Caso Sanremo, Démare parla alla tv francese: «Non ho nulla di cui giustificarmi, i corridori italiani sono solo delusi che abbia vinto un francese»
Versione stampabileArnaud Démare, vincitore della Milano-Sanremo di ieri e al centro di un caso in seguito alle accuse, piovutegli addosso da alcuni corridori italiani, di aver fatto la Cipressa al traino della sua ammiraglia, respinge tutto al mittente nel corso di un'intervista di questo pomeriggio alla tv francese: «Ho visto queste polemiche, penso che in ogni sport ci siano dei cattivi perdenti. Se avessi barato, i commissari e i giudici mi avrebbero visto e messo fuori corsa».
Poi il corridore della FDJ entra a gamba tesa nei confronti dei suoi accusatori (in particolare Matteo Tosatto ed Eros Capecchi, che hanno esternato le loro perplessità alla Gazzetta dello Sport): «Non avrei preso mai il rischio che si è preso Nibali alla Vuelta. Penso che i corridori italiani siano delusi che un francese di 24 anni abbia vinto in Via Roma».
Démare ha poi chiuso con la risposta a una domanda sulla pubblicazione dei dati della sua performance su Strava (un'app che permette di archiviare i tempi di percorrenza di determinati tratti di strada e confrontarli con quelli di altri ciclisti o cicloamatori): «Non sono obbligato a giustificarmi, ho messo su Strava i dati e non c'è nulla da nascondere. Io so di aver guadagnato questa vittoria con ogni pedalata».