Nike scarica Lance Armstrong, il texano si dimette da presidente della fondazione Livestrong
Versione stampabile«A fronte a prove in apparenza insormontabili che per oltre un decennio Lance Armstrong ha partecipato al doping e ha ingannato Nike, è con grande tristezza che termina il nostro contratto con lui. Nike non perdona in nessun modo l'uso di sostanze illegali. Continueremo a sostenere le iniziative di Livestrong create per unire, motivare e dar forza ai malati di cancro».
È con queste poche righe di comunicato stampa che Lance Armstrong viene scaricato dalla Nike, dopo che la multinazionale era stata accusata da Kathy LeMond, moglie dell’ex ciclista americano Greg LeMond, di aver versato nel 2006 su un conto intestato all'ex presidente UCI Hein Verbruggen 500.000 dollari per insabbiare un test antidoping del texano, risultato positivo. Nike nella serata di ieri aveva replicato con una nota: «In relazione alle accuse offensive lanciate dal New York Daily News, Nike nega con decisione di aver corrisposto 500.000 dollari all'ex presidente dell'UCI Hein Verbruggen per coprire un test doping risultato positivo. Nike non giustifica in alcun modo l'uso di sostanze illegali per migliorare le prestazioni sportive».
Mentre Nike rescindeva il contratto di sponsorizzazione con Lance Armstrong quest'ultimo si dimetteva da presidente della fondazione Livestrong: «Ho avuto il grande onore di essere presidente di questa fondazione per gli ultimi cinque anni, la sua missione ed il suo successo sono le mie priorità. Oggi, dunque, per risparmiare alla fondazione eventuali effetti negativi a seguito alla controversia sulla mia carriera ciclistica, mi dimetto dalle funzioni di presidente».