Francesco Lasca a Biciciclismo: «Spero di poter somigliare a Boonen, un giorno; è grazie a Elio Aggiano se sono nella Caja Rural»
In un'intervista rilasciata a Biciciclismo.com, Francesco Lasca parla della sua esperienza nella squadra spagnola della Caja Rural, dei suoi progetti per il futuro e di come sia reduce da una stagione sorprendentemente positiva: «Ho iniziato bene [con un settimo e un nono posto di tappa, ndr] in una corsa di livello come il Tour de San Luis, di fronte a corridori del calibro di Cavendish, Sagan o Modolo. È molto importante confrontarsi con simili campioni. Sacha ha dimostrato che Cavendish è battibile, che è umano pure lui, e spero di poter vincere anch'io una volata con Mark in futuro. Per ora spero di migliorare in vista dell'ultima tappa e delle prossime gare che disputerò, Vuelta a Andalucía, Vuelta a Murcia e Clasica de Almería. Vedremo se correrò la Vuelta a España, lo spero tanto».
Riguardo al suo 2012, il marchigiano esprime quasi stupore: «Non pensavo che avrei potuto conseguire certi risultati [due vittorie di tappa al Circuit de Lorraine e alla Volta a Portugal, oltre a tanti piazzamenti, ndr], spero quest'anno di migliorare o quantomeno di avere lo stesso rendimento della stagione scorsa. Da dilettante non vincevo tantissimo, per questo non era facile per me trovare un ingaggio da professionista. Devo tutto al mio direttore sportivo nell'ultimo anno da Under, Elio Aggiano, il quale credeva moltissimo in me e che ha fatto alcune telefonate in Spagna per presentarmi ai vari team, finché la Caja Rural non si è fatta avanti, dandomi questa grande possibilità. Per questo cerco in tutti i modi di far bene, per ricambiare la fiducia che è stata riposta in me da una squadra in cui mi trovo benissimo, e in cui ho trovato un collega da cui sto imparando tantissimo, Manuel Cardoso».
Per il futuro, Lasca dice di non sapere ancora se sarà uno sprinter o se potrà ottenere un altro tipo di risultati: «Sono competitivo in volata, ma quest'anno sono anche un po' migliorato in salita; è da vedere nei prossimi anni se potrò diventare un corridore da classiche». Di sicuro non si ispira a un velocista, ma a un corridore come Tom Boonen: «Per come corre, per le sue caratteristiche e soprattutto per la persona che è. Spero di potermi paragonare a lui, un giorno».