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Lance Armstrong, la seconda parte della confessione: «Mi ero perduto ma ora sono un uomo migliore» | Cicloweb

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Lance Armstrong, la seconda parte della confessione: «Mi ero perduto ma ora sono un uomo migliore»

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Nessun colpo di scena da parte di Lance Armstrong nella seconda parte dell'intervista concessa a Oprah Winfrey (nella prima parte aveva confessato l'uso di EPO, sostenendo che non si vince un Tour senza doping).

Il texano ha rivelato di sentirsi umiliato e di aver confessato per i suoi figli, tra le altre. «Mi sento umiliato, mi vergogno. La Nike ha chiamato un mercoledì dicendomi che mi lasciavano e di seguito gli altri sponsor. Il peggio però è stato quello che è successo con la fondazione Livestrong: ho lasciato la presidenza e poi mi hanno chiesto di farmi da parte, di abbandonare la fondazione, che considero il mio sesto figlio. Lasciarla è stato difficile. Spero che Livestrong possa sopravvivere anche senza di me e nonostante tutto, penso possa farcela».

Per quanto riguarda il futuro: «Vorrei tornare a competere ma non al Tour chiaramente. Mi piacerebbe correre la maratona di Chicago quando avrà 50 anni. La competizione mi piace troppo ma non sto confessando per questo. Meritavo di essere punito ma non merito la pena di morte. Ho avuto una vita complicata, non è una scusa, adesso mi sto curando, sto anche vedendo uno psicologo. Rimpianti? Certo. Questo è solo il primo passo, pago un prezzo alto ma lo merito. La squalifica? Egoisticamente spero che possa essere annullata, ma non credo che realisticamente possa succedere».

Sull'ex moglie Kristin, non proprio all'oscuro delle pratiche dopanti di Lance: «La mia ex moglie è una donna veramente intelligente, che crede nella verità e nell'onestà. Avevamo una visione diversa di tante cose, lei sapeva come stavano le cose, anche se non davvero tutto. Forse preferiva non chiedere nulla. Ho chiesto la sua benedizione per il mio rientro in gara: mi ha detto di farlo ma con la promessa che non mi sarei dopato ed io non l'ho mai delusa. Quando sono tornato al Tour ho dovuto accettare il risultato, sono stato battuto da due corridori migliori di me».

I figli, con particolare menzione per Luke, per il quale Lance si commuove: «Quando questa storia è iniziata ho visto mio figlio Luke difendermi davanti ai compagni di scuola dicendo: 'quello che dite di mio padre non è vero'. In quel momento ho capito che avrei dovuto dirglielo: lui non me l'ha mai chiesto, si fidava di me. Ho dovuto dirglielo. È successo durante le vacanze di Natale. Gli ho detto: 'Ho sempre negato tutto, con forza, ma voglio dirti che è tutto vero'. Mi ha detto: 'Ti voglio bene, sei mio padre, questa cosa non cambierà nulla'. Grazie al cielo Luke assomiglia più a Kristin che a me. Mia mamma è distrutta. Vederla così mi ha fatto capire che tipo di impatto questa cosa abbia avuto su di lei. Se uno dei miei figli si comportasse come mi sono comportato io sarei furioso».

Nega poi che qualcuno dei sui rappresentanti abbia offerto soldi all'USADA: «Nessuno dei miei rappresentanti ha proposto dei soldi alla Usada, non è vero, nessuna cifra. Mi chiedi quanto mi sia costato tutto questo? 75 milioni di dollari in un giorno, soldi che non torneranno più. Questo non è certo un bel momento, ma non è la parte peggiore della mia vita: ci sono state la diagnosi del cancro, la mortalità del 50%… Non so cosa succederà in futuro, mi dispiace tantissimo per quello che ho fatto. Posso dirlo migliaia di volte e probabilmente non basterà. Senza dubbio questa cosa mi ha aiutato a diventare un uomo migliore. Era già successo quando mi era stato diagnosticato il cancro, poi mi sono perso. Adesso è capitato di nuovo, mi sento un uomo migliore, adesso non posso più perdermi».

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