I paraciclisti del Team Trenkwalder "conquistano" il Gavia con Contador
Versione stampabileUna splendida giornata di sport e non solo. In uno degli scenari più leggendari del ciclismo, il Trenkwalder Endurancenter Paracycling Team ha colto l'opportunità di diffondere il proprio messaggio di speranza e gioia: non esistono barriere, se non quelle mentali. E tutte possono essere abbattute. Lo dimostra lo straordinario impegno dei componenti della squadra emiliana che hanno preso parte alla prima frazione della Due Giorni su Gavia e Mortirolo.
I paraciclisti Zaral Virgolin (amputato alla gamba destra), Josefat Tizzi (amputato alla gamba sinistra), Michele Rosa (amputato alla gamba sinistra) e Orlando Rusalen (non vedente, accompagnato dalla guida Fabio Cadonici), hanno scalato il mitico Gavia, al cospetto nientemeno che di Alberto Contador, ospite (e pedalatore) d'onore della manifestazione organizzata da rhxdue.com. Gli atleti del Trenkwalder Endurancenter Paracycling Team sono stati peraltro i più ammirati, insieme al campione madrileno, e i più intervistati dalla stampa presente.
3000 cicloamatori iscritti all'evento hanno fatto da grandiosa cornice, nell'immaginifico scenario offerto da questa che è veramente una montagna sacra del ciclismo. E non sono stati insensibili, i tantissimi appassionati accorsi, allo sforzo - applauditissimo - dei paraciclisti del Trenkwalder Endurancenter Paracycling Team. I quali, comunque, non sono che a metà della loro fatica: domani mattina infatti la manifestazione si completerà con la scalata al Mortirolo, altra vetta storica del ciclismo e del Giro d'Italia in particolare (legata soprattutto alla grande impresa di Pantani nel 1994): un'altra occasione per ricordare a tutti quanto sia possibile, con impegno e volontà, andare oltre alle barriere mentali.
(Comunicato stampa)