Mark Cavendish non ha rimpianti: «Quando è partito Modolo l'ho seguito, ed era presto. Giornataccia ma grande squadra»
Versione stampabileLa squadra era tutta per lui, Mark Cavendish, ed il velocista dell'Isola di man non è andato oltre il 5° posto. Naturale essere un po' arrabbiato, soprattutto se nel 2009 la Sanremo l'hai vinta. Ecco come spiega la sua giornata Cannonball: «Oggi è stato così freddo... Potrei dire di aver lanciato presto lo sprint ma quando è partito Modolo non avevo altra scelta, se non andargli dietro. Era sì troppo presto, ma non avevo altra possibilità. Forse, se non fosse stato così freddo, avrei potuto averne di più, o aspettare un altro po'. Però quando ho deciso di sprintare le mie gambe si son fermate, e Kristoff è arrivato da dietro così forte! Ho dato tutto ed ho cercato di tenere il 5° posto, ma sono contento per la buona condizione. Alcuni dei nostri erano intirizziti sin da subito: Iljo Keisse s'è preso cura di me per tutto il giorno, correndo al vento per i primi 150 km. Era persino difficile parlarci, o controllare gli altri team. Bakelants ha svolto un lavoro incredibile, mi ha coperto per la maggior parte degli ultimi 70 km, e Styby (Zdenek Stybar, n.d.r.) ancora sul Poggio era lì con me. Perciò sono dispiaciuto, ma prendo le sensazioni positive di oggi e le uso per il resto della stagione. Ero davanti alla fine della Milano-Sanremo, la squadra crede in me, io credo in me stesso, e questa è la cosa più importante. Viste le circostanze, ho dato tutto e non avrei potuto agire in modo diverso».