Caso Di Luca, Renato Di Rocco: «Non è giusto che elementi irresponsabili inquinino ancora un ambiente sano»
Versione stampabile«La notizia della positività di Danilo Di Luca, se confermata, mi amareggia profondamente. Possiamo mettere in campo tutti gli strumenti di prevenzione, di informazione e di controllo, ma contro la stupidità recidiva siamo disarmati. L'aggravante del caso è che Di Luca, invece di cogliere l'opportunità concessa di voltare pagina e di chiudere definitivamente col passato, ha tradito non solo chi gli ha dato ancora fiducia, ma anche i compagni della "vecchia guardia" che hanno aderito con responsabilità e coscienza al nuovo corso. Ha tradito, soprattutto, la nuova generazione di ciclisti che restituisce credibilità e immagine al ciclismo italiano. Sono stato personalmente accusato di eccesso di rigore nel difendere la moralità e i valori della maglia azzurra. Tuttavia non rinnego l'apertura di credito effettuata all'inizio del mio terzo mandato. Ma sia chiaro: era l'ultima porta. Da quel momento in poi chi sbaglia non ha più alibi. Per casi come questo proporrò la sanzione più severa, avvalendoci anche del diritto di richiedere un risarcimento dei danni subiti. Non è giusto che elementi irresponsabili inquinino ancora un ambiente che, ci tengo a ribadirlo, oggi è sano e vuole continuare ad esserlo»
(Comunicato Stampa FCI)