L'USADA reagisce: «Una Commissione libera e indipendente per non ricadere negli errori del passato»
Versione stampabileL'USADA (United States Anti-Doping Agency) ha commentato la decisione presa oggi dall'UCI di cancellare tutte le vittorie di Lance Armstrong a partire dal 1998, a séguito della vicenda US Postal Service, con un comunicato stampa dell'Amministratore Delegato Travis T. Tygart. Il quale, dopo la giornata odierna, guarda al futuro, laddove bisognerà continuare a fare pulizia come e meglio di oggi.
«Oggi l'UCI ha preso la giusta decisione in merito al caso Armstrong. Nonostante la sua iniziale opposizione all'indagine dell'USADA riguardante la squadra ciclistica US Postal ed all'interno dello sport, siamo felici che alla fine l'UCI sia tornata sui suoi passi, prendendo la sola decisione credibile che aveva a disposizione. Questa determinazione nel sostenere la decisione dell'USADA per il caso dell'US Postal Service non porta da sé la pulizia nel ciclismo né assicura che lo sport abbia superato gli ostacoli che hanno permesso la proliferazione del doping all'epoca dell'EPO e delle trasfusioni di sangue».
«Perché il ciclismo faccia davvero progressi e perché il Mondo venga a conoscenza di come si è andati avanti nel ciclismo è essenziale che venga istituita una Commissione della Verità e della Riconciliazione, indipendente e costruttiva, così che lo sport possa liberarsi in pieno dal suo passato. Ci sono ancora molti particolari riguardanti il doping che sono nascosti, ancora molti medici legati al doping, team manager corrotti e l'omertà non è stata sconfitta del tutto».
«Le sanzioni per Lance Armstrong e per i corridori che si sono fatti avanti per dire la verità non dovrebbero essere vista come una pena in un'epoca in cui il doping era intenso. Ci dev'essere una maggior azione che combatta il sistema che ha preso il posto dello sport. È importante ricordare che mentre quella odierna è una giornata storica per lo sport pulito, ciò non significa che questo sport pulito sarà assicurato per un domani. Soltanto una Commissione della Verità e della Riconciliazione può davvero portare il ciclismo sulla strada verso la verità e sperare di rompere completamente con il passato».