Operación Puerto: condannati Eufemiano Fuentes e Ignacio Labarta. Le sacche di sangue anonime saranno distrutte
Versione stampabileÈ giunto al primo grado di giudizio il processo per l'Operación Puerto, indagine spagnola che vedeva al centro dell'attenzione il medico Eufemiano Fuentes. Proprio Fuentes, autore materiale del delitto contro la salute pubblica, è stato condannato a un anno di carcere (pena che non sconterà, visto che la legge spagnola prevede il carcere solo per chi è condannato ad almeno due anni ed in sentenza definitiva. Fuentes dovrà pagare una multa (per 10 mesi verserà 15 Euro al giorno) e verrà interdetto per 4 anni dal ruolo di medico dello sport (ruolo che non ricopre più ad oggi). Gli altri imputati nel processo: Ignacio Labarta, arrestato nel 2006, è condannato ad una pena di 4 mesi di carcere, altrettanti di inibizione (era ds della Comunidad Valenciana, all'epoca dei fatti) ed una multa. Assolti invece Manolo Saiz, Yolanda Fuentes e Vicente Belda. Oltre a questo, la giudice Julia Patricia Santamaria ha disposto che le 200 sacche di sangue sequestrate all'epoca dei fatti a Fuentes non vengano identificate (come richiesto da CONI, WADA, UCI e Federciclismo spagnola, tra gli altri) ma che siano distrutte una volta che la sentenza diverrà definitiva, in quanto «prevalgono le garanzie processuali e i diritti fondamentali degli imputati».