Sonny Colbrelli: «Soddisfatto, ma potevo far meglio». Enrico Battaglin: «Sul Poggio nessuno m'ha seguito...»
L'uno è scattato sul Poggio, andando dietro a Grégory Rast e restando in testa per pochi chilometri, l'altro ha allungato nel centro di Sanremo, per poi sprintare al 6° posto. Enrico Battaglin e Sonny Colbrelli sono il volto felice di una Bardiani-CSF Inox che ha mandato in fuga sin dal mattino Nicola Boem, ha perso strada facendo Filippo Fortin, eppure se l'è giocata fino alla fine, come se fosse una team World Tour.
Eppure Sonny Colbrelli non è contentissimo, anzi: «Dovrei essere soddisfatto del mio piazzamento a 23 anni in una difficilissima Milano-Sanremo, ma onestamente oggi per come si era messa la corsa potevo fare di meglio. Non dico che avrei vinto ma sono sicuro che mi sarei potuto giocare il podio. Quando al termine della discesa del Poggio ho allungato, ho sbagliato perché mi hanno tenuto a centro metri ed io ho perso energie preziose. Una volta ripreso ho tentato di fare la volata ma a quel punto non ero così lucido per sprintare al meglio. Peccato per com'è andata per me, ma sono convinto che come squadra abbiamo fatto una grande gara, sempre in testa e senza paura. I miei compagni sono stati fantastici e avrei voluto ripagarli con un risultato migliore».
Enrico Battaglin, vicentino, ci ha provato invece sul Poggio, come detto, per poi finire a terra negli ultimi metri. Il rimpianto non è tanto per sé, ma per non aver potuto aiutare Colbrelli in volata: «Peccato per quella scivolata alla penultima curva, magari una mano a Sonny sarei riuscito ancora a dargliela. Ci ho provato sul Poggio, come concordato con la squadra alla vigilia, perché pur essendo veloce contro gente come Kristoff e Cavendish non avevo possibilità. Purtroppo non mi ha seguito nessuno, perché speravo di portare via un gruppetto. Sono comunque soddisfatto della mia prova e orgoglioso di come noi del Bardiani-CSF Pro Team abbiamo corso, all'attacco e animando la corsa fino alla fine».
Raggiante il direttore sportivo del team, Roberto Reverberi, che se ne torna a casa con un 6° posto in saccoccia ed una gara maiuscola: «Siamo stati molto bravi oggi e dobbiamo essere orgogliosi dei nostri giovani ragazzi che sotto la pioggia hanno corso alla pari contro i migliori al mondo, rendendosi grandi protagonisti negli ultimi decisivi chilometri. I nostri due capitani, Battaglin e Colbrelli, hanno dato tutto per cercare di conquistare un bellissimo risultato. Enrico (Battaglin, n.d.r.) ci ha provato sul Poggio, ha fatto una grande azione ma purtroppo Rast era lì in funzione di stopper e non lo ha per niente aiutato. Sonny (Colbrelli, n.d.r.) ha forse sbagliato al termine della discesa del Poggio quando è rimasto a bagnomaria davanti al gruppo. Lì magari ha perso quelle energie che forse gli potevano servire per il podio, ma è un errore che alla sua età può succedere. Poi ha comunque fatto un buono sprint, cogliendo un risultato di enorme valore per lui e per la nostra giovane formazione. Penso che oggi abbiamo dimostrato la bontà del nostro lavoro sui giovani atleti, che se fatto con serietà e professionalità può dare grandi risultati».