Daniel Martin, colpo da maestro a Bergamo: suo il Lombardia su Valverde e Rui Costa. Aru nono e primo degli italiani
- IL LOMBARDIA 2014
- Garmin - Sharp 2014
- Alberto Contador Velasco
- Alejandro Valverde Belmonte
- Andrea Fedi
- Angelo Pagani
- Ben Hermans
- Daniel Martin
- Diego Rosa
- Fabio Aru
- Francesco Gavazzi
- Franco Pellizotti
- Giovanni Visconti
- Jan Polanc
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Jérémy Roy
- Leopold Konig
- Matthias Brändle
- Michael Albasini
- Michal Kwiatkowski
- Miguel Ángel Rubiano Chávez
- Paul Voss
- Philippe Gilbert
- Pieter Weening
- Rinaldo Nocentini
- Romain Guillemois
- Rui Alberto Faria da Costa
- Samuel Sánchez González
- Sergio Miguel Moreira Paulinho
- Tim Wellens
- Tiziano Dall'Antonia
- Warren Barguil
- Uomini
Con una sparata a 500 metri dal traguardo Daniel Martin ha vinto a Bergamo il Giro di Lombardia. L'irlandese della Garmin ha preceduto di 1" un drappello con (nell'ordine) Alejandro Valverde, Rui Costa, Tim Wellens (colui che ha dato il la all'azione decisiva sullo strappo di Bergamo Alta, a poco più di 4 km dalla fine), Samuel Sánchez, Michael Albasini, Philippe Gilbert, Joaquim Rodríguez e Fabio Aru (nono, ultimo del gruppetto e primo degli italiani). A 14" Nocentini decimo e primo degli inseguitori (tra i quali una caduta all'ultima curva ha coinvolto tra gli altri Diego Rosa, Franco Pellizotti, Giovanni Visconti, Warren Barguil e Alberto Contador). Martin è stato bravissimo a cogliere l'attimo per lo scatto decisivo, mentre gli altri corridori del primo gruppetto si studiavano in attesa dello sprint ristretto.
I fuggitivi di giornata (11) sono stati Jérémy Roy, Tiziano Dall'Antonia, Francesco Gavazzi, Jan Polanc, Andrea Fedi, Matthias Brändle, Paul Voss, Sergio Miguel Moreira Paulinho, Angelo Pagani, Miguel Ángel Rubiano Chávez, Romain Guillemois, andati a comporsi in drappello tra il km 18 e il km 45. Gli attaccanti hanno avuto un vantaggio massimo di 11' al km 50, e hanno poi via via subìto il ritorno del gruppo; sulla salita di Berbenno, a 30 dalla fine, gli ultimi superstiti della fuga sono stati raggiunti da un drappello di contrattaccanti uscito dal plotone, e da questo drappello sono emersi Pieter Weening e Ben Hermans, rimasti soli al comando fino ai -20, quando su di loro è rientrato Leopold König. Il ceco si è poi staccato (colto da crampi, come peraltro l'iridato Michal Kwiatkowski in gruppo) ai -11, e Weening e Hermans sono stati ripresi sulle prime rampe dello strappo di Bergamo Alta, a 4.5 km dalla fine, quando la corsa si è avviata al suo epilogo.
A seguire articoli e approfondimenti