ISD, (ri)ecco Grabovskyy e Tomei
Versione stampabileGrabovskyy era già tra le fila della ISD-Neri nel 2009, con cui ha partecipato anche alla sua prima grande corsa a tappe, il Giro d'Italia. Un Campionato del Mondo nel 2005, una stagione da cannibale nel 2006 e in entrambi gli anni il minimo comune multiplo della Finauto di Luca Scinto. Poi il passaggio tra i professionisti, nella Quick Step di Tom Boonen e Paolo Bettini, per due anni, in cui ha corso ma si è perso, incapace di rimanere concentrato come i veri professionisti sanno fare. Nel 2009 il "ritorno a casa", nel team nato dal connubio Ucraino – Italiano dove ha ritrovato Luca Scinto e gran parte dello staff che lo ha seguito da dilettante. Ma ugualmente, dopo un buon inizio, ha faticato a rimanere sulla strada maestra: «Abbiamo deciso di ridargli fiducia, per l'ennesima volta, con l'obiettivo di recuperarlo totalmente – spiega il team manager Angelo Citracca – di comune accordo con lo sponsor ISD. Dmytro ha capito tutti i suoi sbagli, si sta allenando duramente da novembre ed è determinato a far bene. È un talento puro dal carattere difficile, che può dare tanto al ciclismo. Non ci siamo sentiti di lasciarlo a piedi».
Il 23esimo corridore si chiama invece Francesco Tomei. È nato a Lucca il 19 maggio 1985 ed è al quarto anno tra i professionisti. Panaria nel 2007, CSF nel 2008, Lampre nel 2009 e ISD-Neri nel 2010. Una nuova squadra per maglia, ma non per management e staff: anche per Tomei infatti rappresenta una specie di "ritorno a casa", visto che Francesco è cresciuto tra i dilettanti alla corte di Scinto e Citracca, nel 2004 e 2005. Un passista possente, abile a cronometro, forte in volata, che saprà traghettare Gatto o Visconti nei migliori sprint, laddove ci sarà bisogno di una copertura piena e potrà ritagliarsi uno spazio proprio nelle corse contro il tempo, specialità a cui il team guarda sempre con interesse.