenne il Col du Noyer, un seconda categoria lunghetto ma non impossibile, con vetta a 24 km dalla conclusione (ma occhio a un'altra salita - seppur non Gpm - ai 10 km). Qualcosa si potrà provare, insomma, ma il rischio è molto alto. Se però il gioco (qualunque gioco di classifica) riesce, sarà una tappa da ricordare.
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andykloedi: oggi è il nostro giorno. 10a tappa, penso che ci siano ottime possibilità per un gruppetto di arrivare in fondo. Vedremo che saremo in grado di fare!
andy_schleck (ieri): Inizio solo ora a realizzare che oggi un mio piccolo sogno è diventato realtà!:) Da quando ero bambino ho avuto questo sogno nella mia mente... grazie saxoboys!
schleckfrank (ieri): Controllo alla spalla, ecco che bell'aspetto ha! http://tweetphoto.com/32503094
CadelOfficial (ieri): Sono i Fine Young Cannibals che cantano "human beings are unreliable things"? Grazie a tutti quelli che mi hanno supportato oggi, anche se ho fatto schifo... :o(
LeviLeipheimer (ieri): Qualcuno ha lanciato una bomba nel gruppo oggi. Ah già, era Andy_Schleck
andykloedi (ieri): 36° nella stanza, c'è toccato aprire la finestra... Un'autostrada!:-( http://yfrog.com/3dn50yj !! Splendido :-(
johanbruyneel (ieri): Un altro hotel 2 stelle, muri di cartapesta e niente aria condizionata. A quanto pare il ciclismo pro' non è poi così pro'.
Con i suoi oltre 60.000 abitanti, Chambéry è il capoluogo della prefettura della Savoia. Nella storia recente di Chambéry c'è molto ciclismo: nel 1989 è stato organizzato un mondiale, con vittoria di Greg LeMond tra i professionisti, e nel 1996 è stata sede di partenza di una tappa del tour con arrivo a Les Arcs. Nella storia di Chambéry c'è inevitabilmente molta Italia, visto che la città è appartenuta ai Savoia sin dal tredicesimo secolo, quando Amedeo conte di Savoia ne fece la sua capitale. L'unificazione del regno d'Italia e le varie guerre d'indipendenza videro poi passare "Chiamberi" (com'era detta in Italiano) alla repubblica francese nel 1861. Tutta Chambéry è sorta attorno a un a castello, costruito nel 1285. In seguito all'espansione del suo regno, all'obsolescenza del castello e ai continui attacchi dei francesi, nel sedicesimo secolo il duca Emanuele Filiberto spostò la capitale a Torino causando la relativa decadenza di Chambéry. Oggi la città è all'avanguardia nell'ambito dell'energia solare.