Stuart O'Grady confessa: «Ho assunto EPO per il Tour de France 1998»
Versione stampabileAppena ieri l'annuncio dell'addio alle corse con un anno d'anticipo, e dopo aver eguagliato il record di Tour de France disputati (17, come George Hincapie), l'australiano Stuart O'Grady ammette di aver fatto uso di EPO nel 1998, due settimane prima dell'inizio della Grande Boucle. Le dichiarazioni, rilasciate a The Advertiser, seguono la presenza nel documento prodotto dal Senato francese proprio del nome di O'Grady tra i nomi sospettati di aver usato EPO nel Tour 1998.
«Dopo il mio primo Tour, nel '97, quando venni staccato dopo 5 km di salita, mi chiesi che cavolo stessi facendo e come mai le mie prestazioni non fossero lontanamente quelle che avrei creduto. Andando verso il Tour del '98 presi una decisione - afferma O'Grady nell'intervista esclusiva - e feci tutto da solo, mi procurai l'EPO senza coinvolgere nessun altro, né il mio team di allora (la Gan, n.d.r.). Nelle due settimane prima del Tour ne ho usato il minimo indispensabile, perché avevo già sentito storie orribili. Quando è scoppiato il caso Festina l'ho buttata via e da allora non ne ho più presa. Il mio non era doping sistematico ma un metodo sopravvivenza, quello che ti permette di restare in quella zona grigia. È successo per una piccola parte della mia ita, quando vedi arrestare la gente attorno a te, portarla in carcere, quello sì che ti spaventa. Ora è venuto il momento di appendere la bici al chiodo. Ero sul podio della cronosquadre di Nizza al Tour, con i miei compagni dell'Orica-GreenEDGE, ed ho pensato che era giunto il momento. Per il mio passato, non c'è nessun campione B, quindi avrei potuto mantenere questo segreto, in questo momento non c'è nient'altro se non la mia confessione. »