Giro di Lombardia, Nibali e l'Astana distruggono il gruppo sul Muro di Sormano. In testa restano Kwiatkowski e Wellens con 30" di margine a 40 km dalla fine
- IL LOMBARDIA 2015
- Astana Pro Team 2015
- Alejandro Valverde Belmonte
- Cesare Benedetti
- Daniel Martin
- Daniel Martin
- Daniel Moreno Fernández
- Diego Rosa
- Johan Esteban Chaves Rubio
- Michal Kwiatkowski
- Mikel Landa Meana
- Mikel Nieve Ituralde
- Philippe Gilbert
- Philippe Gilbert
- Rafal Majka
- Rafal Majka
- Robert Gesink
- Robert Gesink
- Rui Alberto Faria da Costa
- Rui Alberto Faria da Costa
- Thibaut Pinot
- Tim Wellens
- Tom Jelte Slagter
- Tom Jelte Slagter
- Vincenzo Nibali
- Warren Barguil
- Warren Barguil
- Wouter Poels
- Uomini
Il Muro di Sormano ha rappresentato il capolinea delle ambizioni di moltissimi possibili protagonisti del Giro di Lombardia 2015: l'Astana con Diego Rosa (che ha tirato a lungo sulla rampa), Mikel Landa e Vincenzo Nibali (autore di una trenata in cima al Muro) ha letteralmente fatto a pezzo il gruppo, riducendolo a una decina di unità: coi tre corridori del team kazako hanno resistito Daniel Moreno (Katusha), Thibaut Pinot (FDJ), Esteban Chaves (Orica), Alejandro Valverde (Movistar), Wouter Poels (Sky), e nei pressi del Gpm sono stati raggiunti Cesare Benedetti (Bora), Robert Gesink (Lotto NL) e Tom Jelte Slagter (Cannondale), che erano andati all'attacco in precedenza; nei primi metri di discesa sono poi rientrati Warren Barguil (Giant) e Mikel Nieve (Sky), mentre uomini come Philippe Gilbert e Daniel Martin sono rimasti pesantemente attardati. Altri gruppetti alle spalle del drappello Nibali hanno mancato la possibilità di rientrare in discesa (tra questi un plotoncino con Rafal Majka, Rui Costa e Damiano Cunego).
Al comando della corsa ci sono due uomini: Michal Kwiatkowski (Etixx) e Tim Wellens (Lotto Soudal), andati all'attacco con altri corridori prima del Ghisallo e avvantaggiatisi su tutti sul Muro di Sormano. Transitati in vetta con 10" sul gruppetto Nibali, hanno aumentato il loro vantaggio fino a 30" quando mancano 40 km (e due salite: Civiglio e San Fermo della Battaglia) alla conclusione.
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