La WADA si pronuncia: «Keisse corra solo in Belgio»
Versione stampabileUno dei casi più controversi tra ciclismo e doping è quello di Iljo Keisse, 28enne belga che da due anni è sulla graticola: positivo alla 6 Giorni di Gand a dicembre 2008, sospeso dapprima per 2 anni, poi riconosciuto quasi un anno dopo semiinnocente (assunse involontariamente stimolanti e diuretici, tramite un integratore) dalla federazione belga. Ma quest'ultima sentenza non venne accolta dal TAS, che infatti a luglio 2010 riconfermò i 2 anni di squalifica (scadranno ad agosto 2011). La Corte d'Appello belga ha quindi riconfutato i dettami del Tribunale di Arbitrato dello Sport, permettendo a Keisse di correre la recente 6 Giorni di Gand (da lui puntualmente vinta in coppia con Schep); ed ora, dopo che Keisse nel frattempo ha pure partecipato alla 6 Giorni di Zurigo, arriva il pronunciamento della WADA, che ovviamente ritiene valida la decisione del TAS (presso cui peraltro Keisse non ha presentato ricorso), e stabilisce che il corridore possa correre solo in Belgio (la sentenza della Corte d'Appello del suo paese non è riconosciuta dal TAS, ma ha valore sul territorio belga). Attendiamo una prossima puntata.