Tino Zaballa: «Io squalificato dall'UCI per un errore dell'UCI stessa»
Nonostante ormai si sia ritirato dalle competizioni da qualche mese (nel 2011 era alla Miche) allo spagnolo Constantino Zaballa è stata notificata una squalifica di nove mesi fino a giugno 2012 per una positività all'efedrina: la storia, però, stando alle parole del corridore raccolte da El Diario Montañes sembra veramente paradossale. Per prima cosa bisogna dire che il controllo non negativo da cui è partito tutto risale addirittura all'inizio della Vuelta Asturias 2010, corsa a tappe che si disputa nel mese di maggio: se per Contador ci è scandalizzati per le tempistiche in questo caso è pure peggio visto che si sfiorano i due anni tondi. Zaballa però ha dichiarato che in quel periodo stava assumendo un farmaco contenente efedrina con un regolare certificato di autorizzazione che però l'UCI si dimenticò di registrare e da qui ecco la squalifica con in più la cancellazione di tutti i risultati ottenuti dal maggio 2010, quindi anche la classifica finale di quella Vuelta Asturias e la tappa vinta nella stessa corsa nel 2011: «Io so quello che ho vinto e come lo ho vinto - ha dichiarato Zaballa - e questa positività è un errore amministrativo dell'UCI stessa. Il mio avvocato mi ha consigliato di fare ricorso al TAS e che sarebbe praticamente vinto in partenza ma ho preferito non andare avanti, non voglio buttare via altri soldi all'UCI, al TAS o a tutti quelli».