Il Portale del Ciclismo professionistico

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Ecco finalmente la tanto attesa tappa delle strade bianche toscane. Dopo aver percorso la Versilia ed essere entrati nel dolce entroterra pisano i corridori non affronteranno, come previsto, la salita di Volterra (a causa di una frana) ma punteranno dritto verso il senese. La salita del Passo del Rospatoio al km 184 creerà una prima selezione, ma è poco dopo il termine della discesa che la corsa entrerà nel vivo: ci sarà, infatti, il primo tratto sterrato - le ormai celebri strade bianche della zona - lungo cinque chilometri e mezzo. Sicuramente decisivo sarà lo sterrato successivo: degli ultimi 19 km ben 14 non sono asfaltati. Il Gpm di Poggio Civitella è posto ad appena 4 km dal traguardo ma la salita, tutta in sterrato è da dividere il tre parti: la prima, di circa 5km, è un tratto in salita durissimo con pendenze che toccano anche il 16% e su cui non sarà facile alzarsi sui pedali; la seconda è sostanzialmente un lungo falsopiano mentre l'ultimo chilometro sarà un nuovo strappo all'8% ma in asfalto stavolta. In questa tappa i big della classifica potrebbero cominciare a fare qualche mossa e la corsa uscirà dura potremmo anche assistere a dei distacchi interessanti.
Scarica la cronotabella ed il dettaglio degli ultimi 20 km della tappa.

Carrara

Famosa per le sue cave di marmo bianco, teatro nel 1960 di una cronometro di soli 2 km vinta da Poblet, e della scena iniziale del film Agente 007 – Quantum of Solace, Carrara è anche famosa per essere stata l’indiscusso capoluogo del pensiero anarchico italiano.
Fin dai primi anni del XX secolo Carrara era un importante centro di propaganda anarchica attivo nelle lotte per la difesa dei lavoratori delle cave. All’indomani dell’8 settembre del ’43 molti furono gli anarchici che diedero vita a squadre partigiane contribuendo a far si che nel 2007 la città venisse insignita della medaglia d'oro al merito civile per la lotta di Liberazione.
A documentare quello che fu ed è ancora il movimento anarchico italiano e carrarese, sono la biblioteca del circolo culturale Gogliardo Fiaschi e l’archivio Germinal.

Montalcino

Il Giro arriva nella città del Brunello per la seconda volta in assoluto. L’unico precedente risale al 1987, quando al termine della quarta tappa, la Camaiore-Montalcino di 204 km, si impose Moreno Argentin davanti a Flavio Giupponi e Stephen Roche, arrivati a una manciata di secondi dal vincitore già si era imposto della seconda tappa e che tre giorni dopo avrebbe ottenuto un altro successo.
Roche, che aveva vinto la cronodiscesa del Poggio,  rafforzò il primato in classifica sui compagni di squadra Visentini e Cassani (il giorno prima la Carrera aveva vinto la crono a squadre) vestendo per il secondo giorno consecutivo quella maglia rosa sfilatagli poi proprio da Roberto Visentini e riconquistata nella famigerata tappa di Sappada. Montalcino ospitò anche la partenza della quinta tappa, la Montalcino-Terni di 208 km. Si impose in volata Eddy Plankaert.

Marco Fiorilla
Carrara

Famosa per le sue cave di marmo bianco, teatro nel 1960 di una cronometro di soli 2 km vinta da Poblet, e della scena iniziale del film Agente 007 – Quantum of Solace, Carrara è anche famosa per essere stata l’indiscusso capoluogo del pensiero anarchico italiano.
Fin dai primi anni del XX secolo Carrara era un importante centro di propaganda anarchica attivo nelle lotte per la difesa dei lavoratori delle cave. All’indomani dell’8 settembre del ’43 molti furono gli anarchici che diedero vita a squadre partigiane contribuendo a far si che nel 2007 la città venisse insignita della medaglia d'oro al merito civile per la lotta di Liberazione.
A documentare quello che fu ed è ancora il movimento anarchico italiano e carrarese, sono la biblioteca del circolo culturale Gogliardo Fiaschi e l’archivio Germinal.

Montalcino

Il Giro arriva nella città del Brunello per la seconda volta in assoluto. L’unico precedente risale al 1987, quando al termine della quarta tappa, la Camaiore-Montalcino di 204 km, si impose Moreno Argentin davanti a Flavio Giupponi e Stephen Roche, arrivati a una manciata di secondi dal vincitore già si era imposto della seconda tappa e che tre giorni dopo avrebbe ottenuto un altro successo.
Roche, che aveva vinto la cronodiscesa del Poggio,  rafforzò il primato in classifica sui compagni di squadra Visentini e Cassani (il giorno prima la Carrera aveva vinto la crono a squadre) vestendo per il secondo giorno consecutivo quella maglia rosa sfilatagli poi proprio da Roberto Visentini e riconquistata nella famigerata tappa di Sappada. Montalcino ospitò anche la partenza della quinta tappa, la Montalcino-Terni di 208 km. Si impose in volata Eddy Plankaert.

Carrara

Famosa per le sue cave di marmo bianco, teatro nel 1960 di una cronometro di soli 2 km vinta da Poblet, e della scena iniziale del film Agente 007 – Quantum of Solace, Carrara è anche famosa per essere stata l’indiscusso capoluogo del pensiero anarchico italiano.
Fin dai primi anni del XX secolo Carrara era un importante centro di propaganda anarchica attivo nelle lotte per la difesa dei lavoratori delle cave. All’indomani dell’8 settembre del ’43 molti furono gli anarchici che diedero vita a squadre partigiane contribuendo a far si che nel 2007 la città venisse insignita della medaglia d'oro al merito civile per la lotta di Liberazione.
A documentare quello che fu ed è ancora il movimento anarchico italiano e carrarese, sono la biblioteca del circolo culturale Gogliardo Fiaschi e l’archivio Germinal.

Montalcino

Il Giro arriva nella città del Brunello per la seconda volta in assoluto. L’unico precedente risale al 1987, quando al termine della quarta tappa, la Camaiore-Montalcino di 204 km, si impose Moreno Argentin davanti a Flavio Giupponi e Stephen Roche, arrivati a una manciata di secondi dal vincitore già si era imposto della seconda tappa e che tre giorni dopo avrebbe ottenuto un altro successo.
Roche, che aveva vinto la cronodiscesa del Poggio,  rafforzò il primato in classifica sui compagni di squadra Visentini e Cassani (il giorno prima la Carrera aveva vinto la crono a squadre) vestendo per il secondo giorno consecutivo quella maglia rosa sfilatagli poi proprio da Roberto Visentini e riconquistata nella famigerata tappa di Sappada. Montalcino ospitò anche la partenza della quinta tappa, la Montalcino-Terni di 208 km. Si impose in volata Eddy Plankaert.

Carrara

Famosa per le sue cave di marmo bianco, teatro nel 1960 di una cronometro di soli 2 km vinta da Poblet, e della scena iniziale del film Agente 007 – Quantum of Solace, Carrara è anche famosa per essere stata l’indiscusso capoluogo del pensiero anarchico italiano.
Fin dai primi anni del XX secolo Carrara era un importante centro di propaganda anarchica attivo nelle lotte per la difesa dei lavoratori delle cave. All’indomani dell’8 settembre del ’43 molti furono gli anarchici che diedero vita a squadre partigiane contribuendo a far si che nel 2007 la città venisse insignita della medaglia d'oro al merito civile per la lotta di Liberazione.
A documentare quello che fu ed è ancora il movimento anarchico italiano e carrarese, sono la biblioteca del circolo culturale Gogliardo Fiaschi e l’archivio Germinal.

Montalcino

Il Giro arriva nella città del Brunello per la seconda volta in assoluto. L’unico precedente risale al 1987, quando al termine della quarta tappa, la Camaiore-Montalcino di 204 km, si impose Moreno Argentin davanti a Flavio Giupponi e Stephen Roche, arrivati a una manciata di secondi dal vincitore già si era imposto della seconda tappa e che tre giorni dopo avrebbe ottenuto un altro successo.
Roche, che aveva vinto la cronodiscesa del Poggio,  rafforzò il primato in classifica sui compagni di squadra Visentini e Cassani (il giorno prima la Carrera aveva vinto la crono a squadre) vestendo per il secondo giorno consecutivo quella maglia rosa sfilatagli poi proprio da Roberto Visentini e riconquistata nella famigerata tappa di Sappada. Montalcino ospitò anche la partenza della quinta tappa, la Montalcino-Terni di 208 km. Si impose in volata Eddy Plankaert.

Carrara

Famosa per le sue cave di marmo bianco, teatro nel 1960 di una cronometro di soli 2 km vinta da Poblet, e della scena iniziale del film Agente 007 – Quantum of Solace, Carrara è anche famosa per essere stata l’indiscusso capoluogo del pensiero anarchico italiano.
Fin dai primi anni del XX secolo Carrara era un importante centro di propaganda anarchica attivo nelle lotte per la difesa dei lavoratori delle cave. All’indomani dell’8 settembre del ’43 molti furono gli anarchici che diedero vita a squadre partigiane contribuendo a far si che nel 2007 la città venisse insignita della medaglia d'oro al merito civile per la lotta di Liberazione.
A documentare quello che fu ed è ancora il movimento anarchico italiano e carrarese, sono la biblioteca del circolo culturale Gogliardo Fiaschi e l’archivio Germinal.

Montalcino

Il Giro arriva nella città del Brunello per la seconda volta in assoluto. L’unico precedente risale al 1987, quando al termine della quarta tappa, la Camaiore-Montalcino di 204 km, si impose Moreno Argentin davanti a Flavio Giupponi e Stephen Roche, arrivati a una manciata di secondi dal vincitore già si era imposto della seconda tappa e che tre giorni dopo avrebbe ottenuto un altro successo.
Roche, che aveva vinto la cronodiscesa del Poggio,  rafforzò il primato in classifica sui compagni di squadra Visentini e Cassani (il giorno prima la Carrera aveva vinto la crono a squadre) vestendo per il secondo giorno consecutivo quella maglia rosa sfilatagli poi proprio da Roberto Visentini e riconquistata nella famigerata tappa di Sappada. Montalcino ospitò anche la partenza della quinta tappa, la Montalcino-Terni di 208 km. Si impose in volata Eddy Plankaert.

Carrara

Famosa per le sue cave di marmo bianco, teatro nel 1960 di una cronometro di soli 2 km vinta da Poblet, e della scena iniziale del film Agente 007 – Quantum of Solace, Carrara è anche famosa per essere stata l’indiscusso capoluogo del pensiero anarchico italiano.
Fin dai primi anni del XX secolo Carrara era un importante centro di propaganda anarchica attivo nelle lotte per la difesa dei lavoratori delle cave. All’indomani dell’8 settembre del ’43 molti furono gli anarchici che diedero vita a squadre partigiane contribuendo a far si che nel 2007 la città venisse insignita della medaglia d'oro al merito civile per la lotta di Liberazione.
A documentare quello che fu ed è ancora il movimento anarchico italiano e carrarese, sono la biblioteca del circolo culturale Gogliardo Fiaschi e l’archivio Germinal.

Montalcino

Il Giro arriva nella città del Brunello per la seconda volta in assoluto. L’unico precedente risale al 1987, quando al termine della quarta tappa, la Camaiore-Montalcino di 204 km, si impose Moreno Argentin davanti a Flavio Giupponi e Stephen Roche, arrivati a una manciata di secondi dal vincitore già si era imposto della seconda tappa e che tre giorni dopo avrebbe ottenuto un altro successo.
Roche, che aveva vinto la cronodiscesa del Poggio,  rafforzò il primato in classifica sui compagni di squadra Visentini e Cassani (il giorno prima la Carrera aveva vinto la crono a squadre) vestendo per il secondo giorno consecutivo quella maglia rosa sfilatagli poi proprio da Roberto Visentini e riconquistata nella famigerata tappa di Sappada. Montalcino ospitò anche la partenza della quinta tappa, la Montalcino-Terni di 208 km. Si impose in volata Eddy Plankaert.

Meteo

11.35 - Carrara
15.05 - Casole d'Elsa
17.15 - Montalcino

Soggetti Alternativi

Disputa il terzo Giro d'Italia consecutivo, cercando di arrivare ancora una volta fino in fondo come è già avvenuto nelle due annate precedenti. Fin dalle categorie giovanili ha avuto, come molti suoi connazionali, ottimi riscontri dalla pista (campione del mondo juniores della corsa a punti nel 1998 e altri successi ottenuti nel quartetto dell'inseguimento) mentre tra i professionisti finora ha ottenuto un solo successo nella prima stagione. E' comunque corridore coriaceo, con buona tenuta sui percorsi misti e capace di rendersi temibile in caso di arrivo in volata, visto il discreto spunto veloce. Non disdegna neppure la fuga, per cui se è in giornata occhio ai...cambiamenti di Klimov!

Vivian Ghianni

Disputa il terzo Giro d'Italia consecutivo, cercando di arrivare ancora una volta fino in fondo come è già avvenuto nelle due annate precedenti. Fin dalle categorie giovanili ha avuto, come molti suoi connazionali, ottimi riscontri dalla pista (campione del mondo juniores della corsa a punti nel 1998 e altri successi ottenuti nel quartetto dell'inseguimento) mentre tra i professionisti finora ha ottenuto un solo successo nella prima stagione. E' comunque corridore coriaceo, con buona tenuta sui percorsi misti e capace di rendersi temibile in caso di arrivo in volata, visto il discreto spunto veloce. Non disdegna neppure la fuga, per cui se è in giornata occhio ai...cambiamenti di Klimov!

Disputa il terzo Giro d'Italia consecutivo, cercando di arrivare ancora una volta fino in fondo come è già avvenuto nelle due annate precedenti. Fin dalle categorie giovanili ha avuto, come molti suoi connazionali, ottimi riscontri dalla pista (campione del mondo juniores della corsa a punti nel 1998 e altri successi ottenuti nel quartetto dell'inseguimento) mentre tra i professionisti finora ha ottenuto un solo successo nella prima stagione. E' comunque corridore coriaceo, con buona tenuta sui percorsi misti e capace di rendersi temibile in caso di arrivo in volata, visto il discreto spunto veloce. Non disdegna neppure la fuga, per cui se è in giornata occhio ai...cambiamenti di Klimov!

Disputa il terzo Giro d'Italia consecutivo, cercando di arrivare ancora una volta fino in fondo come è già avvenuto nelle due annate precedenti. Fin dalle categorie giovanili ha avuto, come molti suoi connazionali, ottimi riscontri dalla pista (campione del mondo juniores della corsa a punti nel 1998 e altri successi ottenuti nel quartetto dell'inseguimento) mentre tra i professionisti finora ha ottenuto un solo successo nella prima stagione. E' comunque corridore coriaceo, con buona tenuta sui percorsi misti e capace di rendersi temibile in caso di arrivo in volata, visto il discreto spunto veloce. Non disdegna neppure la fuga, per cui se è in giornata occhio ai...cambiamenti di Klimov!

Disputa il terzo Giro d'Italia consecutivo, cercando di arrivare ancora una volta fino in fondo come è già avvenuto nelle due annate precedenti. Fin dalle categorie giovanili ha avuto, come molti suoi connazionali, ottimi riscontri dalla pista (campione del mondo juniores della corsa a punti nel 1998 e altri successi ottenuti nel quartetto dell'inseguimento) mentre tra i professionisti finora ha ottenuto un solo successo nella prima stagione. E' comunque corridore coriaceo, con buona tenuta sui percorsi misti e capace di rendersi temibile in caso di arrivo in volata, visto il discreto spunto veloce. Non disdegna neppure la fuga, per cui se è in giornata occhio ai...cambiamenti di Klimov!

Disputa il terzo Giro d'Italia consecutivo, cercando di arrivare ancora una volta fino in fondo come è già avvenuto nelle due annate precedenti. Fin dalle categorie giovanili ha avuto, come molti suoi connazionali, ottimi riscontri dalla pista (campione del mondo juniores della corsa a punti nel 1998 e altri successi ottenuti nel quartetto dell'inseguimento) mentre tra i professionisti finora ha ottenuto un solo successo nella prima stagione. E' comunque corridore coriaceo, con buona tenuta sui percorsi misti e capace di rendersi temibile in caso di arrivo in volata, visto il discreto spunto veloce. Non disdegna neppure la fuga, per cui se è in giornata occhio ai...cambiamenti di Klimov!

louderjeff (ieri): Oggi siamo partiti da un centro commerciale italiano, fatto per assomigliare a un centro commerciale americano, fatto - a sua volta - per assomigliare a una strada italiana.

iamtedking (ieri): Hotel extralusso stasera. Persino il bagno ha un balcone. Dovrebbe essere la norma, proprio...

bradwiggins (ieri): Complimenti a Danilo Hondo!

mcewenrobbie: oggi tappa di 222 km sotto la pioggia e con 20 km di salita alla fine sullo sterrato. "Epico" è una parola che sarà usata parecchio oggi. "Bastardi" anche!

brentbookwalter: Oggi mi sono svegliato e mi sono ricordato che è sabato. Ottimo inizio... Voglio dire, il fatto che io sappia che giorno della settimana è.

Si arriva oggi nella patria di uno dei più grandi vini prodotti in Italia: il Brunello di Montalcino, esportato con successo in tutto il mondo. L’intero territorio di Montalcino è zona di produzione del Brunello.

Primo vino a cui fu conferita la DOCG, il Brunello si ottiene da uve Sangiovese (una volta dette Sangioveto). Il Sangiovese è il vitigno a bacca rossa maggiormente coltivato in Italia. Sono oltre un centinaio le DOC e ben 4 le DOCG (Chianti, Brunello, Carmignano e Vino Nobile di Montepulciano, queste tutte in Toscana) per le quali si impiegano appunto le sue uve.

Per quanto riguarda il Brunello, deve essere poi affinato per almeno due anni in contenitori di rovere (di qualsiasi dimensione) e di almeno 4 mesi in bottiglia, e può essere immesso al consumo dopo 5 anni dalla vendemmia. Vinificazione, conservazione , i vari affinamenti e l’imbottigliamento devono avvenire esclusivamente nella zona di produzione. Si tratta di un vino da grande invecchiamento, dal colore rosso rubino tendente al granato, dal profumo intenso e dal sapore tannico e robusto. Gli abbinamenti classici comprendono la carne rossa e la selvaggina, eventualmente accompagnati da funghi e tartufi.

Molto interessante anche l'abbinamento con i formaggi, tra cui spicca il pecorino toscano. Al di là delle grandi aziende famose i cui vini hanno prezzi esorbitanti, ci sono molte piccole aziende, spesso a conduzione famigliare , che producono degli ottimi Brunello di Montalcino a prezzi molto più accessibili.

Gianfranco Pezzoli

Si arriva oggi nella patria di uno dei più grandi vini prodotti in Italia: il Brunello di Montalcino, esportato con successo in tutto il mondo. L’intero territorio di Montalcino è zona di produzione del Brunello.

Primo vino a cui fu conferita la DOCG, il Brunello si ottiene da uve Sangiovese (una volta dette Sangioveto). Il Sangiovese è il vitigno a bacca rossa maggiormente coltivato in Italia. Sono oltre un centinaio le DOC e ben 4 le DOCG (Chianti, Brunello, Carmignano e Vino Nobile di Montepulciano, queste tutte in Toscana) per le quali si impiegano appunto le sue uve.

Per quanto riguarda il Brunello, deve essere poi affinato per almeno due anni in contenitori di rovere (di qualsiasi dimensione) e di almeno 4 mesi in bottiglia, e può essere immesso al consumo dopo 5 anni dalla vendemmia. Vinificazione, conservazione , i vari affinamenti e l’imbottigliamento devono avvenire esclusivamente nella zona di produzione. Si tratta di un vino da grande invecchiamento, dal colore rosso rubino tendente al granato, dal profumo intenso e dal sapore tannico e robusto. Gli abbinamenti classici comprendono la carne rossa e la selvaggina, eventualmente accompagnati da funghi e tartufi.

Molto interessante anche l'abbinamento con i formaggi, tra cui spicca il pecorino toscano. Al di là delle grandi aziende famose i cui vini hanno prezzi esorbitanti, ci sono molte piccole aziende, spesso a conduzione famigliare , che producono degli ottimi Brunello di Montalcino a prezzi molto più accessibili.

Gianfranco Pezzoli

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2010 – 7a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 7a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 7a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 7a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 7a tappa

Si arriva oggi nella patria di uno dei più grandi vini prodotti in Italia: il Brunello di Montalcino, esportato con successo in tutto il mondo. L’intero territorio di Montalcino è zona di produzione del Brunello.

Primo vino a cui fu conferita la DOCG, il Brunello si ottiene da uve Sangiovese (una volta dette Sangioveto). Il Sangiovese è il vitigno a bacca rossa maggiormente coltivato in Italia. Sono oltre un centinaio le DOC e ben 4 le DOCG (Chianti, Brunello, Carmignano e Vino Nobile di Montepulciano, queste tutte in Toscana) per le quali si impiegano appunto le sue uve.

Per quanto riguarda il Brunello, deve essere poi affinato per almeno due anni in contenitori di rovere (di qualsiasi dimensione) e di almeno 4 mesi in bottiglia, e può essere immesso al consumo dopo 5 anni dalla vendemmia. Vinificazione, conservazione , i vari affinamenti e l’imbottigliamento devono avvenire esclusivamente nella zona di produzione. Si tratta di un vino da grande invecchiamento, dal colore rosso rubino tendente al granato, dal profumo intenso e dal sapore tannico e robusto. Gli abbinamenti classici comprendono la carne rossa e la selvaggina, eventualmente accompagnati da funghi e tartufi.

Molto interessante anche l'abbinamento con i formaggi, tra cui spicca il pecorino toscano. Al di là delle grandi aziende famose i cui vini hanno prezzi esorbitanti, ci sono molte piccole aziende, spesso a conduzione famigliare , che producono degli ottimi Brunello di Montalcino a prezzi molto più accessibili.

Gianfranco Pezzoli

Si arriva oggi nella patria di uno dei più grandi vini prodotti in Italia: il Brunello di Montalcino, esportato con successo in tutto il mondo. L’intero territorio di Montalcino è zona di produzione del Brunello.

Primo vino a cui fu conferita la DOCG, il Brunello si ottiene da uve Sangiovese (una volta dette Sangioveto). Il Sangiovese è il vitigno a bacca rossa maggiormente coltivato in Italia. Sono oltre un centinaio le DOC e ben 4 le DOCG (Chianti, Brunello, Carmignano e Vino Nobile di Montepulciano, queste tutte in Toscana) per le quali si impiegano appunto le sue uve.

Per quanto riguarda il Brunello, deve essere poi affinato per almeno due anni in contenitori di rovere (di qualsiasi dimensione) e di almeno 4 mesi in bottiglia, e può essere immesso al consumo dopo 5 anni dalla vendemmia. Vinificazione, conservazione , i vari affinamenti e l’imbottigliamento devono avvenire esclusivamente nella zona di produzione. Si tratta di un vino da grande invecchiamento, dal colore rosso rubino tendente al granato, dal profumo intenso e dal sapore tannico e robusto. Gli abbinamenti classici comprendono la carne rossa e la selvaggina, eventualmente accompagnati da funghi e tartufi.

Molto interessante anche l'abbinamento con i formaggi, tra cui spicca il pecorino toscano. Al di là delle grandi aziende famose i cui vini hanno prezzi esorbitanti, ci sono molte piccole aziende, spesso a conduzione famigliare , che producono degli ottimi Brunello di Montalcino a prezzi molto più accessibili.

Gianfranco Pezzoli

Si arriva oggi nella patria di uno dei più grandi vini prodotti in Italia: il Brunello di Montalcino, esportato con successo in tutto il mondo. L’intero territorio di Montalcino è zona di produzione del Brunello.

Primo vino a cui fu conferita la DOCG, il Brunello si ottiene da uve Sangiovese (una volta dette Sangioveto). Il Sangiovese è il vitigno a bacca rossa maggiormente coltivato in Italia. Sono oltre un centinaio le DOC e ben 4 le DOCG (Chianti, Brunello, Carmignano e Vino Nobile di Montepulciano, queste tutte in Toscana) per le quali si impiegano appunto le sue uve.

Per quanto riguarda il Brunello, deve essere poi affinato per almeno due anni in contenitori di rovere (di qualsiasi dimensione) e di almeno 4 mesi in bottiglia, e può essere immesso al consumo dopo 5 anni dalla vendemmia. Vinificazione, conservazione , i vari affinamenti e l’imbottigliamento devono avvenire esclusivamente nella zona di produzione. Si tratta di un vino da grande invecchiamento, dal colore rosso rubino tendente al granato, dal profumo intenso e dal sapore tannico e robusto. Gli abbinamenti classici comprendono la carne rossa e la selvaggina, eventualmente accompagnati da funghi e tartufi.

Molto interessante anche l'abbinamento con i formaggi, tra cui spicca il pecorino toscano. Al di là delle grandi aziende famose i cui vini hanno prezzi esorbitanti, ci sono molte piccole aziende, spesso a conduzione famigliare , che producono degli ottimi Brunello di Montalcino a prezzi molto più accessibili.

Gianfranco Pezzoli

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