Vuelta, splendida vittoria di Fabio Aru a San Miguel de Aralar. Valverde, Rodríguez, Contador e Froome alle spalle
- VUELTA A ESPAÑA 2014
- Astana Pro Team 2014
- Movistar Team 2014
- Tinkoff - Saxo 2014
- Alberto Contador Velasco
- Alejandro Valverde Belmonte
- Christopher Froome
- Daniel Martin
- Daniel Navarro García
- Elia Favilli
- Fabio Aru
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Johan Le Bon
- Nairo Alexander Quintana Rojas
- Pello Bilbao
- Pim Ligthart
- Robert Gesink
- Vasili Kiryienka
- Warren Barguil
- Uomini
L'undicesima tappa della Vuelta a España, 153.4 km da Pamplona al Santuario de San Miguel de Aralar, è di Fabio Aru, che con un'azione bellissima vince la sua prima tappa alla Vuelta, la seconda italiana nella corsa iberica. Dopo 20 km caduta di massa e ritiro per Nairo Quintana. Scoppia la bagarre, va via un gruppo di oltre trenta unità con dentro anche Contador. Subito ripresi, al traguardo Volante Valverde sprinta davanti al madrileno, rosicchiandogli un secondo. La fuga di giornata è composta da Elia Favilli (Lampre-Merida), Johan Le Bon (FDJ.fr), Vasili Kiryienka (Team Sky), Pim Ligthart (Lotto Belisol), che se ne vanno dopo 60 km. Poco dopo s'aggiunge Pello Bilbao (Caja Rural-Seguros RGA). Sul Puerto de Lizarraga se ne va Kiryienka, con Bilbao e Favilli a 1'15", gruppo a 3'52". Quando inizia la salita finale verso il Santuario de San Miguel de Aralar Kiryienka ha 37" sul gruppo. Subito ripreso, Cataldo fa il ritmo ma Froome fatica a tenere. Ci prova Warren Barguil con Robert Gesink, e l'olandese se ne va da solo ai -7. Ai -3.5 scatta Daniel Martin, che allunga. Tutto da rifare ai -1.2, ma all'ultimo chilometro, dopo alcuni scatti in faccia tra Contador, Valverde e Froome, attacca Fabio Aru. Mantiene l'esiguo vantaggio sin sul traguardo e vince di 6" davanti a Valverde, Joaquim Rodríguez e Contador. A 7" Froome, a 13" Urán, a 15" Samuel Sánchez e Daniel Martin, a 16" Navarro, a 21" Gesink. Contador tiene la roja con 20" su Valverde, 1'08" su Urán, 1'21" su Froome, 1'35" su Rodríguez, 1'52" su Sánchez, 2'13" su Aru, 2'22" su Anacona, 2'55" su Gesink e 3'51" su Damiano Caruso.
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