Tour, Van Garderen crede e non crede al podio: «Due giorni fa avrei risposto che era possibile agguantarlo. Ora dico che sarà dura»
Versione stampabileSi è piazzato in 13esima posizione, a 1'40" da Majka, vincitore di tappa, Tejay Van Garderen. A quattro tappe dal gran finale di Parigi, il ciclista statunitense della BMC è sesto in classifica generale a 10'19" dalla maglia gialla di Vincenzo Nibali: «Ieri è stato un peccato, era un giorno no. Ma ormai non posso più cambiare le cose, posso solo guardare avanti» ha dichiarato oggi Tejay dopo la fine della frazione di Pla d'Adet. Alla domanda sulla possibilità di agguantare il podio di questo Tour de France, il 26enne di Tacoma ha risposto: «Tutto è possibile. Se me lo avessero chiesto un paio di giorni fa avrei risposto che era veramente possibile. Ora dico sì, è possibile. Ma sarà dura». Van Garderen ha un ritardo di 4'19" dal terzo posto occupato dal francese della FDJ Thibaut Pinot, di 4'11" da Jean-Christophe Péraud, quarto, e di 2'45" dal quinto posto di Romain Bardet. Dopo lo scatto di Nibali ai -7 km all'arrivo, Tejay ha dichiarato di essersi sentito ancora abbastanza in forze per testarsi contro due dei tre francesi che lo precedono in classifica generale (Pinot e Bardet), rimasti con lui: «Ho tentato un piccolo attacco oggi ma loro andavano veramente forte. Ovviamente se uno di loro dovesse avere una brutta giornata io dovrei approfittarne per avvantaggiarmi».
La BMC, oggi, ha piazzato due corridori nella fuga di giornata: Amäel Moinard e Peter Velits. Moinard ha dichiarato che il suo intento era quello di aiutare il suo capitano Van Garderen: «C'era la possibilità che io potessi aiutare Tejay in cima alla salita. Prima di tutto, per tenere dietro uomini come Bauke Mollema, che è un pericolo per la classifica. Ma anche per guadagnare secondi su Valverde, che è secondo della generale. Ma sfortunatamente, Valverde si è ripreso nell'ultimo tratto della salita finale. Comunque è stato positivo per il morale di Tejay per gli ultimi giorni di gara».