Con i suoi 262 km questa è la tappa più lunga del 93° Giro d'Italia e, sommando i chilometri di ieri, si sfiora quota 500 in due giorni. I primi 100 km saranno il tratto più facile con solo qualche sali scendi ma dopo il passaggio da Isernia si affronteranno in rapida successione le salite del Macerone, quella di Rionero Sannitico e quella di Roccaraso. Dopo una lunga discesa verso Sulmona e Popoli si affronterà la salita di Svolte dei Popoli, di seconda categoria: da qui mancheranno 45 km all'arrivo ma pochissimi in discesa quindi chi perderà le ruote del gruppo difficilmente potrà rientrare. Finale ancora insidioso con un primo strappo a 5 km dalla conclusione e con l'ultimo km ad una pendenza media del 7%: l'arrivo, infatti, è lo stesso del 2005 quando vinse Di Luca davanti a Bruseghin. La tappa è molto lunga e impegnativa e nella fase centrale per il gruppo sarà molto difficile organizzare un inseguimento senza perdere per strada molti gregari preziosi: l'epilogo più probabile è quindi quello di una fuga a lunga (lunghissima) gittata con corridori non pericolosi che va a buon fine e non ci stupiremmo affatto a vedere la maglia rosa che cambia padrone al termine della tappa; i big invece aspetteranno il finale dove potrebbe esserci anche qualche piccolo frazionamento ma se la corsa sarà tirata fin dai prima chilometri allora potrebbe succedere veramente di tutto.
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Carlos_Sastre (ieri): Sto meglio e guardo al resto del Giro con più ottimismo
CadelOfficial (ieri): Garmin-show oggi qui al Giro. Per il resto, a noi basta aver superato indenni un'altra giornata...
porteye (ieri): oggi 232 km e una caduta; però sono atterrato su uno spettatore e non mi sono fatto nulla. Domani tappa di 262 km... vai di crema chamois!!
mcewenrobbie (ieri): buona prova, ma non sono certo soddisfatto del 4° posto. Mi è mancato lo spunto proprio quando ne avevo bisogno, dopo tanto lottare per la posizione. Avrei dovuto divorarmi l'ultima curva, ma niente da fare...
Lucera, denominata sin dalle sue origini “chiave delle puglie” per via della sua posizione strategica alle porte del Tavoliere, e famosa per aver dato i natali al mitico bomber del Bari Pietro Maiellaro, solo in una occasione ha ricevuto la visita del Giro d’Italia.
Era il 2001 e Lucera ospitò l’arrivo della 2^ e la partenza della 3^ tappa. Danilo Hondo si impose in entrambe le tappe e a Lucera anticipò il carneade Mateos, Missaglia e Wladimir Belli, poi protagonista nella 14^ tappa di una discussa scazzottata con un tifoso che gli costò la squalifica.
Nella città che si volge, come scrisse Ungaretti, “in un immenso di solitudine” non arrivò invece Francesco Casagrande, il quale, dopo aver perso in extremis il Giro del 2000, dovette abbandonare in anticipo quell’edizione del Giro in seguito a una rovinosa caduta nella prima piovosa tappa.