A 6 anni di distanza dalla bellissima battaglia tra Simoni, Rujano (che vinse la tappa), Savoldelli (che vinse quel Giro) e Di Luca, torna il Colle delle Finestre, in un'altra delle tappe-monstre della corsa rosa 2011. Stavolta i chilometri di pianura saranno quasi 200, a tagliare longitudinalmente tutto il Piemonte fino a Susa, dove ci si inerpicherà alla volta del Finestre: quasi 19 km di salita asfissiante, con l'indicatore delle pendenze fisso intorno al 9%, e con un fondo stradale che - è stato risistemato - potrebbe avere un che di sterrato. Dalla cima, poco più di 10 km per scendere a Pourrières, da cui si risalirà per l'ultima scalata del Giro: altri 17 km fino al traguardo, per metà facilissimi, e per metà attestati sul 5-6% di pendenza: poca roba, ma le energie saranno ormai talmente poche che potrà bastare anche il facile Sestrière per scavare altri distacchi importanti.
Il favorito assoluto di Betclic.it è ovviamente Alberto Contador, dato a 1.80. Va da sé che le quote di tutti gli altri siano molto invitanti, a partire dal 9 di José Rujano, ieri un po' affaticato ma che su queste strade ha compiuto una delle imprese più belle della sua carriera. Ottime anche le quotazioni di Nibali e Scarponi, che lotteranno con il coltello tra i denti per la seconda posizione e vengono dati a 12 da Betclic.it. Gadret, a 15, potrebbe essere avvantaggiato dallo sterrato della seconda parte del Finestre e già ha fatto vedere di essere in crescendo negli ultimi giorni.
Verbania solo da poco (1992) è diventata capoluogo di provincia ed è relativamente recente (1939) anche la nascita di questa città di 30.000 anime. Verbania infatti non è altro che la risultante dell'unione tra i comuni di Intra e Pallanza. Proprio quest'ultimo centro ha dato i natali al Generale Luigi Cadorna, protagonista negativo della disfatta di Caporetto nel corso della Prima guerra mondiale, mentre il secondo conflitto mondiale si lega a Verbania per via del tragico eccidio in cui 43 partigiani furono fucilati dalle SS. Nel luogo dell'eccidio sono stati eretti il Parco della Memoria e della Pace e la Casa della Resistenza, mentre un tratto della statale 34 è stata ribattezzata "Quarantadue martiri". Infatti un partigiano fucilato riuscì a salvarsi miracolosamente in quanto ritenuto già morto.