Chiapas, cadute (anche di Romeo Gazzetta) e auto sul percorso, la quarta tappa la vince Victor Niño - VIDEO
Una tappa dai mille pericoli, fra traffico aperto malgrado la carovana in movimento, e automezzi fermi in mezzo alla strada sulla discesa che portava all'arrivo di San Cristobal. In queste condizioni di corsa, è già tanto che qualcuno non sia finito all'ospedale.
Prendiamo quindi per buono il fatto che Romeo Gazzetta, coinvolto in una caduta dopo un paio di chilometri di gara (a causa del caos prodotto appunto dal traffico aperto, in seguito al quale la tappa è stata fermata e fatta ripartire in un secondo momento) se la sia cavata con qualche brutta escoriazione e uno scarpino rotto: malgrado la disavventura, il corridore paralimpico del Team Trenkwalder Guerciotti Endurancenter è riuscito a concludere la tappa e a rassicurare tutti sul suo stato di salute.
La frazione, lunga appena 78 km ma caratterizzata da un'interminabile salita di oltre 50 km, ha visto la corsa animarsi praticamente da subito con gli uomini di classifica impegnati a battagliare sulle rampe della montagna alle porte di Tuxtla Gutiérrez. Il leader della classifica Casas, dopo aver sofferto ed essersi staccato da uomini come Gregorio Ladino, Victor Niño e José Jiménez a 30 km dall'arrivo, ha saputo gestirsi bene recuperando molto nel finale e conservando la maglia gialla.
La tappa l'ha vinta il 38enne Niño, che sulla discesa conclusiva ha staccato i compagni d'attacco, andando a cogliere il successo in solitaria. Secondo il sorprendente danese John Kronborg, da pochi giorni 23enne, che ha regolato nella volata ristretta Jiménez.
Tutti gli azzurri di Zammicheli, compreso Gazzetta, sono arrivati nel gruppone, e i loro pensieri si volgono ora alla tappa di domani, da San Cristobal a Comitan, 82 km su un terreno sul quale sarà possibile inventarsi qualcosa per gli atleti della formazione italiana.
(Comunicato stampa)