Alberto Contador già a Madrid. Si lavora per un recupero a tempo di record: tornare alla Vuelta per vincerla
Versione stampabileDopo la caduta di ieri nella discesa del Petit Ballon, caduta che ad Alberto Contador è costata la frattura della tibia e l'abbandono del Tour de France, il corridore della Tinkoff-Saxo ha lasciato i compagni rimasti in Francia. Li ha salutati a colazione, volando sul jet privato messo a disposizione da Oleg Tinkov alla volta di Dole. Da lì è potuto imbarcarsi per Madrid, dove s'è recato alla Clinica Centro. L'ospedale, gli è stato raccomandato dall'ex calciatore Emilio Butragueño (oggi Direttore delle relazioni istituzionali per i blancos), di cui Contador è amico; Contador è stato affidato al Dr. Leyes, specialista in questo tipo di fratture. Si lavorerà per capire se e come operare ma soprattutto Contador vuol provare a tornare alla Vuelta a España per vincerla. Il tempo da qui al 23 agosto è pochissimo, le possibilità di riuscita pure quelle poche. Andare alla Vuelta sarà difficile, ma tanto vale provare («Il punto non è se sarò in grado di prendere il via alla Vuelta, ma se potrò esserci per vincerla», ha dichiarato ieri Contador).