Vinokourov scaricato dall'Astana, una vera e propria cospirazione
Versione stampabileNe succedono delle belle tra il Pro Team Astana e Alexandre Vinokourov. Stando a quanto riporta L'Équipe, il grande kazako sarebbe addirittura intenzionato a smentire se stesso e l'annuncio del ritiro, per tornare alle competizioni - lui parla di Giro di Lombardia - già quest'anno, dopo la caduta del Tour de France a causa della quale si è rotto il femore. Ma di mezzo c'è l'Astana e un gioco di potere che coinvolge il direttore commerciale del team, Aidar Makhmetov; il quale, appurato che per Vino è pronto un posto da dirigente nella squadra, ha pensato bene di tutelarsi facendo fuori il futuro rivale. E così ha ingaggiato Andrey Kashechkin (che aveva iniziato la stagione nella Lampre); e quando si è scoperto che l'Uci aveva permesso che - con lui - la formazione avesse in organico 29 corridori (uno in più del limite, che è 28), la stessa Unione Ciclistica Internazionale ha affermato che il team aveva dichiarato che Vinokourov aveva rotto il contratto che lo legava all'Astana, e che per questo motivo si era liberato un posto: e sempre 28 erano quindi i corridori del team. Il problema è che Vino non sapeva niente di tutto ciò, e ora si dice «deluso da quanto tramato alle mie spalle». Dal canto suo l'Uci, non potendo più impedire la partecipazione dell'Astana e di Kashechkin alla Vuelta (la cosa si è scoperta quando era troppo tardi per prendere provvedimenti in tal senso), chiede che la situazione venga risolta al più presto.