Sprint ristretto a poche decine di corridori e vittoria di Matthieu Ladagnous su Julien Simon e Antonino Parrinello nella terza tappa del Tour du Limousin, da Ussac a Chamboulive. Frazione iniziata con molti tentativi di fuga, finché sulla Côte de la Brusse (al km 36) si sono messi in moto Brun e Vimpère, poi raggiunti da Claes.
Al via 19 squadre di cui 5 del World Tour (FDJ, AG2R, Vacansoleil, Euskaltel e Movistar), diversi stagisti all'esordio in una corsa professionistica, e pure le tre formazioni Professional italiane: la Androni presenta tra gli altri lo stagista Koshevoy, la Bardiani è guidata da Fortin, Canola e Boem, la Vini Fantini, con Chicchi e Gatto, avrà anche il corridore "in prova" Airan Fernández.
Una caduta all'ultimo chilometro sconvolge il finale della quinta tappa del Giro d'Italia, spezzando il gruppo e lasciando al comando il solo Marco Canola (che era in prima posizione per lavorare per Modolo). Il vicentino ci ha messo un po' a rendersi conto della situazione e a capire che si trovava davanti all'occasione della vita, ha dato tutto per resistere, ma non ha potuto evitare di piantarsi ai 300 metri, mentre da dietro rinveniva fortissimo (e tutto solo) John Degenkolb. Il tedesco della Argos ha così vinto, anticipando lo spagnolo Vicioso e l'altro tedesco Martens.
Mark Cavendish è il vincitore della prima tappa del Giro d'Italia, a Napoli, e di conseguenza è anche la prima maglia rosa. Il britannico si è imposto su Elia Viviani, superato in un bel testa a testa, e su Nacer Bouhanni, terzo. Al quarto posto Giacomo Nizzolo (pilotato da un ottimo Hondo), quindi Goss, Ventoso, Blythe, Howard, Hondo e Lancaster. Il resto del gruppo è arrivato staccato, in seguito al frazionamento provocato da una caduta poco prima dell'ultimo chilometro (e che ha visto coinvolti tra gli altri Gavazzi, Chicchi e Belletti).
Dopo quasi nove anni di astinenza il francese Francis Mourey torna a vincere una corsa su strada: allora era una tappa della Route du Sud 2004 e fino a ieri quello era l'unico successo del corridore della FDJ; oggi Mourey s'è imposto con un bellissima azione nella quinta ed ultima tappa del Circuit de la Sarthe. Nella prima ora di tappa ci sono stati numerosi tentativi di attacco e dopo poco più di 50 km è partita la fuga giusta con Mikhail Ignatiev, Lloyd Mondory, Cameron Meyer e Marco Canola.
Ha lavorato tanto, la Katusha, nel finale della Ronde van Limburg, per ricucire sui vari attacchi e contrattacchi che si sono susseguiti nel finale di una corsa molto combattuta. E la squadra russa ha fatto benissimo, visto che aveva un Rüdiger Selig in grado di colpire, e che poi il tedesco ha effettivamente assestato la botta vincente in vista del traguardo. Fuga di 14 uomini nella prima parte di gara (presenti anche Proni, Boem e Benedetti), poi un quintetto con Marco Canola, Hagenaars, Kritskiy, Tankink e Lammertink è andato in contropiede a circa 60 dal traguardo.