Delfinato, Spilak in solitaria nella quinta tappa. Contador all'attacco di Froome, la Sky ricuce. De Marchi re dei Gpm
Una tappa piena di avvenimenti, la quinta del Criterium del Delfinato, da Sisteron a La Mure. A vincere è stato Simon Spilak, andato all'attacco con altri 8 uomini al km 44 per una fuga (comprendente anche gli italiani Alessandro De Marchi e Damiano Caruso) che dopo il Col de Manse (km 68) si è poi infoltita col rientro di altri corridori. Sull'ultima salita di giornata, la Côte de Laffrey (a 20 km dalla fine), Spilak ha salutato i compagni d'azione e si è involato verso il traguardo, riuscendo a difendere 50" sul gruppo della maglia gialla (all'arrivo ne ha salvati solo 14"). Intanto dal plotone Alberto Contador aveva attaccato sulla discesa del Col de la Morte (a poco meno di 40 km dalla fine), e dopo aver raggiunto a sua volta 50" su Froome e i suoi, ed essere rimasto avvantaggiato sulla Côte de Laffrey, è stato ripreso dopo il Gpm grazie al grande lavoro della Sky soprattutto con Richie Porte e Mikel Nieve. Altri attacchi nel finale, col gruppo che ai -10 raggiungeva tutti i fuggitivi (meno Spilak): Wilco Kelderman ci ha provato ai 5 km (ma Froome in prima persona ha chiuso), quindi è stato Adam Yates ad avvantaggiarsi negli ultimi chilometri, chiamando alla reazione ancora Kelderman. Al traguardo l'olandese della Belkin si è assicurato il secondo posto a 14" da Spilak, precedendo Yates. Il gruppo è arrivato a 17", con Daryl Impey quarto davanti a Romain Bardet, Daniel Moreno, Tanel Kangert e Damiano Caruso, ottavo. In classifica Froome resta primo con 12" su Contador e Kelderman, 33" su Andrew Talansky, 35" su Jurgen Van den Broeck e 50" su Vincenzo Nibali. Giorno di festa per Alessandro De Marchi, che nel corso della fuga ha fatto incetta di punti Gpm e ha scavalcato il leader della relativa classifica, Kévin Réza: ora è lui a indossare la maglia a pois di migliore scalatore. Da segnalare infine una caduta che al km 14 ha coinvolto molti corridori, tra i quali Hayden Roulston, Dominik Nerz e Jérôme Pineau, tutti costretti al ritiro (il francese ha riportato una frattura del quinto metacarpo della mano).
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